Prende il via una nuova battaglia legale, condotta dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, con il sostegno del sindacato CUB trasporti della Regione Veneto, coordinato dal segretario della provincia di Venezia, Alessandro Gabotti, per permettere il riconoscimento dei benefici amianto dei lavoratori del porto di Marghera negati fino al 02.10.2003 e anche nei periodi successivi dalle INPS territoriali.
Una complessa situazione che vede purtroppo protagonisti circa una trentina di lavoratori del porto di Marghera (Venezia) che hanno costituito in mora l’INPS, anche per bloccare i termini di prescrizione del diritto al prepensionamento.
Ma i portuali sono solo una piccola schiera di quelli che hanno riempito le file degli oltre 300 lavoratori provenienti dalle diverse province venete che hanno affollato, lo scorso 17 febbraio, l’assemblea pubblica dell’ONA, svoltasi presso lo stesso stabilimento portuale, per chiedere il riconoscimento dei diritti a loro negati.
Gli interventi degli Onorevoli Coletto, Bazzaro e Vallotto
In occasione del convegno di febbraio sono intervenuti anche l’On.le Dott. Luca Coletto, Assessore alla Sanità e programmazione socio-sanitaria della Regione Veneto, in rappresentanza anche del Presidente della Regione On.le Luca Zaia, e gli On.li Alex Bazzaro e Sergio Vallotto. Proprio dall’On.le Vallotto sono giunte le parole a sostegno dei lavoratori di Porto Marghera, della provincia di Venezia e di tutta la Regione Veneto, esposti e vittime dell’amianto.
«Finalmente con l’Osservatorio Nazionale Amianto abbiamo trovato una sponda importante per poter affrontare e risolvere il problema amianto e polveri sottili qui a Porto Marghera e nell’intera Regione Veneto. Abbiamo chiesto all’Avv. Ezio Bonanni di iniziare immediatamente l’azione legale nei confronti dell’INPS. Poi agiremo anche nei confronti del Ministero del Lavoro per ottenere il riconoscimento di lavoro usurante delle attività dei portuali. Spero e mi auguro che l’azione dell’ONA in Veneto trovi il sostegno anche degli altri sindacati» dichiara Alessandro Gabotti, segretario provinciale CUB Veneto.
È quindi di oggi l’inizio dell’azione legale, per il momento in fase stragiudiziale (messa in mora), cui farà seguito l’azione legale nel caso in cui le INPS territoriali dovessero continuare a negare i diritti dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto.
Le richieste di tutela avanzate dall’ONA
Numerose sono le richieste avanzate dall’ONA Veneto, come l’istituzione di un fondo vittime amianto Regione Veneto che vada ad implementare il Fondo Vittime Amianto istituito presso l’INAIL, l’intensificazione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti all’amianto per la diagnosi precoce delle patologie asbesto correlate, e l’emanazione di atti di indirizzo regionali al fine di ottenere il riconoscimento dei benefici amianto per il prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto fino al 02.10.2003.
Infine, l’ONA è attiva nella modificazione della Legge Fornero per evitare le distorsioni in danno dei lavoratori veneti, in particolare dei portuali di Venezia, e di tutti i lavoratori italiani.
«L’Osservatorio Nazionale Amianto sicuramente non si tirerà indietro e proseguirà il suo impegno in Veneto come nel resto d’Italia» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA.
L’Osservatorio Nazionale Amianto è al fianco dei lavoratori affetti da patologie asbesto correlate e dei loro familiari, offrendo assistenza medica e legale gratuita. Per maggiori informazioni contattare il numero verde 800 034 294, oppure visitare il sito ufficiale dell’ONA.
Serena Console