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mercoledì, Settembre 11, 2024

Pericolo amianto: tutela preventiva

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La prevenzione gioca un ruolo chiave nella lotto contro l’amianto

Per far fronte ad un’emergenza allarmante come quella del rischio amianto, c’è bisogno di conoscere a fondo storie di chi è già stato segnato dall’asbesto e di chi spesso ha rinunciato a tutti i piaceri e le gioie della vita a causa del killer silenzioso.

È proprio uno di questi casi quello di Antonio Dal Cin, ex finanziere malato di asbestosi che a causa della sua patologia ha perso la gioia di assaporare la vita in ogni sua sfumatura, gli è stato vietato correre, giocare e persino sorridere coi propri bambini, perché non può affaticarsi e il suo corpo è divenuto una sorta di prigione nella quale egli stesso non riesce a trovare pace.

Abbiamo rivolto ad Antonio delle domande importanti e abbiamo ottenuto risposte altrettanto salienti.

Quanto è importante la sorveglianza sanitaria per gli esposti ad amianto e perché?

L’AMIANTO provoca: mesotelioma, asbestosi, cancro ai polmoni, placche pleuriche, ispessimenti pleurici, cancro alla laringe, cancro alla faringe, al colon e tumore alle ovaie. Importante è quindi la diagnosi precoce. Innanzitutto il cancro si manifesta dopo molti anni ed è anticipato in chi è stato più esposto, dall’asbestosi, e in chi è stato meno esposto dall’ispessimento e placche pleuriche.

Io che sono stato esposto ad amianto / asbesto sono vittima di asbestosi.

Ed è qui molto importante. Anche se non c’è ancora il cancro ci sono i segni dei danni amianto, e anche in caso di asbestosi, anche se la malattia non guarisce, le attività dei medici volontari dell’ONA sono decisive. Medici come: Prof. Luciano Mutti, Prof. Antonio Giordano, Prof. Marcello Migliore e tanti altri.

Grazie a loro io sono ancora in vita, hanno contribuito al miracolo.

Infatti la mia asbestosi e i miei ispessimenti pleurici non sono ancora degenerati in cancro del polmone e mesotelioma.

Cosa deve fare un lavoratore esposto al pericolo amianto?

DEVE subito recarsi dal medico curante, informarlo del rischio amianto e di essere stato esposto, e del protocollo ONA di Sorveglianza Sanitaria (Prof. Luciano Mutti, Prof. Antonio Giordano e tanti altri…). Se ci sono problemi ci si può rivolgere allo Sportello Nazionale Amianto ONA. Medici specialisti dell’ONA provvederanno all’assistenza medica gratuita, per la prevenzione e la cura di tutte le patologie.

E se viene diagnosticato il mesotelioma?

Su questo è necessario “Libro bianco delle morti di amianto in Italia” oppure consultare il seguente video:

Come insegna il prof. Ugazio è importante la prevenzione primaria cioè evitare esposizione amianto. Solo così è possibile battere le patologie asbesto correlate come chiarito anche dall’avv. Ezio Bonanni.

Antonio qual è il tuo protocollo sanitario?

Per me l’ONA ha elaborato un protocollo specifico. È intervenuta l’intera equipe medica (oncologo – Prof. Luciano Mutti; lo scienziato – Prof- Antonio Giordano, in particolare per quanto riguarda il consumo di pomodori in chiave anti tumorale e altre specificità; il cardiologo – Dott. Marabotti e altri insigni scienziati).

Per fortuna e con l’aiuto del buon Dio (mi ritengo un miracolato) sono ancora in vita. Per mia fortuna il pericolo amianto ancora non ha scatenato il cancro, l’asbestosi non mi ha ancora ucciso. Combatto per la vita, per i miei due figli di 4 e 11 anni, per mia moglie gravemente malata. Non posso morire, non voglio morire, l’ONA dovrà proseguire e vincere la lotta contro l’amianto e a favore della vita. A tal fine è fondamentale la tutela preventiva dal rischio amianto.

I servizi di assistenza ONA

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni ti tutelano e assistono gratuitamente. Per accedere ai servizi gratuiti dell’associazione, basta consultare la pagina dei servizi di tutela legale e assistenza medica, oppure chiamare il numero gratuito 800 034 294.

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