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martedì, Settembre 10, 2024

Fondo vittime amianto per i portuali 2023

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Gli operatori portuali esposti all’amianto che hanno contratto una patologia legata a questo minerale cancerogeno possono ottenere alcuni riconoscimenti. La normativa che lo prevede è la Legge 208 del 2015 ed in particolare l’articolo 1, c. 278.

Riconoscimenti per i portuali con malattie da amianto

“E’ istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Fondo per le vittime dell’amianto, in favore degli eredi di coloro che sono deceduti a seguito di patologie asbesto correlate per esposizione all’amianto nell’esecuzione delle operazioni portuali nei porti nei quali hanno trovato applicazione le disposizioni della legge 27 marzo 1992, n. 257”.

Dal 2016 la dotazione del Fondo è stato di 10 milioni di euro per ogni anno. Ovviamente “le prestazioni del Fondo non escludono la fruizione dei diritti derivanti dalle norme generali e speciali dell’ordinamento e si cumulano con essi”. In caso di decesso del lavoratore il riconoscimento è dovuto nei confronti dei superstiti di coloro che sono deceduti.

Il Fondo per le vittime amianto

L’art. 1, c. 241 e ss. della L. 247/2007, ha invece istituito presso l’Inail un Fondo per le vittime dell’amianto in favore di tutte le vittime che hanno contratto patologie asbesto-correlate per esposizione all’amianto. In caso di premorte, in favore degli eredi. Attraverso questo fondo l’ente eroga una prestazione aggiuntiva pari al 17% della rendita già in godimento. La percentuale è stata così incrementata dalla legge di bilancio 2023. Ne possono usufruire i soggetti (o i superstiti) già titolari di una rendita riconosciuta dallo stesso Istituto, oppure dal soppresso Istituto di previdenza per il settore marittimo.

Sempre secondo la stessa legge i malati di mesotelioma che abbiano contratto la malattia per esposizione familiare a lavoratori impegnati nella lavorazione dell’amianto ovvero per esposizione ambientale hanno diritto a una prestazione una tantum (pari a 15.000 euro, importo così incrementato dalla legge di bilancio 2023), per gli eventi accertati a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Fondo vittime amianto per i portuali 2023

All’interno del DL 34/2023, il Decreto Energia, fisco e salute all’art. 24 comma 2, istituisce per il 2023, il Fondo per le vittime dell’amianto. Questa volta con una dotazione raddoppiata: 20 milioni di euro. Potranno beneficiarne i lavoratori di società a partecipazione pubblica che hanno contratto patologie asbesto correlate durante l’attività lavorativa prestata presso cantieri navali. Il Fondo opera a favore degli eredi in caso di decesso dei lavoratori.

I lavoratori occupati in imprese che utilizzano ovvero estraggono amianto, impegnate in processi di ristrutturazione e riconversione produttiva hanno diritto alla concessione del trattamento di integrazione salariale straordinario. Così come al riconoscimento di una maggiorazione contributiva ai fini del conseguimento del diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico.

“Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali,  di  concerto  con  il Ministro dell’economia e  delle  finanze,  determina,  entro  novanta giorni dalla data di entrata in vigore della  presente  disposizione, le tabelle di liquidazione dell’indennizzo (a carico  del  Fondo  di cui al primo periodo) da riconoscere in favore dei soggetti  di  cui al presente comma, nonché i requisiti, i termini,  gli  effetti,  le procedure e le modalità di erogazione delle somme nel  limite  delle risorse annue disponibili”.

Nei cantieri navali registrati 1318 casi di mesotelioma

I cantieri navali e i porti più ingenerale, dove veniva scaricato l’amianto senza alcuna protezione per i lavoratori, sono stati uno dei settori più colpiti dalle patologie asbesto correlate. Così come spiega il presidente dell’Ona, l’avvocato Ezio Bonanni, ne “Il libro bianco delle morti di amianto in italia – ed. 2022“. Nell’ambito di questa attività il VII Rapporto ReNaM ha registrato 1318 casi di mesotelioma, la malattia sentinella dell’asbesto.

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