Un’altra discarica a cielo aperto, in attesa di bonifica. Questa volta siamo a Favignana, un’isola dell’arcipelago delle Egadi, in Sicilia. Come ricorda l’Osservatorio Nazionale Amianto, questa regione è un territorio già tristemente noto per la strage silenziosa dell’amianto. La Sicilia, infatti, oltre a essere una delle zone più belle del nostro Paese, è anche una di quelle maggiormente a rischio, dove si contano circa 1850 casi di mesotelioma, dal 1998 al 2022. E, se si considera anche la mortalità dei primi cinque anni e i decessi per le altre patologie asbesto correlate, ecco che si parla di oltre 6 mila morti. Del resto, risale a meno di un mese fa la notizia di un’altra discarica abusiva sempre in Sicilia, a Monreale. Ma scopriamo cosa sta succedendo sull’isola.
Rimozione dell’amianto a Favignana: l’Amministrazione comunale richiede la bonifica
L’Amministrazione comunale di Favignana ha disposto la rimozione dei rifiuti abbandonati nella zona di Cala Rotonda, tra essi anche materiale contenente amianto. A darne notizia è stato il sindaco Francesco Forgione e il vice sindaco Ignazio Galluppo, che ha la delega ai Servizi ecologici e ambientali, che hanno dichiarato che, purtroppo, non si tratta di un caso isolato e che il ripristino dell’ambiente e l’habitat naturale costituiscono una priorità per restituire alla serena fruibilità dei cittadini una delle zone più frequentate dell’isola.
Come riportato dalla testata alqamaH.it, Forgione e Galuppo hanno ribadito l’importanza della tutela della salute pubblica e dell’ambiente sottolinenando che “Abbiamo provveduto a bonificare l’area, una delle più belle e frequentate dell’isola, e a ripristinare l’ambiente e l’habitat naturale. Purtroppo questo non è un caso isolato. Proseguiamo la nostra azione confidando sempre nel senso civico dei cittadini”.
Intervento eseguito a Favignana da una ditta specializzata
Già, perchè è importante ricordare che l’amianto è un materiale cancerogeno e la manipolazione, se non eseguita correttamente e con tutte le accortezze, può provocare seri rischi. Dunque, è importante rimuovere e smaltire l’amianto, ma sempre seguendo le normative. Così, come a Favignana, l’amministrazione comunale fa sapere che l’intervento di rimozione dell’amianto è stato eseguito da un’azienda specializzata e che il materiale sarà conferito in discarica per il relativo trattamento.
L’Osservatorio Nazionale Amianto in Sicilia
Il fine dell’ONA è quello di tutelare la salute, umana e ambientale. Quindi è possibile rivolgersi all’Osservatorio Nazionale Amianto per l’assistenza tecnica, medica e legale, per prevenire i danni e ottenere la tutela dei diritti delle vittime. In Sicilia ci sono ancora tanti siti da bonificare, e l’ONA da anni si batte con manifestazioni e convegni, come a Gela, Biancavilla e Milazzo.
L’Osservatorio Nazionale Amianto offre assistenza medica e legale gratuita alle vittime dell’amianto
L’ONA, insieme al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, offre assistenza a tutte le vittime di malasanità e di errore medico per un risarcimento danni. L’Associazione ha, infatti, costituito un Dipartimento di Malasanità e Risarcimento danni, per tutte le vittime di malasanità e dei casi di ritardo nella diagnosi di patologie amianto correlate e, in particolare, del mesotelioma.