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martedì, Settembre 17, 2024

Patologie asbesto correlate in crescita, i dati Inail

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L’Inail ha pubblicato i dati relativi alle patologie asbesto registrate tra il 2016 e il 2020. Si tratta, in media, di circa 1500 lavoratori l’anno. Se però si prende in considerazione il triennio 2016-2018 (che hanno i numeri completi), allora il numero di malati sale a 1700 l’anno. Di questi una media di 715 pazienti vittime di amianto, muoiono purtroppo ogni anno.

Sempre nel triennio più consolidato (2016-2018), la patologie più riconosciuta, con circa 600 casi l’anno, è il tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli. Questo tipo di cancro e i tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici costituiscono oltre il 50% delle malattie asbesto-correlate.

Patologie asbesto correlate, le regioni con più casi

Per i casi relativi al 2020 sono distribuiti per il 31% nel Mezzogiorno (la Campania con 195 riconoscimenti è la regione con il maggior numero in Italia). Per il 29% nel Nord Est (soprattutto Friuli Venezia Giulia, con 147 riconoscimenti). Seguono il Nord Ovest (26% in Lombardia con 120 riconoscimenti e in Piemonte con 81) e il Centro (14%, Toscana in larga parte con 86 riconoscimenti).

Nel 2016 oltre l’88% dei pazienti con tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli è purtroppo deceduto. L’11% ha subito invece una menomazione permanente di grado superiore al 50%. Nel caso dei tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici, il 72% ha avuto un esito mortale. Circa l’11% una menomazione permanente superiore al 50%.

Quello industriale è il settore più colpito

Il settore in cui i lavoratori risultano più colpiti dalle malattie asbesto correlate è quello industriale. Si concentrano qui il 77% delle richieste di rendita all’Inail. Dei complessivi 728 riconoscimenti riconducibili all’Industria il 38% riguarda il tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli. Il 33% invece altre malattie della pleura. Il 17% malattie polmonari da agenti esterni ed infine il 12% tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici.

Nel subsettore metalmeccanica (metallurgia, metalmeccanica, macchine, apparecchi e strumenti) dell’industria si concentra il maggior numero dei casi riconosciuti (63%), un’altra fetta importante (16%) è riconducibile alle costruzioni (edilizia e installazione/manutenzione di impianti elettrici, idraulici e termici)”.

Amianto killer, l’Ona continua la sua battaglia

L’Ona – Osservatorio nazionale amianto, attraverso il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni lotta ormai da tempo contro l’amianto killer, stando vicino alle vittime e alle loro famiglie. Anche però cercando di sensibilizzare sulle bonifiche, anche con la reazione di una App per le segnalazioni, e sul giusto risarcimento.

L’avvocato Bonanni ha delineato la strage silenziosa anche nella sua ultima pubblicazione: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“. Qui è spiegato come alle vittime dell’amianto colpite da patologie asbesto correlate bisogna aggiungere quelle che hanno contratto il mesotelioma. Un tumore che è causato per il 90% dall’amianto secondo l’Airc. I dati relativi a questa malattia sono consultabili sul VII Rapporto ReNaM dell’Inail, anche questo da poco disponibile.

Patologie asbesto correlate, statistiche relative al 2020

Nell’anno di protocollazione 2020, per il quale i dati non sono ancora perfetti, il 47% dei casi di tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli” si è registrato nel Nord-Ovest, dove la patologia asbesto-correlata è più diffusa (74%).

Nel Nord-Est le malattie professionali asbesto correlate maggiormente riconosciute sono il tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (41%) e le altre malattie della pleura (40%). Seguono i tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici (13%) e le malattie polmonari da agenti esterni (5%).

Anche nelle regioni centrali, nell’anno di protocollo 2020, le patologie asbesto correlate maggiormente riconosciute sono il tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (44%), seguono le altre malattie della pleura (34%). E ancora i tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici (13%), le malattie polmonari da agenti esterni (7%) e le altre classi ICD-10 (2%).

Nel Sud e Isole lo scenario cambia, il 40% dei riconoscimenti riguarda le altre malattie della pleura e il 38% le malattie polmonari da agenti esterni. I tumori maligni rappresentano il 22% dei riconoscimenti.

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