Nuovo rogo a Pomezia: non c’è pace per i cittadini
Sono stati avviati perlomeno in via burocratica, i provvedimenti per iniziare i lavori di bonifica dall’amianto presso la società 4M Cutting Multiservice s.r.l., stabilimento che fabbricava carta a Pomezia (città metropolitana di Roma) , nel quale è avvenuto il rogo di fiamme che ha coinvolto non solo la carta presente nei magazzini della struttura ma anche lastre di amianto presenti in loco.
L’incendio scoppiato il 2 febbraio 2018, ha colpito uno dei più grandi capannoni industriali di Pomezia, la struttura si trova con precisione a Via Pontina Vecchia, il rogo ha catturato l’attenzione di tutta la popolazione locale in quanto ricorda da vicino l’episodio dell’ Eco-X: un’impresa di raccolta e smaltimento dei rifiuti industriali speciali situata sempre a Pomezia, andata a fuoco nel maggio 2017. Il pericoloso incendio ha fatto notizia in tutta Italia.
All’interno del magazzino erano presenti plastica, carta e altri materiali riciclati, che hanno generato un’enorme nube nera che ha lasciato presagire un disastro ambientale; tuttavia alla luce delle analisi condotte dall’Asl locale, non erano stati riscontrati livelli di tossicità nell’aria.
Il pericolo della presenza di amianto
Una situazione analoga si è presentata in seguito al rogo dello scorso febbraio che ha colpito un importante quantitativo di bobine di carta presenti nel capannone della 4M e coinvolto anche macchine e attrezzature presenti.
Il danno economico non sembra l’aspetto più preoccupante, visto che come nel precedente episodio in cui abbiamo visto protagonista l’Eco-X, anche in questa occasione la copertura del capannone era composta da lastre di amianto.
Le autorità competenti, anche stavolta, hanno dichiarato nero su bianco che le fibre di amianto presenti nella struttura non sono state aerodisperse. In questo modo i rischi alla salute di chi vive nei paraggi della struttura erano stati quasi azzerati.
Nonostante i bassi rischi di salute per i civili l’Asl ha chiesto di “disporre gli opportuni provvedimenti per assicurare la tempestiva rimozione in sicurezza dei materiali ivi presenti e la contestuale bonifica del sito, nel rispetto della normativa vigente e a garanzia della salute pubblica, previa autorizzazione della Procura della Repubblica di Velletri”.
Le disposizioni del Comune di Pomezia
Il Comune di Pomezia e nello specifico il Commissario Prefettizio, richiamando alcuni articoli di legge ha firmato un documento con il quale si ordina ai soggetti obbligati di provvedere quanto prima possibile alla rimozione e il recupero/smaltimento secondo legge in discarica o impianto autorizzato di tutti i rifiuti, combusti e non combusti, presenti nell’area in cui è avvenuto l’incendio.
Al termine degli interventi dovrà essere prodotta e trasmessa al Comune di Pomezia apposita relazione tecnica finale.
È preoccupante che solo nel Lazio in un breve lasso di tempo siano scoppiati due incendi che hanno messo in pericolo i civili che vivono nei paraggi delle strutture.
Sono state infatti condotte anche in seguito al rogo dell’Eco-X numerose iniziative, manifestazioni da parte di comitati e associazioni che sostengono la popolazione locale non convinta dei risultati delle analisi degli enti competenti.
L’azione dell’Osservatorio Nazionale Amianto
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha già mostrato vicinanza nei confronti degli abitanti di Pomezia in occasione del rogo dell’Eco-X, stavolta invece il presidente dell’ONA, l’avvocato Ezio Bonanni si interroga sulle possibili misure di sicurezza da adottare in questi casi e soprattutto sollecita le autorità competenti a bonificare i siti ancora contaminati.
Nonostante i chiari risultati delle analisi, è giusto sottolineare i rischi correlati alla respirazione di fibre di amianto.
Risulta in incremento il numero delle vittime di amianto che ogni anno lasciano questo mondo a causa di patologie asbesto correlate come: mesotelioma pleurico, tumore al polmone e asbestosi.
Per porre fine a questa strage occorre prevenzione e soprattutto promuovere un efficace piano di bonifica che tuteli perlomeno le generazioni future, in modo tale da evitare le esposizioni ad amianto e altri cancerogeni e quindi vivere in un mondo pulito. Solo così si potrà sconfiggere il cancro e in particolare i tumori amianto, primi fra tutti il mesotelioma.
Per informazioni o assistenza ricordiamo che l’Osservatorio Nazionale Amianto ha messo a disposizione uno Sportello Nazionale Amianto da contattare al numero verde gratuito: 800 034 294.