Dal 1 ottobre il prezzo dell’energia e del gas raddoppierà e famiglie e imprenditori stanno aspettando la stangata, anche per capire come affrontare l’inverno e, numeri alla mano, come affrontare l’emergenza.
Schizza il prezzo energia, i consigli dell’Enea
L’Enea nel frattempo ha stilato un decalogo, diverso per negozi e uffici, per poter risparmiare. L’obiettivo è di raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale di contenimento dei consumi del Ministero della Transizione Ecologica (Mite).
I consumi annui di metano di questo segmento del terziario sono di 4,5 miliardi di metri cubi. Il risparmio possibile con questi semplici consigli si andrà ad aggiungere ai circa 6,76 miliardi di metri cubi di gas conseguibili nel settore domestico.
Le poche regole per contenere il salasso sono state stilate dall’Enea, in collaborazione con Isnova e Logical Soft. Le ha diffuse l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile nel periodico on line Eneainform@amministratore.
In ufficio evitare l’ascensore e manutentare le stampanti
Oltre alla misura di contenimento del risparmio con il calo della temperatura dei riscaldamenti di un grado o più dove possibile e di alzare quella dei condizionatori durante l’estate per contenere il prezzo energia, l’Enel consiglia per gli uffici di evitare l’ascensore. Così come utilizzare lampadine a basso consumo e installare sistemi di controllo intelligenti. Il risparmio è stimato per il riscaldamento tra il 7% e il 20% e per raffrescamento tra il 2% e il 4%.
E poi privilegiare soluzioni cloud, tipologie di servizi erogati via internet e accessibili da remoto. Si sta pensando, per esempio, allo smart working il venerdì per i dipendenti pubblici per risparmiare energia. Ritornare a far attenzione a chiudere porte e finestre, anche se questo non si sposa con le indicazioni per arginare il Covid, che purtroppo è ancora tra noi. Infine, ottimizzare l’impiego delle stampanti ed effettuare regolarmente la manutenzione.
Insegne dei negozi spente durante la notte
I negozi, invece, potrebbero spegnere le insegne durante la notte, che con il buio anche dei monumenti più importanti, renderà le città diverse da come le ricordiamo. A tutto beneficio, però, dell’ambiente. Si risparmierebbero in questo modo 3.000 kWh all’anno e oltre 1 tonnellata di Co2.
E ancora lampadine a basso consumo, sistemi di controllo intelligenti, chiudere le porte e controllare i dispositivi a barriera d’aria. Usare con maggiore accortezza termosifoni e aria condizionata (che in molti esercizi commerciali è stata spenta da tempo). Staccare le prese durante le ore di chiusura, utilizzare schermi o pellicole solari ed effettuare regolarmente la manutenzione.
Finora poco è stato fatto per risparmare energia in nome del cambiamento climatico e del rispetto dell’ambiente. Un forte ritardo c’è stato, anche secondo il presidente dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, nell’ambito delle rinnovabili.
Ora il nostro Paese, come gli altri in Europa, a causa della guerra in Ucraina, si trovano in difficoltà. Il piccolo sacrificio di limitare i consumi energetici potrebbe essere almeno positivo per l’ambiente, se non venissero rispolverati vecchi e ancora più inquinanti sistemi.