Due anni e 8 mesi di reclusione. Questa la condanna chiesta dai pubblici ministeri per i 5 dirigenti dello stabilimento ex Cemater Materit di Ferrandina, in provincia di Matera. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di lesioni e omicidio colposo.
Ex Cemater, dirigenti accusati di 5 decessi per amianto
Nel sito industriale, dal 1975 al 1989, gli operai hanno lavorato l’amianto, per manufatti contenenti asbesto che finivano nelle nostre abitazioni e nei luoghi pubblici. Questo procedimento è relativo proprio alle patologie asbesto correlate 17 di loro hanno sviluppato e che hanno causato la morte di 4 colleghi e della moglie di uno di questi. La donna, e non certo il primo caso, purtroppo, lavava le tute che il marito portava a casa dal lavoro, piene di fibre di amianto. Le sgrullava dalla polvere tanto pericolosa ogni settimana, ma non aveva idea del rischio che correva ogni volta. Non lo aveva, come non lo avevano i lavoratori dell’azienda.
La pericolosità dell’amianto è nota da oltre un secolo
Nonostante studi scientifici già negli anni ’40 e poi negli anni ’60 avessero dimostrato che l’amianto è cancerogeno, gli imprenditori, e non solo, ignorarono questa importante informazione. Già dai primi del Novecento gli operai a contatto con l’asbesto si ammalavano di patologie del tratto respiratorio e non era difficile capire che fossero proprio le polveri del minerale con le sue dannose fibre il problema. Tutto questo non impedì, come ha scritto l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022” di continuare ad utilizzarlo all’interno delle produzioni dei piò disparati oggetti.
Questo ha portato ad un numero di malattie impressionante. I casi di mesotelioma sono raccolti nel VII rapporto ReNaM, ma le patologie sono molte di più. Diversi tipi di tumore, ma anche l’asbestosi e le placche pleuriche. Per questo fondamentali sono la prevenzione e le bonifiche. L’Ona ha realizzato anche una App apposita per la segnalazione dei siti contaminati.
Ex Cemater, secondo l’accusa omesse misure di protezione
Il processo relativo all’ex Cemater proseguirà il 21 novembre 2023 con le arringhe della difesa. Gli imputati sono accusati di aver omesso di attuare una serie di disposizioni che avrebbero potuto ridurre di molto l’esposizione dei dipendenti all’amianto. Come ad esempio fornire mascherine che avrebbero ridotto l’inalazione delle fibre di asbesto. O di installare adeguati sistemi di aspirazione delle polveri del minerale killer. Viene contestata, infine, la mancata informazione sui rischi.
Negli anni i pericoli sono stati in tutta Italia, ma anche nel resto del mondo, sottaciuti e persino negati, fino a quando, nonostante il lungo periodo di latenza delle patologie, il numero delle malattie e dei decessi ha cominciato a far capire a tutti che qualcosa non andava. Che, come dice l’avvocato Bonanni: “aveva vinto la sete di profitto a spese della salute e della vita degli operai”.