In Commissione Lavoro della Camera sono state esaminate alcune risoluzioni dei gruppi parlamentari relative alla riapertura dei termini per la produzione della rivalutazione contributiva dell’amianto.
Al vaglio della Commissione Lavoro è la risoluzione (7-00010) proposta da Debora Serracchiani del Partito Democratico – Pd e promossa da tutte le forze politiche, tra cui il Movimento 5 Stelle (Pallini Maria), Forza Italia (On.le Polverini ed altri), Fratelli d’Italia (On.le Valter Rizzetto ed altri), fino alla Lega (On.le Elena Murelli) ed al resto della maggioranza.
Governo italiano: accoglimento proposta benefici amianto
Prima di tutto il Governo italiano ha finalmente accolto le proposte dell’Osservatorio Nazionale Amianto in merito alla riapertura benefici contributivi per i lavoratori.
Infatti la Commissione Lavoro ha abbinato alla discussione la risoluzione Pallini (7-00051) presentata per i lavoratori esposti all’amianto.
Attraverso questa proposta si intendono riaprire i termini per la presentazione delle domande volte al riconoscimento dei benefici previdenziali in favore dei lavoratori esposti a amianto, ai sensi della legge n. 257 del 1992 non più esigibili dal 15 giugno 2005.
Successivamente sono emerse nuove aree colpite dall’amianto e molti lavoratori hanno maturato i requisiti di esposizione alla fibra letale. In tutto senza poter tuttavia usufruire del beneficio previdenziale.
Per iniziare, la Commissione ha deliberato di procedere all’audizione dei rappresentati dell’Inail e dell’Inps per individuare con esattezza tutti i soggetti interessati ed i potenziali costi associati alla riapertura dei termini.
Riapertura benefici contributivi: una vittoria a firma ONA
Si tratta di una grande vittoria per l’Osservatorio Nazionale Amianto, guidato dal timoniere Ezio Bonanni.
Da anni infatti l’APS cerca di sensibilizzare le istituzioni sulla questione amianto. L’avv. Ezio Bonanni, in quanto Presidente ONA, pone l’accento sulla necessità di porre fine a trattamenti diseguali tra lavoratori esposti e valorizzare il riconoscimento esposizione amianto. Tesi sposata in pieno anche dalla Deputata Debora Serracchiani.
Un passo avanti per la riapertura benefici contributivi
Già nella scorsa legislatura erano stati adottati provvedimenti per arginare il fenomeno amianto.
Basti pensare all’Isochimica Avellino, che si è attivata sulle operazioni di bonifica per la rimozione di 497 cubi di cemento contenenti amianto.
Adesso, a distanza di venticinque anni dalla legge n. 257 del 1992 secondo la Serracchiani, è necessario rivedere “una normativa che presenta profili di criticità in funzione della diversa collocazione temporale del periodo di esposizione alla sostanza morbigena”.
Occorre precisare che, visti i lunghi tempi di latenza, si prevede un picco di malattia da patologie asbesto correlate intorno al 2021.
Cosa dice la risoluzione, lettura del testo
Nel testo si legge “Si tratta, pertanto, di una platea circoscritta di potenziali interessati all’applicazione della legge n. 257 del 1992, i cui diritti, devono essere riconosciuti, per ragioni di giustizia e di equità. Il finanziamento degli oneri potrà essere posto a carico del Fondo previsto dalla legge n. 244 del 2007, al cui rifinanziamento potrà provvedersi con la prossima legge di bilancio“.
L’avvocato Ezio Bonanni esulta per la vittoria
«È’ una vittoria dell’ONA, poiché finalmente tutte le forze politiche, senza eccezioni, del Governo e dell’opposizione, concordano nella necessità di riaprire i termini del 15.06.2005, per coloro che non rientrano nella previsione normativa della salvaguardia di cui all’art. 47 co. 6 bis della L. 326/03, e dell’art. 3 co. 132 della L. 350/03.
Queste misure sono fondamentali per permettere il prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto che sono stati colpiti dalla decadenza del 15.06.2005, e in particolare per i lavoratori dell’ILVA di Taranto che in questo modo potrebbero accedere al prepensionamento, evitare altre esposizioni ad amianto, almeno per quelli che, con i benefici amianto, avrebbero già comunque maturato il diritto a pensione.
In questo modo si potrebbero risolvere anche i problemi degli esuberi» – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e promotore della tutela per le vittime amianto.
Aggiornamenti benefici contributivi dalla Cassazione
La Corte di Cassazione, nella sentenza 2243/2023, ha affermato il principio della non applicabilità del termine di decadenza del 15.06.2005 nel caso di pensionati collocati in quiescenza prima dell’entrata in vigore della L. 326/2003. Infatti, solo con l’art. 47 della L. 326/2003 era stata inserita la decadenza per coloro che non avessero presentato la domanda all’INAIL prima del 15.06.2005. Inoltre stabilisce che non è necessaria la domanda all’INAIL.
Per maggiori informazioni sull’impegno svolto dall’ ONA – Onlus e per conoscere tutti i servizi offerti dall’associazione, è possibile consultare la pagina dello Sportello Amianto Online ONA oppure contattare il numero verde gratuito: 800 034 294.