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martedì, Settembre 17, 2024

Rimozione amianto in Friuli, fondi per quasi 3 milioni

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Per la rimozione amianto il Friuli Venezia Giulia ha stanziato fondi per tre milioni di euro. I nuovi contributi per la rimozione amianto sono destinati allo smaltimento della sostanza cancerogena rinvenuta negli edifici di proprietà privata ad uso residenziale.

«Il tema amianto è assolutamente trasversale avendo effetti diretti sia sull’ambiente che sulla salute dei cittadini. Per questo negli ultimi anni la Regione ha affrontato con determinazione questo argomento senza lesinare risorse, con un investimento complessivo di ben 19 milioni di euro. Sono state soprattutto introdotte e consolidate importanti linee contributive, alcune di queste finalizzate in particolare alla rimozione e allo smaltimento». Ad affermarlo è l’assessore alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro.

Rimozione amianto, fondi spalmati nel triennio

Nei giorni scorsi si è svolta a Trieste la presentazione delle modalità per ottenere i contributi. Per la precisione la somma stanziata ammonta a due milioni e 800mila euro. Una parte (600mila) sono per il 2024, un milione e 100mila euro nel 2025 e 2026.

Sono oggetto di contributo gli interventi di rimozione e smaltimento di manufatti in amianto da edifici a uso residenziale, comprese le relative pertinenze, situati sul territorio regionale, di proprietà di persone fisiche purché questi edifici e i relativi manufatti siano mappati nell’Archivio regionale amianto (Aram). Per le domande inoltrate entro il 31 luglio 2024, questa mappatura è facoltativa nel caso di strutture che si trovino nei Comuni colpiti la scorsa estate dalle forti ondate di maltempo.

Il limite di importo massimo concedibile rimane al 50% della spesa sostenuta ritenuta ammissibile. Durante la presentazione è stato ricordato che dal 2017 al 2023 sono state 3.390 le domande ammesse per un importo complessivo di quasi 3 milioni e 900mila euro.

Con L’ONA tutela contro l’amianto anche sul lavoro

L’ONA – Osservatorio nazionale amianto è un’associazione ambientalista e di tutela del lavoro, presieduta dall’avv. Ezio Bonanni, che sin dalla sua nascita lotta contro l’amianto. E non solo: anche contro tutti gli altri cancerogeni che possono trovarsi nell’ambiente a causa dell’inquinamento, e sui luoghi di lavoro. Per la salute umana e per garantire che l’ambiente sia tutelato nel suo equilibrio e nella sua biodiversità.

Avv. Ezio Bonanni presidente Osservatorio Nazionale Amianto (ONA)

Il mesotelioma è il tumore più grave causato dall’esposizione all’amianto, ma tante altre sono le patologie asbesto correlate. Si tratta di una patologia gravissima e quasi sempre a prognosi infausta: “Come curare e sconfiggere il mesotelioma e ottenere le tutele previdenziali e il risarcimento dei danni“ è la guida scritta dall’avv. Bonanni, pensata per le vittime. Bonanni è anche l’autore di diverse pubblicazioni. Tra queste particolarmente utili, e il “Libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed. 2022” che mette in rilievo come le patologie asbesto correlate siano sempre più diffuse. “Il picco – avverte Bonanni – è previsto per il 2030. Per questo sono fondamentali la prevenzione e le bonifiche“.

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