ONA Repac è un servizio messo a disposizione dall’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA Aps. È un’associazione di utilità sociale, iscritta all’Anagrafe delle ONLUS dell’Agenzia delle Entrate con prot. 79949 del 6 Dicembre 2010, Registro dell’associazionismo della Regione Lazio (determina n. B00688 del 26.02.2013).
Inoltre, l’ONA è accreditata anche nell’albo delle associazioni della Provincia di Roma al n. 852 (determina n. 1849 del 22.04.2013), accreditata dal Ministero della Salute nell’elenco in rete del Volontariato della Salute.
L’associazione è presieduta dall’Avv. Ezio Bonanni, pioniere della difesa dei lavoratori e cittadini esposti ad amianto. Insieme tutelano ambiente e salute. Inoltre forniscono alle vittima di agenti cancerogeni una consulenza gratuita medica e legale.
Indice
Tempo di lettura: 6 minuti |
I ruoli dell’Osservatorio Nazionale Amianto
Nel corso del tempo, l’ONA ha conseguito eccellenti risultati sia in termini di prevenzione primaria (bonifica dei siti contaminati) sia nell’ambito più specifico delle tutele previdenziali e risarcitorie.
L’Avv. Ezio Bonanni e l’ONA, da più di 10 anni, ricoprono un ruolo attivo nella tutela della salute, dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Questi, infatti, in caso di malattia asbesto correlata, possono conseguire le prestazioni INAIL, il prepensionamento, il riconoscimento di vittima del dovere e il risarcimento danni.
Come è noto, l’ONA collabora con le istituzioni e si è attivata per rendere dei servizi a tutti coloro che ne hanno necessità, tra i quali l’assistenza medica e l’assistenza legale. Inoltre, con l’istituzione della piattaforma online, ONA Repac, tutti i cittadini possono rivolgersi all’ONA per segnalare criticità, chiedere chiarimenti, consulenze mediche e legali totalmente gratuita.
Servizi dell’Osservatorio Nazionale Amianto: ONA Repac
La nostra associazione assiste i cittadini prima di tutto presso le sedi territoriali e poi attraverso lo sportello nazionale amianto online.
L’Osservatorio Nazionale Amianto assiste tutti i lavoratori che intendono verificare le loro condizioni di salute attraverso un servizio di sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria). Inoltre, l’ONA assiste gratuitamente per offrire indicazioni sulle strutture pubbliche a cui potersi rivolgere in caso di sospetta o già diagnosticata patologia asbesto correlata.
L’assistenza gratuita è attiva anche nel caso in cui si sospettasse l’origine professionale della patologia, al fine di rendere più semplice l’accesso ai benefici contributivi, alla rendita INAIL e al risarcimento danni.
ONA Repac: danni alla salute provocati dall’amianto
L’amianto provoca gravi danni alla salute, come conferma l’ultima monografia IARC. Le patologie dovute all’esposizione di questo cancerogeno sul luogo di lavoro sono definite malattie professionali.
Tra le patologie asbesto correlate di origine professionale, l’INAIL riconosce nella Lista I, cioè quelle a elevata probabilità:
- asbestosi;
- placche pleuriche;
- ispessimenti pleurici;
- mesotelioma pleurico;
- del pericardio;
- mesotelioma peritoneale;
- della tunica vaginale del testicolo;
- tumore del polmone;
- cancro della laringe;
- tumore dell’ovaio.
Queste patologie sono assistite dalla presunzione legale di origine. Quindi sul lavoratore grava l’onere della prova della sola presenza della noxa patogena nell’ambiente lavorativo, come precisato dalla Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza n. 23653/16.
I lavoratori che hanno contratto una di queste patologie hanno diritto a vedersi costituita la rendita con le maggiorazioni del Fondo Vittime Amianto e la pensione d’invalidità.
Le malattie inserite nella lista II e III INAIL
Nella lista II, in cui l’origine lavorativa è di limitata probabilità, sono state inserite dall’INAIL le seguenti patologie:
Infine nella lista III, in cui l’origine lavorativa è possibile, è inserito solo il tumore dell’esofago.
Queste ultime liste non hanno la presunzione legale d’origine. Perciò spetta al lavoratore dimostrare il nesso causale. Soltanto attraverso i dati epidemiologici è possibile ottenere la conferma del dato scientifico della riconducibilità causale di diverse altre patologie, in particolare quelle della lista II e III, all’esposizione ad amianto. Ciò porterebbe all’inserimento nella lista I, così da avere la presunzione legale di origine.
Dati epidemiologici: i rapporti dell’ONA
L’ultima pubblicazione INAIL che raccoglie i dati delle vittime di queste malattie è il VII Rapporto Mesoteliomi. Inoltre la situazione aggiornata è riportata dall’Avvocato Bonanni in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2021“.
L’amianto provoca in Italia più di 6.000 decessi ogni anno, tenendo conto di tutte le patologie. Anche l’Osservatorio Nazionale Amianto ha pubblicato ben due rapporti sui mesoteliomi in Italia.
Il I Rapporto Mesoteliomi dell’ONA è stato presentato dall’Avv. Ezio Bonanni alla conferenza stampa del 15.12.2015 presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica). Contiene una sintesi dettagliata di tutte le ricerche e delle attività dell’Osservatorio Nazionale Amianto. L’intervento dell’Osservatorio Nazionale Amianto è stata trasmesso anche da Radio Radicale e da diversi organi di stampa.
Presentazione dei nuovi dati epidemiologici
Lunedì 3 luglio 2017, nel corso della conferenza stampa di Roma, “Italia: la Repubblica dell’Amianto”, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha presentato il Secondo Rapporto Mesoteliomi. Durante l’incontro sono stati illustrati i nuovi dati epidemiologici e le novità sulla ricerca per la cura del mesotelioma.
Dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 sono stati 3.700 i nuovi casi di mesotelioma pleurico registrati in Italia. Negli uomini il 40% dei casi si è manifestato tra i 65 ed i 74 anni, mentre fra le donne il 40% si concentra fra i 75 ed gli 84 anni.
Il mesotelioma presuppone sempre l’esposizione ad amianto, salvo rari casi, ed è di origine professionale per il 90% dei casi per gli uomini e in circa il 50% per le donne.
Fra i comparti produttivi dove si sono registrati casi, spiccano edilizia (15,2%), industria metalmeccanica (8,3%), industria tessile (7%), cantieristica navale, (7%), difesa (4,1%). È preoccupante anche il numero dei casi registrati nella scuola (oltre 80 al 2016) e nelle ferrovie (650 al 2016).
L’Avv. Ezio Bonanni ha dichiarato: “L’Osservatorio Nazionale Amianto intende costituirsi parte attiva per poter sopperire alle carenze del sistema pubblico di rilevazione dell’impatto dell’esposizione ad amianto sulla salute pubblica e su quella dei lavoratori, con un censimento anche di tutte le altre patologie asbesto correlate“.
L’ONA ha quindi costituito la presente piattaforma digitale – ONA REPAC.
Che cos’è ONA REPAC e come funziona?
La piattaforma digitale ONA REPAC (Registro Patologie Asbesto Correlate) permette a tutti i cittadini di segnalare anche in modo anonimo casi di patologie asbesto correlate. Quindi, ogni singolo cittadino, potrà denunciare la sussistenza di patologie amianto correlate, permettendone anche un’ulteriore verifica rispetto alle tabelle dell’INAL.
Grazie a ONA REPAC è possibile ottenere la tutela legale, anche nel caso in cui la patologia non fosse contemplata nella lista I, ai fini sia previdenziali che risarcitori.
Sussiste una particolare rilevanza del riconoscimento dell’origine asbesto correlata della patologia poiché, in base all’art. 13, comma 7, della L. 257/92, con tale riconoscimento l’INAIL ha l’obbligo di rilasciare la certificazione di esposizione utile per il prepensionamento per un periodo pari al 50% di quello di esposizione. Qualsiasi lavoratore esposto e vittima dell’amianto ha diritto a vedersi accreditate delle maggiorazioni contributive utili al prepensionamento.
Inoltre la piattaforma digitale ONA REPAC costituisce un ulteriore strumento per una migliore tutela dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell’amianto poiché facilita la verifica delle loro condizioni di salute in relazione ai rischi professionali, dalla diagnosi, terapia e cura, fino alla tutela legale, previdenziale e risarcitoria.
Come segnalare le patologie asbesto correlate?
Per segnalare casi di patologie che si sospetta amianto correlate, neoplastiche (tumore polmonare, mesotelioma, tumore alla laringe, cancro alle ovaie e tumori del tratto gastrointestinale) e non neoplastiche (placche pleuriche, ispessimenti pleurici, asbestosi, con complicazioni cardiache), ci sono due distinti metodi di denuncia:
- tramite la pagina SEGNALA il cittadino avrà la possibilità di descrivere il proprio caso in maniera completamente anonima e la segnalazione sarà presa in carico dagli amministratori della piattaforma;
- compilando il seguente form.
L’Osservatorio Nazionale Amianto mette a disposizione un’apposita APP per la segnalazione dei siti contaminati da parte dei cittadini. I dati raccolti sono stati inseriti in una mappa interattiva.
Chiedi la tua consulenza gratuita ONA
I cittadini possono contattare direttamente l’associazione chiamando il numero verde 800 034 294 o compilando il form.
In questo modo è possibile richiedere la consulenza gratuita e ottenere l’assistenza medica e legale.