Elon Musk, CEO di Tesla ha realizzato un prototipo di robot umanoide. Il suo nome è Optimus. A cosa serve e perché dovremmo comprarlo?
Nome in codice Optimus: il nuovo OBot di Tesla Bot
Optimus. Elon Musk ci sorprende ancora una volta con le sue invenzioni. Oltre alle auto elettriche, il CEO di Tesla ha realizzato degli OBot, prototipi di robot umanoidi, che possono camminare, agitare le braccia e afferrare con le dita.
L’ultima creazione si chiama Optimus. Il prototipo è stato presentato all’AI Day 2022 a Palo Alto, in California, evento progettato per mostrare il robot e la tecnologia dei veicoli autonomi dell’azienda.
Qui ha attraversato il palco, ha salutato e accennato una danza a velocità ridotta.
L’azienda ha inoltre mostrato un breve video di Optimus, in cui il robot si muoveva attraverso un ufficio, muoveva delle barre di metallo nella fabbrica della casa automobilistica e svolgeva vari compiti fisici, tra cui annaffiare le piante.
L’umanoide è alto 173 centimetri e pesa 57 chilogrammi. Il suo corpo è alimentato da 40 attuatori elettromeccanici, utilizza alcuni software derivati dal pilota automatico di Tesla per guidarsi ed è alimentato da una batteria da 2,3 kWh.
Il viso è caratterizzato da un display a schermo ed è in grado di trasportare un carico fino a 20 chilogrammi.
Costerà circa 20.000 dollari e dovrebbe andare in vendita entro il 2027.
Tesla inizierà a produrre il modello elettrico nella seconda metà del prossimo anno nel suo stabilimento di Austin e in quello di Berlino.
A cosa serve Optimus e perché qualcuno dovrebbe comprarlo?
Il progetto originale prevede che Optimus possa:
- Guidare le vetture grazie all’AutoPilot (il sistema di assistenza alla guida del veicolo Tesla);
- Essere in grado di eseguire attività ripetitive o pericolose in modo sicuro;
- Essere istruito ai comandi, usando il linguaggio naturale invece che la programmazione artificiale.
A seguire, alcuni esempi di uso a livello pratico.
1) Uso nelle fabbriche. Attualmente, i robot umanoidi non hanno l’intelligenza per svolgere dei lavori autonomamente e sono molto costosi.
Al contrario, Optimus sarebbe in grado di assemblare milioni di unità di auto e costa relativamente poco, tanto che, secondo il miliardario, il business dei robot umanoidi frutterà più delle sue vetture.
«Il nostro obiettivo è quello di creare un robot umanoide il più rapidamente possibile», ha spiegato Musk.
2) Uso domestico. In un futuro prossimo, i robot potrebbero essere utilizzati negli uffici per alleggerire i lavori o nelle case per preparare la cena, falciare il prato e prendersi cura degli anziani. Potrebbero in certi casi diventare degli “amici” per gli esseri umani o persino partner sessuali. Alla fine «potrebbe aiutare milioni di persone, ma i primi usi saranno nelle fabbriche di automobili di Tesla»-spiega il magnate.
C’è ancora m molto da fare per migliorare il prototipo
«Costruire robot con capacità tattili umane e versatili, che possano manipolare diversi oggetti è estremamente impegnativo», ha dichiarato Heni Ben Amor, professore di robotica all’Arizona State University.
Poco chiari anche gli aspetti relativi alla programmazione e alla direzione dei compiti che dovrebbe svolgere il robot.
L’umanoide di Tesla non ha nemmeno lontanamente dimostrato la capacità di fare, almeno in maniera sofisticata, alcune delle cose previste nel progetto originale. Durante la presentazione, il modo in cui un proprietario dovrebbe istruire Optimus, per esempio, ad andare a piantare patate o a fare altri tipi di lavoro è stato lasciato all’immaginazione.
I diretti concorrenti di Tesla nella realizzazione del robot umanoide
Honda e Toyota lavorano su robot umanoidi da oltre un decennio, con Asimo di Honda il più noto del genere.
Hyundai, che ha acquistato Boston Dynamics un paio di anni fa, ha a disposizione un’ampia varietà di robot, compresi quelli che possono saltare e manipolare oggetti complessi. Tra questi, merita attenzione Atlas. Il robot può impegnarsi in Parkour, anche eseguendo backflip.
Agility Robotics ha creato Digit, un robot umanoide che svolge attività di magazzino e può percepire altri esseri umani nell’ambiente. Inoltre è in grado di evitare rischi per la sicurezza.
Il robot Fillie Nextage di Kawanda Robotics può gestire attività di assemblaggio più complesse come mettere insieme componenti e imballaggi. Questo robot non ha gambe, ma è comunque considerato un umanoide.
Sophia di Hanson Robotics, progettata quattro anni fa, è in grado di camminare, tenere conversazioni e avere espressioni realistiche.
Softbank Robotics ha tutta una serie di robot umanoidi che funzionano in ambienti diversi.
Cosa succederà ai lavoratori “umani” che competeranno con Optimus?
La domanda solleva non pochi risvolti etici.
L’azienda aggira la questione, affermando che la produzione di massa del robot, non sottrarrà lavoro ai dipendenti. Richiederà nuovi spazi all’interno della fabbrica, dunque nuove assunzioni. Inoltre, l’assemblaggio da parte degli esseri umani coinvolgerà molti meno robot di quanto non faccia attualmente la produzione di auto Tesla.
Fonti
autoweek.com
newscientist.com