L’Onu lancia di nuovo l’allarme sulla crisi climatica: la temperatura sul Pianeta sale ancora. Evidentemente le misure attuate per arginare il fenomeno non sono sufficienti. In questi giorni è stata presentata la sintesi per i decisori politici del sesto rapporto di valutazione. Già nel 2018 gli scienziati (più di mille da tutto il mondo), avevano spiegato che sarebbero servite azioni incisive per frenare il riscaldamento globale e non farlo avvicinare a 1,5 gradi centigradi, in più rispetto a 100 anni fa.
L’onu avverte sui rischi dell’aumento della temperatura
In meno di un secolo la temperatura si è alzata di 1,1 gradi sui livelli pre-industriali. Questo ha causato fenomeni metereologici estremi senza precedenti, più potenti e più frequenti rispetto al passato. Tutti hanno potuto toccare con mano le ondate di calore e la siccità.
“Oltre un secolo di uso di fonti fossili, – si legge nel rapporto Ipcc – Intergovernamental panel on climate change Onu – di energia non sostenibile e di suolo hanno alzato la temperatura di 1,1 gradi sui livelli pre-industriali. I disastri meteo estremi sono più frequenti e intensi in tutto il mondo”.
Gli scienziati sono convinti che l’aumento delle temperature causano ondate di calore più lunghe e più intense, nubifragi, disastri meteo. Questo ovviamente significa un aumento del rischio per la salute umana e per gli ecosistemi.
Onu: aumentati siccità, nubifragi e uragani
Se da una parte è necessario adattare le città e i servizi per rispondere a questo cambiamento ormai in corso, dall’altro è ancora più importante fare di tutto per fermarlo. Il cambiamento del clima e la siccità comporteranno maggiore insicurezza nella ricerca di cibo e acqua. E questo, di conseguenza, un aumento dei fenomeni migratori.
Il tutto ovviamente si aggrava con eventi quali pandemie o conflitti. Infine, quasi la metà della popolazione mondiale vive in zone non preparate ai cambiamenti climatici e più esposte. In 10 anni le vittime causate da siccità, nubifragi e uragani è aumentato di 15 volte. L’unica strada percorribile è quella di dimezzare le emissione di gas serra entro il 2030.
Hoesung Lee: “Agire ora per un futuro sostenibile”
L’obiettivo si può raggiungere con l’impegno di tutti. È molto importante però agire subito. “Serve un’azione ambiziosa e urgente che non solo ridurrà perdite e danni per la natura e le persone, ma darà grandi benefici – ha confermato Hoesung Lee, presidente dell’Ipcc – Se agiamo ora possiamo assicurare un futuro sostenibile per tutti”.
La sintesi per i decisori politici è stata elaborata ad Interlaken, in Svizzera. I delegati hanno approvato il documento di 37 pagine. I politici hanno così un quadro di quanto sta accadendo al nostro Pianeta e di quali sono le misure per fermare il cambiamento climatico.
“La bomba climatica – ha commentato Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu (Organizzazione delle nazioni unite) – scandisce i secondi. Ma il rapporto Ipcc di oggi è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica. Come il rapporto mostra, il limite di 1,5 gradi è realizzabile. Ma ci vorrà un salto di qualità nell’azione per il clima”.