Obiettivi ONA: Bonifica, ricerca scientifica e tutele risarcitorie
Intanto è stata già depositata un’altra richiesta all’Autorità Giudiziaria per la bonifica dell’ala dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Firenze, dove è stata riscontrata la presenza di amianto, e ci si prepara ad intervenire per impedire la costruzione della discarica di Ferrara Erbognone (PV).
L’Osservatorio Nazionale Amianto prosegue l’azione sui territori. Lo scorso 29.01.2017, nel corso dell’assemblea pubblica di Rosignano, l’Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA ha pronunciato una requisitoria in piena regola, per contestare un intero sistema che nega giustizia alle vittime dell’amianto ma che, soprattutto, mette ancora a rischio l’integrità dell’ambiente e la salute di tutti i cittadini.
Per questo prosegue incessante l’azione dell’ONA e anche degli stessi militanti sul territorio, in Toscana coordinati dalla Sig.ra Antonella Franchi, la quale ha depositato una ulteriore istanza di giustizia alla competente Autorità al fine di ottenere la bonifica dell’ala dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Firenze, quella dove vi sono ancora materiali contenenti amianto.
Richiesta di intervento risolutorio amianto
Sono anni ormai che l’Avv. Ezio Bonanni invoca un intervento risolutore della questione amianto nelle scuole, e ha contestato le misure tampone, che si fondano soltanto sul tentativo di rendere minimo il rischio.
Misure che poi falliscono miseramente, poiché sono in continuo aumento i casi di patologie asbesto correlate (mesoteliomi, tumori polmonari, tumori delle ovaie, tumori delle vie aeree e gastrointestinali, e altre patologie neoplastiche che si sommano a quelle fibrotiche, asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici e complicazioni cardiovascolari), anche nel settore della scuola: sono stati diagnosticati 63 casi solo di mesotelioma e solo tra personale docente e non docente; e non sono stati fatti i controlli sui tutto il personale e sugli alunni. Ciò è inaccettabile.
La situazione non è migliore in Lomellina. Si registrano nuovi casi di patologie asbesto correlate e decessi, e si vorrebbe realizzare una delle più grandi discariche di amianto nella città di Ferrera Erbognone, in un terreno contiguo alla Raffineria ENI (dove si sono verificati recenti gravi incendi) e alle popolazioni già martoriate da questo flagello.
L’Avv. Ezio Bonanni ha già fatto il punto della situazione con l’intervento all’assemblea pubblica dello scorso 29.01.2017 in Rosignano, nel corso della quale ha nuovamente denunciato la condizione di insicurezza dei luoghi lavorativi e di vita per presenza di amianto (40.000.000 di tonnellate di materiali che lo contengono; tra cui ancora in 2.400 scuole) con il triste bilancio di circa 6000 decessi l’anno e purtroppo con migliaia di nuovi casi di malattie professionali.
È sufficiente infatti consultare il lavoro di mappatura finora prodotto dall’Arpat – oltre 2 milioni le tonnellate d’amianto censite in Toscana, fino al 2007 – per notare come molti dei 1.145 siti da bonificare siano dislocati lungo la costa. Poi c’è l’amianto che incrociamo tutti i giorni, spesso senza averne coscienza: nelle scuole (2.400 in Italia), per capire come il problema sia di dimensioni difficilmente risolvibili, se non vengono adottate le necessarie e doverose iniziative, che sono state da tempo richieste dall’Avv. Ezio Bonanni.
Ultime modifiche legislative per la tutela dei diritti
I cittadini sono stati informati delle ultime modifiche legislative: il pensionamento anticipato dei lavoratori vittime dell’amianto, ma ciò non è sufficiente: pur esprimendo apprezzamenti nei confronti delle forze governative e anche di quelle di opposizione, che poi hanno permesso l’approvazione delle nuove norme all’unanimità, l’Avv. Ezio Bonanni, nel suo intervento pubblico che è stato trasmesso in diretta e che viene qui pubblicato anche in video, è tornato ad insistere perché ci siano le bonifiche, per evitare future esposizioni, e ci siano le diagnosi precoci e le cure più adeguate, e i risarcimenti e gli indennizzi.
“La battaglia è prima di tutto culturale – dice l’Avv. Ezio Bonanni – e poi è sociale: solo con il diretto impegno nei territori, nei luoghi di lavoro, fabbriche, uffici pubblici, etc., oltre che nelle aule dei Tribunali, si può affrontare e sconfiggere questo killer. Il silenzio e l’inerzia di tutte le forze politiche è ormai inaccettabile, ed è per questo che sono previste delle iniziative gandhiane e non violente di protesta e di disapprovazione che deve esprimersi prima di tutto nell’urna con un licenziamento dei politici incapaci che per questo debbono essere non rieletti. Va affermato il concetto del licenziamento politico per giusta causa. E’ inammissibile che un lavoratore debba morire per l’amianto presente e i politici incapaci non possano essere licenziati se non fanno il loro dovere, se tradiscono il mandato dei cittadini che peraltro li retribuiscono con stipendi che sfiorano i 20.000 euro e che spesso corrispondono allo stipendio di 20/30 operai, se non di 40/50 lavoratori con i voucher”.
Territori, Rosignano, ma anche Piombino, Livorno fino all’Isola d’Elba, ancora la Val di Cecina e Firenze, che sono disseminati di amianto, ma purtroppo anche di malattie e decessi. Un vero e proprio bollettino di guerra, su cui si è soffermato anche lo stesso Avv. Ezio Bonanni: “A Rosignano continuiamo a rilevare nuovi casi di asbestosi, di tumori polmonari e mesoteliomi ma il sindaco di questo comune non si è mai pronunciato sui dati allarmanti diffusi dall’Ona ed elaborati dal professor Marabotti” – ha detto Bonanni – “Su questo territorio abbiamo casi di decessi, abbiamo riconoscimenti Inail che accertano l’origine professionale delle patologie, non ci sono invece procedimenti penali che possano accertare se ci sia stata responsabilità penale su casi sui quali abbiamo presentato denunce”.
I numeri in riferimento alla strage
L’Ona denuncia da tempo il picco di mortalità tre volte superiore alla media nazionale, registrato nell’area di Livorno: 152 casi di mesotelioma, il tumore per eccellenza dell’amianto killer, su 156mila abitanti in quindici anni, dal 1993 al 2008. La zona di Livorno è la ventisettesima città in Italia per numero di malati e di morti da amianto.
Sei casi ogni 100mila abitanti contro una media nazionale di 2 casi ogni 100mila abitanti. I dati sono quelli ufficiali pubblicati sui Quaderni della Salute del Ministero nel 2012.
Ancora più che inquietante la situazione nella zona di Rosignano: 25 i casi riscontrati di mesotelioma dal 1993 al 2008 su una popolazione di circa 30mila abitanti. Anche i questo caso la media è molto più alta di quella nazionale e di quella regionale, con 5 casi ogni 100mila abitanti.
A questi numeri si aggiungono quelli di Piombino, tra i primi posti nella classifica nazionale per numero di mesoteliomi. Nella sola città di Piombino sono 22, rispetto ad una popolazione residente di 33.925 persone, con un tasso pari al 4,05. Un dato altissimo.
L’avvocato Bonanni ha chiesto al Sindaco di Rosignano di istituire una sorveglianza sanitaria per la diagnosi precoce e per verificare il tasso di incidenza del numero dei tumori e delle malattie degenerative e il tasso di mortalità: “Nei prossimi giorni invierò una lettera al sindaco con le nostre richieste, in caso di mancato riscontro inizieremo una protesta non violenta”.
Intanto l’attività di mobilitazione dell’ONA prosegue anche in Lomellina, dopo la recente assemblea del 14.01.2017, con la richiesta a tutte le Autorità Regionali e Governative di disporre la revoca delle autorizzazioni alla realizzazione della discarica di amianto di Ferrera Erbognone.
Sono previste anche iniziative giudiziarie, e un intervento nella procedura di ricorso al TAR a suo tempo presentata da alcuni Comuni per ottenere un provvedimento di dichiarazione di illegittimità delle autorizzazioni alla edificazione della discarica.
I prossimi appuntamenti dell’Associazione sono previsti in Sicilia, a Siracusa il prossimo 18.02.2017, e a Gela il successivo 19.02.2017, un vero e proprio tour de force che vedrà sempre impegnato l’Avv. Ezio Bonanni, con al fianco eminenti personalità del mondo scientifico e professionale, perché sconfiggere l’amianto si può e si deve, prima di tutto con l’impegno di tutti i cittadini, con la valorizzazione dell’essenza della democrazia che è quella della partecipazione contro ogni deriva autoritaria, anche nel rispetto dell’esito del recente referendum.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero verde gratuito ONA: 800 034 294.