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domenica, Settembre 8, 2024

Salerno, amianto nelle tubature della scuola media Tasso

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Amianto nelle tubature in una scuola di Salerno. La scoperta è stata fatta il 2 agosto, durante il sopralluogo per alcuni lavori di riqualificazione che interessano il cortile della scuola media “Torquato Tasso“.

Le tubazioni sono quelle di collegamento tra le pluviali e le caditoie del piazzale, che dovrebbero essere sostituite da altre in pvc. Prima della rimozione dunque servirà la bonifica del sito tramite una ditta specializzata. Serviranno quasi cinquemila euro per la rimozione dell’amianto.

Tubature in amianto alla media Tasso di Salerno

La scoperta delle tubature in amianto nella scuola media di via Iannicelli, nel quartiere Carmine di Salerno, risale dunque al 2 agosto. Ma a Salerno è in programma un’azione specifica per eliminare l’amianto dalle strutture pubbliche ed in particolare dalle scuole, dove ci sono stati anche altri precedenti rinvenimenti. Secondo quanto riporta la stampa locale, infatti, il Comune vorrebbe intercettare fondi regionali per le bonifiche.

Il precedente: l’ex Sacro Cuore con amianto

Cantiere ex Sacro Cuore Salerno (Foto: Arpac)

Nei mesi scorsi, nel novembre 2022, a Salerno l’allarme amianto era scattato anche al cantiere dell’ex Sacro Cuore a Torrione. Qui infatti erano in corso lavori per la trasformazione dell’ex edificio scolastico in uno residenziale, quando nell’area del cantiere – in mezzo ai detriti di demolizione – sono spuntati due grossi cumuli di materiale contenente amianto.

Immediata la segnalazione alla polizia locale (che ha sequestrato il cantiere) e all’Arpac, che ha poi confermato la presenza della fibra killer. Dalle rilevazioni in zona, però, per fortuna non erano state rilevate fibre aerodiperse.

Salerno: i risultati delle rilevazioni dell’Arpac

Il 17 novembre scorso, Arpac aveva proceduto a un campionamento di parte del materiale nel cantiere dell’ex Sacro Cuore, in via Volontari della Libertà 56. Dai risultati del Laboratorio regionale Amianto dell’Agenzia è emersa la presenza di amianto di tipo crisotilo e crocidolite. Poi un altro sopralluogo di campionamento per constatare l’eventuale dispersione di fibre nell’aria.

Lo scorso 23 novembre – si legge in una nota dell’epoca rilasciata dall’ente i tecnici del dipartimento provinciale Arpac hanno effettuato un ulteriore sopralluogo per la ricerca di fibre di amianto aerodisperse, effettuando due campionamenti di aria in punti posizionati rispettivamente a nord e a sud del sito di cantiere. Le risultanze analitiche, disponibili in data odierna, evidenziano un valore inferiore al limite di rilevabilità, risultato presumibilmente dovuto anche al fatto che con le piogge il materiale, umido, non rilascia fibre“.

Amianto killer anche per piccole esposizioni

In base alle ricerche di Selikoff (Asbestos and Disease, Accademy Press 1978, Relationships – second criterion, p. 162), anche piccole esposizioni all’amianto possono provocare il mesotelioma e altre patologie asbesto correlate. Il periodo di latenza delle malattie può raggiungere anche i 40-50 anni dall’esposizione, senza limiti di soglia di rischio (Fonte: OMS). Anche dopo la fine dell’esposizione, dunque, è necessario attuare una sorveglianza sanitaria.

Nel 2021 la prima sentenza di condanna per il Ministero dell’Istruzione. Stabilito il risarcimento per gli eredi di una prof.ssa di Bologna deceduta a causa dell’amianto presente sul posto di lavoro. “Un provvedimento storico, che sancisce un principio importante: anche i lavoratori delle scuole hanno diritto al risarcimento – ha commentato l’avv. Bonanni, che ha assistito la famiglia della vittima.

L’amianto è ancora molto diffuso nelle scuole italiane, ma anche europee. Proprio di recente se n’è parlato grazie ad una interrogazione parlamentare.

L’ONA da sempre sostiene la lotta all’amianto. Per una consulenza gratuita basta chiamare il numero verde 800 034 294.

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