Tracce di amianto nel tribunale civile di Perugia. A dirsi “preoccupati” per la sicurezza dei lavoratori sono la Fp Cisl Umbria e la Cisl Umbria. In un comunicato stampa hanno spiegato come fibre di asbesto sarebbero state trovate nell’ala destra del primo piano e ne seminterrato, vicino agli ascensori.
Amianto nel tribunale civile di Perugia? Denuncia della Cisl
La Fp Cisl Umbria ha inviato, così, una richiesta urgente per una riunione con le organizzazioni sindacali. L’obiettivo è quello di esaminare la situazione di disagio che si è venuta a creare nel tempo sia per il personale dipendente che per i cittadini di Perugia, anche per altre questioni.
“Dalle comunicazioni che ci giungono dal tribunale – fanno sapere Peppino Cirillo per la Fp Cisl Umbria assieme al segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti – che si sta comunque attivando con il Ministero per trovare una soluzione alternativa per permettere che i lavori possano proseguire in continuità la situazione è preoccupante. Al momento non ci sarebbe una soluzione adeguata in quanto sarebbero state riscontrate tracce di amianto. L’amministrazione inoltre ha interpellato, come la legge prevede, l’Asl perché si esprima per il parere sulla situazione che si è venuta a creare. Situazione che già presenta limiti in termini di sicurezza, essendo un palazzo storico e di pregio”.
Il palazzo è stato anche danneggiato dal terremoto del 9 marzo scorso. I vigili del fuoco hanno, infatti, dichiarato due stanze inagibili. “Per questo – continua la nota – sarebbero stati previsti lavori provvisionali, ma non ancora avviati, che presumibilmente dureranno per parecchi mesi, creando continui disagi”.
Il sindacato chiede una locazione diversa del tribunale
Questo però non basta secondo Cirillo e Manzotti. “La gestione logistica del tribunale civile – hanno aggiunto – è inaccettabile, oltre che insostenibile. Pertanto si chiede al ministero un intervento urgente per trovare una locazione diversa e alternativa all’attuale sede. La priorità rimane la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini”.
Asbesto nel tribunale di Perugia, i rischi per la salute
L’amianto non va sottovalutato. Le tracce trovate potrebbero provenire da materiali in cemento – amianto presenti nel palazzo risalenti almeno a 30 anni fa. Nel 1992, infatti, questo la legge 257 ha vietato l’utilizzo di questo minerale in Italia. Con il tempo il cemento potrebbe aver perso la sua forza aggrappante e permesso così alle fibre di disperdersi nell’area. Come spiega bene il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”.
L’avvocato Ezio Bonanni nel testo fa chiaramente capire come le bonifiche sono in ritardo e in tantissimi immobili sono ancora presenti materiali in amianto. Per questo negli anni anche dipendenti delle scuole o delle pubbliche amministrazioni sono stati colpiti dalle patologie asbesto correlate. Purtroppo l’amianto causa, infatti, il mesotelioma, l’asbestosi e altre neoplasie. L’Ona ha realizzato una App per segnalare i siti contaminati.