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domenica, Gennaio 26, 2025

Vittime del dovere parificate alle vittime del terrorismo

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Vittime del dovere parificate secondo la Cassazione

Finalmente anche la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza n. 7761/2017, ha definitivamente affermato che le vittime del dovere parificate alle vittime del terrorismo.

“L’ammontare dell’assegno vitalizio mensile previsto in favore delle vittime del dovere e dei soggetti ad essi equiparati è uguale a quello dell’analogo assegno attribuibile alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, essendo la legislazione primaria in materia permeata da un simile intento perequativo ed essendo tale conclusione l’unica conforme al principio di razionalità – equità di cui all’art. 3 della Costituzione, come risulta dal “diritto vivente” rappresentato dalla costante giurisprudenza amministrativa ed ordinaria”.

Questi principi sono stati sostenuti anche dall’Osservatorio Nazionale Amianto, il quale ha costituito il Dipartimento Tutela Vittime del Dovere per Patologie Asbesto-Correlate, attraverso il quale ha sostenuto le iniziative del Comitato delle Vittime del Dovere di ONA Onlus ai fini del riconoscimento dei loro diritti di natura previdenziale, con equiparazione, quindi, alle vittime del terrorismo.

Le vittime del dovere hanno diritto ad ottenere l’assegno ex art. 2 legge 407/98 con importo mensile di € 500,00, oltre perequazioni ex lege, piuttosto che l’importo di € 258,00, come già sostenuto dall’Avv. Ezio Bonanni nel ricorso poi definito con sentenza del Tribunale di Cagliari in funzione di Magistratura del Lavoro, n. 917/2016 (consulta la sentenza del Tribunale di Cagliari n. 917 del 2016).

L’ultima sentenza della Cassazione, sezione Lavoro, ha però interpretato in maniera più restrittiva la norma. L’equiparazione manca, secondo gli ermellini, nella sentenza 11181 del 2022, per gli orfani delle vittime del dovere che, al momento del decesso, non erano a carico. Una discriminazione secondo l’Ona che quindi permane. Per approfondire è possibile leggere l’articolo “Equiparazione vittime del dovere e del terrorismo“.

Vittime del dovere parificate alle vittime del terrorismo: tutela ONA

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha assistito e sta assistendo decine e decine di vittime del dovere, che hanno ottenuto il riconoscimento dell’assegno vitalizio nella misura di € 258,23, piuttosto che di € 500,00, auspicando che, finalmente, le autorità amministrative possano procedere senza la necessità di continuare le numerose azioni giudiziarie, intraprese nelle sedi di competenza.

L’Osservatorio Nazionale Amianto rende noto che la liquidazione delle prestazioni previdenziali ricollegate al riconoscimento di vittima del dovere, anche con equiparazione alle vittime del terrorismo, costituisce pur sempre una prestazione indennitaria, che non estingue l’obbligazione risarcitoria a carico del Ministero della Difesa e/o delle altre amministrazioni eventualmente coinvolte.

Per tali ragioni, l’Osservatorio Nazionale Amianto si è fatto promotore di numerose azioni di risarcimento dei danni, in favore delle vittime del dovere, che riconosciute tali, hanno poi evocato in giudizio le amministrazioni, per ottenerne la condanna al risarcimento integrale di tutti i danni.

In relazione all’utilizzo di amianto in Marina Militare, il Tribunale Penale di Padova ha disposto il rinvio a giudizio di numerosi alti ufficiali, rispetto ai quali le parti offese si sono costituite parti civili, alcune di loro assistite e difese dall’Avv. Ezio Bonanni, al fine di ottenere la condanna degli imputati al risarcimento dei danni.

In tale procedimento, l’Avv. Ezio Bonanni ha chiesto ed ottenuto la citazione del Ministero della Difesa come responsabile civile, perché sia condannato in solido con gli imputati al risarcimento dei danni subiti dalle parti civili costituite.

Esposizione ad amianto di dipendenti pubblici e militari

Presso la Procura di Padova pendono ulteriori indagini per decessi e casi di malattie legati alla presenza di amianto nelle unità navali e nelle installazioni della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, per cui è stato già completato l’accertamento peritale di esposizione, così come per i militari dell’Esercito: nel caso ci fossero ulteriori rinvii a giudizio, l’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni saranno in prima fila per la difesa delle vittime e per il riconoscimento dei loro giusti diritti.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, memore dei numerosi successi giudiziari e dell’imponente accertamento delle responsabilità di organi dello Stato in ordine all’utilizzo di amianto e all’esposizione di molti dipendenti pubblici e dei militari in particolare, ha chiesto l’intervento delle forze politiche, perché sia risolto ogni possibile dubbio interpretativo.

L’On.le Massimiliano Manfredi, autorevole esponente del Partito Democratico, facente parte quindi della maggioranza governativa, nell’ambito di una più ampia interlocuzione dell’Osservatorio Nazionale Amianto, si è fatto portatore di proposta di legge, che mira, tra l’altro, a risolvere l’ulteriore dubbio interpretativo circa la sussistenza del diritto anche in favore dei familiari che non erano a carico della vittima del dovere al momento del decesso.

Il Tribunale di Cagliari, in funzione di Giudice del Lavoro, ha recepito e dato accoglimento alle tesi giuridiche dell’Avv. Ezio Bonanni, con la sentenza n. 917 del 2016.

Recentemente anche la Corte di Cassazione ha affrontato il problema. Nell’Ordinanza Civile Sez. 6 N. 15224 ha, però, precisato di non aver ancora assunto una posizione riguardo la controversia.

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