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domenica, Gennaio 26, 2025

Rimedi per l’ambiente contaminato dall’amianto

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Com’è ormai noto, l’amianto o asbesto è un minerale di natura fibrosa ampiamente utilizzato nel passato per le sue proprietà fonoassorbenti e termoisolanti, la resistenza al calore e agli agenti chimici e la sua flessibilità che gli consente di legarsi più facilmente con gli altri materiali da costruzione. Per le proprietà e i costi bassi, questo minerale è stato impiegato nella costruzione di edifici, mezzi di trasporto, industria, ecc. Fino all’anno in cui, è stato messo al bando per la pericolosità derivante dall’inalazione delle sue fibre. Con la Legge 257 del 1992, infatti, nel nostro paese, viene vietato l’utilizzo, la commercializzazione, la produzione e l’esportazione. Ma, ormai l’ambiente è contaminato ed è necessario porre un rimedio.


Ambiente contaminato da amianto: cosa fare

La bonifica dell’amianto è l’unica soluzione definitiva per mettere in sicurezza il pianeta e per porre fine all’ambiente ormai contaminato. Le sue fibre killer, se inalate o ingerite, sono cancerogene per l’uomo. È questo il motivo per cui l’utilizzo di questo minerale è stato bandito nel nostro paese e inserito tra le sostanze più pericolose da rimuove e smaltire in modo corretto. In Italia la normativa prevede che i siti contenenti amianto vengo trattati correttamente. In questo modo si deve impedire, durante la rimozione e smaltimento del minerale, la dispersione di queste fibre killer.

Tecniche di bonifica

Le tecniche di bonifica possono essere divise in tre categorie che elencheremo, partendo dal più diffuso e meno costoso (ovviamente meno efficace) fino ad arrivare al metodi di bonifica tradizionale e efficace.

  • Incapsulamento: è il metodo utilizzato più frequentemente. È veloce da eseguire e costa poco, ma ovviamente si tratta di una soluzione provvisoria, in quanto si tratta di una copertura del sito, che, con il tempo e gli agenti atmosferici, si deteriora.  
  • Confinamento: è un metodo che si trova nel mezzo, nel senso che costa leggermente di più ma garantisce una sicurezza maggiore in termini di durata. 
  • Rimozione: decidere di rimuovere e smaltire l’amianto presente è sicuramente il metodo di bonifica più tradizionale. Certo, è sicuramente il più costoso, ma la sicurezza è innegabile. La procedura deve essere eseguita da ditte specializzate.

L’amianto è un materiale pericoloso che comporta rischi per la salute umana e ambientale, compreso chi ha il compito di eliminarlo. Per questo, l’intervento deve essere svolto solo da personale qualificato che, oltre a indossare le giuste protezioni durante i lavori, sa dove poterlo smaltire. La gestione dei rifiuti e gli impatti ambientali dell’estrazione possono portare rischi per la salute che può verificarsi qualora le procedure non vengano eseguite in modo corretto. Lo smaltimento deve, infatti, essere fatto solo presso discariche adibite a rifiuti pericolosi.

Impatto della decontaminazione da amianto

La bonifica rimane l’unica soluzione per liberare il pianeta dall’amianto, ma non è una risoluzione immediata. L’ambiente è ormai contaminato e anche una volta rimosso e smaltito tutto l’amianto è giusto ricordare che gli effetti dell’esposizione possono presentarsi anche a distanza di cinquant’anni dall’ultima esposizione. Ecco perchè bisogna intervenire subito e in modo drastico. A oggi, coloro che sono stati esposti alle fibre killer rischiano l’insorgere di patologie asbesto correlate. L’ONA, insieme al presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni, si occupa della tutela del territorio e dei cittadini attraverso la prevenzione rispetto al rischio amianto e ad altri cancerogeni. Come? Promuovendo stili di vita e abitudini che migliorino l’impatto ambientale. La tutela della salute, infatti, è strettamente legata a quella dell’ambiente. 

I rimedi all’inquinamento ambientale

Quando si parla di ambiente contaminato si fa riferimento anche all’inquinamento atmosferico, del suolo, della falda e gli impatti marini. La tutela della salute non prescinde da quella dell’ambiente, ecco perchè bisognerebbe contrastarlo ad esempio, seguendo una corretta raccolta differenziata, sposando una mobilità sostenibile e facendo attenzione a non sprecare le nostre risorse (come luce e acqua).

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