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martedì, Settembre 17, 2024

Rivarolo Cavanese, i cittadini segnalano una discarica abusiva proprio in un’area definita incontaminata

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Un’altra discarica a cielo aperto in Italia. Questa volta siamo a Rivarolo Canavese, in Piemonte. Una regione, anch’essa, segnata dalla presenza dell’amianto. Un’indagine ha rilevato 66.000 edifici con coperture di asbesto. Si stima che, ogni anno, nella regione, emergano 250 nuove diagnosi di mesotelioma. Anche i cittadini sono stanchi e, come in questo caso, sono stati proprio loro a segnalare tramite social la presenza di rifiuti pericolosi in Canton Baudini, a Rivarolo.


Amianto a Rivarolo: scoperta una discarica abusiva

Come riportato su lasentinella.gelocal.it, sono stati proprio i cittadini Torinesi, attraverso segnalazioni sui social a far emergere la presenza di rifiuti, pericolosi e non, lungo via Canton Baudini, a Rivarolo. Una vera e propria discarica abusiva scoperta proprio in una zona dove già in precedenza erano stati effettuati sopralluoghi ed era risultata pulita. Così come lo stesso sindaco, Alberto Rostagno, aveva confermato. A seguito della segnalazione, agenti della polizia locale e carabinieri si sono diretti sul luogo e hanno confermato quanto segnalato dai cittadini.

“Siamo rimasti sorpresi nell’apprendere che nessun provvedimento era stato preso successivamente a quanto da noi segnalato: qualcuno ha scambiato i terreni della nostra località per una succursale della Teknoservice scaricandoci i rifiuti”, hanno fatto sapere i residenti dell’area.

Multa salata a Rivarolo per i proprietari dell’area

I proprietari dei terreni e i conduttori dell’area incriminata – si legge nell’articolo – dovranno pagare una multa molto salata, in quanto “obbligati alla rimozione dei rifiuti e al conferimento differenziato in centri autorizzati, provvedendo alla trasmissione al Comune della prova giuridico e fiscale dell’avvenuto conferimento; al ripristino della salubrità dell’area interessata e dello stato dei luoghi”. Anche perché, come specificato nell’ordinanza, “l’intera area versa in condizioni di elevata precarietà ambientale, anche in ragione del peggioramento delle condizioni attuali e constata la necessità di provvedere in tempi stretti alle operazioni di rimozione e smaltimento o recupero di tutti i rifiuti, al fine di ripristinare lo stato dei luoghi e le condizioni di sicurezza sanitaria ed ambientale dell’area”.

L’importanza della bonifica e delle segnalazioni

L’unico modo per eliminare concretamente e definitivamente i problemi all’uomo, agli animali e all’ambiente, causati dall’amianto è la bonifica. Ma, come avvenuto in questo caso, è anche importante segnalare la presenza di amianto, così da realizzare una mappatura. Infatti, con la mappatura è possibile individuare i siti contaminati e evitare l’esposizione. La prevenzione primaria annulla il rischio. Si tutela, così, la salute umana e ambientale.

Le proposte dell’Osservatorio Nazionale Amianto 

L’ONA, e il suo presidente l’Avvocato Ezio Bonanni, da anni è al fianco di tutti coloro che sono stati esposti ad amianto, mettendo a disposizione una consulenza gratuita e garantendo assistenza legale e medica. Per contattare l’Associazione, è possibile chiamare il numero verde 800 034 294 oppure compilare il modulo per richiedere assistenza. L’ONA assiste i lavoratori e i cittadini malati di mesotelioma e di altre malattie causate dall’esposizione a cancerogeni. Difende anche le vittime del dovere che hanno contratto il mesotelioma e altre malattie nell’esercizio delle loro funzioni, appartenenti alle Forze Armate e al Comparto Sicurezza.

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