In Italia sempre più gente si ammala e muore per patologie asbesto correlate, eppure il fenomeno passa sempre in sordina a livello politico e mediatico, per questo l’ONA ha cercato di trovare un punto di incontro con l’On.le Danilo Toninelli.
Strage tra i ferrovieri, una grave realtà
Grave la situazione tra i dipendenti delle Ferrovie dello Stato. Le Ferrovie dello Stato e le linee locali hanno utilizzato per anni amianto nei rotabili ferroviari.
I dati diffusi dall’ONA non lasciano spazio alle interpretazioni, ecco perché l’Osservatorio Nazionale Amianto, che da 10 anni assiste gratuitamente vittime di amianto e familiari, ha chiesto un incontro con il Ministro Toninelli.
Qualche cifra rilevata dall’Osservatorio
ONA parla di 505 i decessi per mesotelioma censiti fino al 2012 e stimati in 700 per dicembre 2017; circa 1.400 decessi per tumore polmonare e 500 per asbestosi e altre patologie asbesto correlate.
ONA chiede un incontro al ministro Toninelli
Il presidente dell’ONA, avv. Ezio Bonanni ha tuonato “Apprezziamo l’impegno moralizzatore del Ministro Toninelli, che recentemente ha assunto importanti determinazioni sulla governance di Ferrovie dello Stato, però ciò no basta. Occorre dare giustizia alle vittime del disastro di Viareggio, punire tutti i responsabili e soprattutto prevenire altri disastri. E ancora bonificare l’amianto e risarcire le vittime, anche colori che sono rimasti esposti nelle Grandi Officine Riparazioni di Torino e nelle grandi ditte esterne produttrici di vagoni ferroviari, tra i quali l’OMECA di Reggio Calabria, anch’essa con il triste primato di casi di patologie asbesto correlate”.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha chiesto pertanto un incontro con il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, On.le Danilo Toninelli, al fine di consegnare il voluminoso dossier sul rischio amianto e per avere un confronto in relazione al mancato risarcimento dei danni subiti dalle vittime, costrette a estenuanti azioni giudiziarie.
Le richieste che formula l’associazione sono le seguenti:
- Bonifica integrale dei siti e/o di tutte le vetture ferroviarie che non risultassero ancora decontaminate dalla presenza di amianto;
- Riconoscimento dei benefici amianto quantomeno fino al 02.10.2003 ai fini del prepensionamento e dell’aumento delle prestazioni pensionistiche;
- Risarcimento dei danni per le vittime di patologie asbesto correlate e per i loro famigliari.
Il testo e le richieste al ministro
On.le Avv. Danilo Toninelli Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Rischio amianto in Ferrovie dello Stato. Richiesta di sessione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Preg.mo Sig. Ministro,
le scrivo in qualità di presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ApS, associazione rappresentativa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell’amianto, accreditata dal Ministero della salute nell’elenco in rete del volontariato della salute, iscritto al n. 1525 del Registro dell’associazionismo della Regione Lazio, con determina n. B00688 del 26.02.2013, che persegue finalità di prevenzione primaria (evitare ogni forma di esposizione), prevenzione secondaria (diagnosi precoce, ricerca scientifica, etc.) e terziaria (rilevazioni epidemiologiche, indennizzi e risarcimenti).
L’associazione plaude per le sue determinazioni in ultimo assunte e, allo stesso tempo, si pregia segnalare alla S. V. la condizione di rischio cui sono stati sottoposti i dipendenti di FF.SS., tra i quali quelli delle Officine Grandi Riparazioni, tra cui quelli di Torino, e tutti coloro che hanno svolto attività di lavoro nel comparto, compresi coloro che hanno lavorato nella fabbricazione e/o manutenzione dei rotabili ferroviari.
Le evidenzio che già dai dati del V Rapporto Mesoteliomi risulta che tra i dipendenti FF.SS. si sono verificati n. 505 casi di mesotelioma al 2012 (pari al 3,4% dei casi di mesoteliomi totali censiti dal V Rapporto Mesoteliomi edito da INAIL), e poi ci sono tutti gli altri casi relativi ad altre patologie asbesto correlate e tutti quelli relativi a coloro che erano dipendenti di ditte esterne e/o appaltatrici.
In più, molti lavoratori FF.SS. si sono visti negare i loro diritti, in particolare quelli relativi ai benefici contributivi per esposizione ad amianto. Ci riferimento in particolare ai lavoratori delle Grandi Officine di Torino.
Per tali ragioni, Le chiediamo una sessione urgente presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con Lei direttamente o con un Suo incaricato.
Le richieste che formula l’associazione sono le seguenti:
– Bonifica integrale dei siti e/o di tutte le vetture ferroviarie che non risultassero ancora decontaminate dalla presenza di amianto;
-Riconoscimento dei benefici amianto quantomeno fino al 02.10.2003 ai fini del prepensionamento e dell’aumento delle prestazioni pensionistiche;
– Risarcimento dei danni per le vittime di patologie asbesto correlate e per i loro famigliari. Con l’occasione, in attesa di un Suo cortese riscontro, si porgono i più distinti saluti. Roma, 01.08.2018
Il Presidente (Avv. Ezio Bonanni)
Simona Mazza