È stata attivata una modalità straordinaria per la rimozione e la raccolta di amianto proveniente dagli edifici danneggiati dal maltempo in Friuli Venezia Giulia. Ad autorizzare l’iter straordinario è l’assessore regionale alla Salute, con delega alla protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.
Friuli Venezia Giulia, l’assessore predispone nuove misure
Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte dei sindaci dei comuni colpiti dagli eventi meteo estremi dei giorni scorsi, il Servizio di prevenzione della Regione ha predisposto delle linee guida straordinarie, destinate alle amministrazioni comunali e ai gestori del Servizio pubblico di raccolta dei rifiuti, per lo smaltimento dei materiali contenenti amianto che hanno subito danneggiamenti.
«Vista la situazione di emergenza – spiega l’assessore Riccardi -, autorizziamo in via eccezionale i privati cittadini e le aziende a intervenire in autonomia, seguendo precise disposizioni. In questo modo si vogliono agevolare le persone che si trovano in difficoltà e che hanno la necessità di rimuovere il materiale quanto prima per poter continuare la loro vita normale e la loro attività produttiva».
La deroga riguarda solo gli edifici per i quali siano stati segnalati al Comune competente danni derivati dal recente maltempo. Sono esclusi quindi:
- manufatti contenenti amianto libero o in matrice friabile;
- materiali per la cui rimozione è necessario procedere a demolizione di opere murarie;
- materiali che, per essere rimossi, devono essere sottoposti a taglio o rottura.
Invece si può fare riferimento a questa deroga per la raccolta dei frammenti caduti a terra. Sarà possibile attuare queste misure straordinarie fino al 30 settembre.
Rimozione di eternit in Friuli Venezia Giulia: cosa fare?
Cosa può fare quindi il cittadino? Se si intende avvalersi di questa misura straordinaria, l’interessato deve rivolgersi agli uffici del proprio Comune, i quali gli indicheranno la ditta a cui affidarsi. Questa consegnerà un kit di protezione specifico per la raccolta del materiale contenente amianto.
Avute tutte le informazioni, il cittadino dovrà indossare correttamente la tuta di protezione e, seguendo precisamente le indicazioni, potrà raccogliere il materiale e depositarlo su un bancale. Quest’ultimo sarà poi ritirato da una ditta specializzata.
Inoltre è importante, per garantire la tutela della propria salute, non rompere il materiale contenente asbesto, non trasportare autonomamente i rifiuti con amianto in discarica e non consegnare alla ditta di trasporto il materiale che non è stato trattato secondo le procedure indicate dalle linee guida. È possibile richiedere maggiori informazioni agli uffici del Comune di residenza.
L’importanza della bonifica per tutelare la salute
La bonifica è la misura fondamentale per mettere in sicurezza gli spazi contenenti amianto. Esistono diverse tecniche, in base allo stato di degrado dell’eternit da rimuovere: incapsulamento, confinamento e rimozione.
Scegliere di bonificare dall’amianto non solo salvaguarda l’ambiente che ci circonda ma, soprattutto, tutela la salute dei cittadini. Solo così è possibile fermare la strage causata dalle malattie asbesto correlate, come il mesotelioma. L’importanza della prevenzione primaria è sostenuta anche dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, nelle sua ultima pubblicazione “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022”.
L’ONA da sempre è al fianco delle vittime e supporta i cittadini nell’evitare danni alla propria salute segnalando le aree contaminate. Grazie all’App Amianto contribuisce alla mappatura del territorio. Inoltre esprime la necessità che le istituzioni ideino bonus fiscali per imprese e famiglie al fine di favorire la bonifica e la decontaminazione dei luoghi di vita e di lavoro.