Lavori per rimuovere l’amianto mentre alunni e insegnanti sono in classe. Il cantiere nella scuola elementare Martiri della Libertà, di Sesto San Giovanni, è stato aperto il 17 maggio.
Alunni a scuola con l’aminato, vietati cortile e palestra
I genitori, però, sono preoccupati e hanno sollevato dubbi sulla circolare emanata qualche giorno fa. Nel documento la dirigente Catia Di Gennaro ha disposto il divieto di tutte le attività previste in cortile e interdetto anche l’uso della palestra.
Questo non è bastato a tranquillizzare le famiglie e molte hanno lasciato i bambini a casa per precauzione. Sanno che le linee guida dell’Inail per i cantieri in cui c’è presenza di amianto dicono che queste opere vanno effettuate senza la presenza di studenti e di nessun’altra persona che non sia addetta alla rimozione e allo smaltimento.
I rischi dell’amianto per la salute umana
Durante le bonifiche, infatti, che devono essere svolte soltanto da ditte specializzate, perché si tratta di un materiale altamente pericoloso. Possono disperdersi nell’aria le sue fibre. Sono proprio queste che, se inalate, possono provocare danni spesso irreversibili al nostro organismo. Tra le patologie asbesto correlate rientrano il mesotelioma ma anche tutta una lunga lista di tumori. Questi possono manifestarsi anche 30 o 40 anni dopo l’esposizione.
Come spiega bene l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, ne “Il libro bianco per le morti di amianto in Italia – ed. 2022”, le aziende hanno utilizzato il minerale anche nelle scuole. La piaga dell’asbesto ha toccato pure queste strutture e il VII Rapporto ReNaM ha registrato dal 1992, purtroppo, anche 121 casi di mesotelioma tra gli insegnanti e gli operatori scolastici.
Il numero ovviamente è indicativo, perché in passato era difficile la diagnosi del mesotelioma e perché le rilevazioni sono ferme al 2018 e per alcune regioni addirittura al 2015. Però può dare il senso del rischio.
Rimozione amianto con gli alunni, incontro in Comune
Per quanto riguarda la scuola la decisione di aprire il cantiere prima della fine dell’anno scolastico è ancora più incomprensibile perché i bambini mangiano già in classe e ora non potranno più utilizzare né la palestra, né il cortile. Di solito in questi casi si prevede di trasferire gli alunni in un’altra struttura adeguata alle loro attività. In questo caso, infatti, sembra che ci sia un problema di tempistiche, perché per finire prima della ripresa di settembre si doveva iniziare adesso.
I genitori però non vogliono accettare che i bimbi siano penalizzati e, cosa più importante, siano sottoposti ad eventuali esposizione di materiali in amianto. Ci sarà nei prossimi giorni un incontro in Comune per cercare di risolvere la situazione.