Il panda rosso è il protagonista di un cartoon. Ma chi è davvero questo mammifero?
Red: il panda rosso protagonista di un film
Panda rosso. A marzo è uscito Red (Turning Red) un film d’animazione, co-scritto e diretto da Domee Shi, per Disney e Pixar.
Protagonista del cartoon è la tredicenne Mei, che si trasforma in un gigantesco panda rosso, ogni volta che viene sopraffatta dalle emozioni.
Scopriamo qualche caratteristica di questo meraviglioso animale purtroppo in pericolo a causa dei cambiamenti climatici.
Origine del nome
Il nome “panda” proviene probabilmente dalla parola nepalese “ponya”, che significa “bambù”.
Questo mammifero viene anche chiamato “bear-cat”(orso-gatto) e accoungayan raccoon. In Cina è noto come“volpe di fuoco” o Firefox.
Grazie a tale nomignolo, è stato anche il simbolo di Mozilla Firefox, il noto programma per navigare su internet.
Mi presento: sono il panda rosso
Il “panda rosso minore”(Ailurus fulgens) è un mammifero dell’ordine dei carnivori, anche se in realtà si nutre soprattutto di vegetali.
Il primo a descriverlo fu il naturalista francese Georges Cuvier, nel 1825.
Egli lo classificò come un membro della famiglia dei procioni o degli altri panda, anche se con l’orsetto lavatore ha in comune solo la coda anellata.
Attualmente, la classificazione di Cuvier è stata soppiantata e il panda rosso viene indicato come un membro della specie degli Ailuridae, di cui sarebbe l’unico rappresentante vivente.
Le sue dimensioni ricordano quelle di un gatto domestico, ma ha l’aspetto di un orsacchiotto dalla spessa pelliccia color ruggine. La pancia e gli arti sono neri. Presenta delle caratteristiche macchie bianche ai lati della testa e sopra gli occhi.
E’ un abile equilibrista, che adora saltare da un ramo all’altro utilizzando la sua lunga coda prensile e le unghie robuste.
Le zampe anteriori hanno un sesto dito, un cuscinetto carnoso che serve proprio per agguantare la pianta. La coda pelosa funge altresì da termoregolatore. Il panda si avvolge attorno ad essa, come se fosse una coperta e trova conforto durante le fredde giornate invernali.
Abitudini del mammifero
Questo delizioso mammifero trascorre la maggior parte della sua vita sugli alberi. Ed è proprio tra i rami che preferisce dormire, a circa quindici/venti metri di altezza dal suolo. E’ una creatura giocherellona, empatica ma al contempo schiva. E’ attiva soprattutto al crepuscolo e si mimetizza nell’ambiente grazie al mantello rossiccio.
Pelliccia molto ambita dai bracconieri per via delle qualità portafortuna che gli sono attribuite.
Cosa mangia il protagonista di Red?
Il panda rosso ha un grande appetito: ama i germogli di bambù, ma anche fiori, frutta, ghiande e radici. Occasionalmente mangia anche proteine animali: insetti, uova e larve.
Dal momento che le foglie di bambù non hanno un grande contenuto calorico, il panda ne ingerisce tantissime. Cosa che rallenta notevolmente la sua digestione.
Inoltre la dieta cambia in funzione della stagione.
I panda rossi vengono mangiati da predatori come il leopardo della neve e talvolta dalla martora.
Riproduzione
Le femmine danno alla luce in primavera e in estate. Solitamente partoriscono da uno a quattro esemplari. I cuccioli rimangono nella tana per circa 90 giorni. A provvedere al loro sostentamento è la mamma, che si prende cura di loro amorevolmente.
I maschi invece si disinteressano totalmente della loro prole.
Habitat della volpe rossa
- Il panda rosso cinese vive tra India, Nord Myanmar (Birmania), e Cina centrale. E’ un po’ più grande e ha un mantello più rispetto a quello dell’Himalaya;
- Il panda rosso himalayano, vive in Nepal e Bhutan.
Un festival dedicato al Red Panda
Dal 2010, ogni 18 settembre lo stato di Sikkim (Nord-est dell’India, al confine con Bhutan, Tibet e Nepal), ospita il Festival del Red Panda.
L’evento è nato per diffondere la consapevolezza sul rischio estinzione del dolcissimo mammifero.
Minacce di estinzione
A minacciare la sopravvivenza del panda rosso sono diversi fattori:
- Il cambiamento climatico: le temperature medie a Sikkim stanno aumentando e il panda rosso dovrà adattarsi al clima;
- Habitat: quasi il 70% dell’habitat del panda rosso si trova al di fuori delle aree protette designate, nelle foreste locali. Se le foreste non vengono protette, questi animali corrono seri rischi. Sopratutto vanno tutelati gli alberi di bambù, una delle principali fonti di nutrimento;
- Disboscamento;
- Incendi: gli incendi boschivi sono frequenti;
- Bracconaggio e tratta degli animali: la pelliccia di panda rossa viene venduta per produrre cappelli e abbigliamento.
Una specie protetta
Oggi si stimano circa 2.500 esemplari di panda rosso in natura. Per tali motivi sono stati inseriti nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Stando a un rapporto, i panda rossi sono “protetti legalmente in India, Bhutan, Cina, Nepal e Myanmar“. Un altro rapporto ha invece sottolineato che la drastica diminuzione dei panda rossi dipende dalla “scarsa consapevolezza sull’importanza della conservazione della specie e dalla debole applicazione della legge”
Presenza in Italia
In Italia, il Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona), sostiene l’attività del Red Panda Network per la conservazione in natura del panda rosso, attraverso la ricerca scientifica e la sensibilizzazione della popolazione locale.
Dal 1993, il Parco Natura Viva ospita degli esemplari di questo straordinario mammifero. Ad oggi sono nati ben 26 piccoli.
Ona e ambiente
L’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), si occupa di tematiche legate alla salute, all’amianto, all’uranio impoverito e all’ambiente da oltre 20 anni.