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martedì, Settembre 10, 2024

Protezione del suolo, l’Ue avvia la consultazione per la nuova legge

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Una nuova strategia dell’Unione europea per la protezione del suolo. È questo l’obiettivo per raggiungere il quale è stata avviata una consultazione pubblica. Un suolo sano per una vita sana, l’Ue chiede così la partecipazione di tutti gli operatori.

Dagli agricoltori ai silvicoltori, dai pianificatori del territorio all’industria, dai governi nazionali alle autorità locali, dalle organizzazioni non governative (Ong), ai cittadini. Ha quindi fornito un link dove poter condividere le opinioni, le proposte, le osservazioni utili alla formulazione della legge.

Protezione del suolo, strategia avviata nel 2021

La strategia dell’Ue sul suolo è stata adottata il 17 novembre 2021. Si vuole arrivare ad avere tutti i suoli in condizioni sane entro il 2050. La legge renderebbe, inoltre, la protezione, l’uso sostenibile e il ripristino dei suoli una norma e garantirebbe lo stesso livello di protezione esistente per l’acqua, l’ambiente marino e l’aria nell’UE.

“Questa proposta legislativa – spiegano dal ministero dell’Ambiente – integrerà la legge sul ripristino della natura e garantirà sinergie con le azioni di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici”.

Nella strategia del 2021 l’obiettivo principale previsto è che, entro il 2050, tutti gli Stati membri della comunità europea evitino di consumare suolo. Inoltre tutti i terreni dovranno essere “sani” attraverso azioni concrete, molte delle quali dovranno essere attuate già entro il 2030. 

La stessa strategia annunciava la legge per la quale ora sono partite le consultazioni, da approvare entro il 2023.

Ona: “Tutela dell’ambiente e della salute correlati”

Suoli sani sono garanzia di cibi sani e fondamentali per la tutela della salute delle popolazioni. Tutela dell’ambiente e della salute, sono, infatti, strettamente collegate. È questo uno dei principi fondanti dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, portato avanti con forza dal suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni.

Bonificare i territori dall’amianto, e quindi anche i suoli, è l’obiettivo principale dell’associazione, portato avanti con la consulenza tecnica per le bonifiche. Come pure con incontri istituzionali volti a sensibilizzare i politici ai vari livelli, proprio per evitare che l’asbesto, ma anche altri cancerogeni o rifiuti pericolosi possano contaminare i terreni e le falde acquifere.

L’amianto, come sempre sostenuto, provoca il mesotelioma e tutta una serie di patologie asbesto correlate che negli anni hanno causato tantissime vittime.

L’Ona apprezza quindi l’iniziativa dell’Ue anche se sarebbero necessari stanziamenti importanti per poter garantire l’obiettivo.

La strategia dell’Ue per il suolo

L’Unione europea mira a rendere tutti i suoli europei sani e più resilienti perché possano fornire i loro servizi fondamentali (servizi ecosistemici). Il consumo netto di suolo dovrebbe essere ridotto a zero e l’inquinamento dei suoli riportato a livelli che non siano dannosi per la salute delle persone o per gli ecosistemi.

I terreni saranno quindi protetti e gestiti in modo sostenibile e quelli attualmente degradati saranno ripristinati.

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