Ilva di Taranto bonifica amianto per bloccare l’epidemia
Ilva Taranto bonifica amianto. Registruamo il fallimento di ArcelorMittal nella difesa della popolazione azione e dei lavoratori esposti ad amianto e ad altri cancerogeni. L’avv. Ezio Bonanni insiste per le bonifiche dell’ex Ilva di Taranto.
Il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avv. Ezio Bonanni torna a sottolineare a gran voce la posizione dell’associazione Onlus in merito alla questione.
La situazione dell’Ilva Taranto è particolarmente allarmante, in quanto il numero di patologie asbesto correlate è in continuo aumento. Al punto da esser definita da alcune voci una vera e propria capitale dei tumori asbesto correlati.
L’Osservatorio Nazionale Amianto è schierato da quasi 10 anni contro chi inquina. In particolare censura l’industria che ha seminato nella capoluogo jonico malattia, morte e disperazione. Il presidente ONA ha dichiarato in merito:
«Torniamo a chiedere la bonifica dell’amianto in ILVA per fermare la strage di patologie asbesto correlate. Non solo, necessario istituire un polo oncologico tutela e cura vittime. Cioè per la cura di coloro che si sono ammalati e che purtroppo si ammaleranno. Necessario l’intervento dell’Esecutivo, anche attraverso una decretazione d’urgenza. Questa strage amuanto va fermata».
L’ONA ha chiesto infatti al Governo di intervenire e di bonificare il sito (Ilva Taranto bonifica amianto). Inoktre preannuncia così nuovi ricorsi all’Autorità Giudiziaria. L’associazione che da quasi vent’anni si schiera accanto alle vittime amianto di tutta Italia.
Così a Taranto come nel resto d’italia. Oltre ad aver sollevato il problema amianto dello stabililmento, è stata protagonista, nella società, e nelle aule di giustizia. Ha sostenuto che fossero rispettate le misure di sicurezza, tutelando così i lavoratori continuamente esposti ad amianto e altri cancerogeni.
I numeri della strage: prevenzione e tutela legale
I numeri di quesra strage di tumori amianto Taranto sono particolarmente agghiaccianti:
- 472 casi di mesotelioma, registrati nella sola città di Taranto nel periodo dal 1993 al 2015. Complessivamente in Puglia negli ultimi vent’anni sono stati censiti 1.191 mesotelioma e di questi il 40% sono a Taranto. Quindi Taranto é la capitale dei tumori amianto Puglia.
- Il 400% in più di casi di cancro tra i lavoratori impiegati nelle fonderie ILVA;
- Il 50% di cancri in più anche tra gli impiegati dello stabilimento, che sono stati esposti solo in modo indiretto;
- Il 500% di cancri in più rispetto alla media della popolazione generale, della città di Taranto, non impiegata nello stabilimento;
Presentando così un tasso di incidenza del cancro, riferito all’intera città di Taranto, superiore alla media di tutte le altre città italiane.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha censito, tra i soli cittadini che si sono rivolti all’associazione:
- 360 casi di cancro polmonare e mesotelioma
- 85 tumori della vescica
- 316 broncopatie
- 201 asbestosi
Invitiamo chiunque in caso di bisogno a contattare l’associazione mediante lo Sportello Amianto Nazionale ONA. Cosi sarà possibile usufruire di numerosi servizi gratuiti di tutela medica e legale.