Strage amianto tra i cittadini di Massa e Carrara
È di questi giorni l’eco e il grido di dolore di Gianfranco Giannoni, giovane lavoratore affetto da asbestosi, padre di due figli. Costretto ancora a lavoro nonostante la vittoria della causa. Ma l’ONA promette di porre in esecuzione la sentenza ove i tempi dovessero continuare ad allungarsi ed ha chiesto l’individuazione del funzionario responsabile, per poter effettuare la necessaria diffida e al decorso dei 30 giorni agire nei modi e termini di legge. Si profila un’azione civile e penale per il caso Giannoni.
Intanto, nuovi casi di mesotelioma, tumori polmonari ed asbestosi segnalati all’ONA di Massa – Carrara e alla coordinatrice, Antonella Franchi, che il prossimo 9 maggio 2017 guiderà la delegazione dell’ONA in questo primo incontro interistituzionale prima che la discussione entri nel vivo, e nelle altre occasioni sarà presente anche l’Avv. Ezio Bonanni.
L’ONA intende porre gli enti previdenziali al bivio: o applicare la legge, o soccombere innanzi il Giudice. Non ci saranno altre vie d’uscita, non si tollereranno ulteriori ritardi.
Le attività di tutela dello Sportello Amianto
La Sig.ra Antonella Franchi, già il 9 maggio 2017 riceverà singolarmente gli associati ONA e i cittadini presso la sede dello Sportello Amianto messa a disposizione dal Comune, prima e dopo la riunione con gli enti.
In questo caso, le attività dello Sportello molto probabilmente si terranno presso la Casa Comunale, mentre per il proseguo, si terranno presso la Villa Cuturi in Marina di Massa.
Tutti i cittadini che vorranno richiedere l’assistenza presso lo Sportello Amianto, potranno farlo contattando la Sig.ra Antonella Franchi al n. 328/4648451, e mandando una email allo Sportello Nazionale Amianto ONA all’indirizzo: osservatorioamianto@gmail.com.
Come già emerso nel corso delle due ultime assemblee pubbliche che si sono svolte a Massa (05.03 e 08.04 u.s.), la presenza di amianto nel Porto di Carrara era stata già accertata, poiché il Giudice del lavoro del Tribunale di Massa ha disposto degli approfondimenti così come richiesto dall’Avv. Ezio Bonanni che ha difeso il gruppo dei lavoratori portuali, per i quali il Tribunale ha disposto il prepensionamento.
Il Giudice del Lavoro Dott. Augusto Lama, con sentenza n. 94 del 21.04.2017, pubblicata il 22.04.2017, ha accolto le domande di 6 lavoratori e quindi ha condannato l’INPS a rivalutare la loro posizione contributiva, con più di 5 anni di prepensionamento.
Il Sindaco del Comune di Massa e poi ancora quello di Carrara, che hanno partecipato alle ultime assemblee pubbliche dell’ONA, sempre molto affollate di vittime e di familiari di deceduti, hanno raccolto il loro grido di dolore, e a fronte di immotivati rigetti in sede amministrativa, hanno accolto la richiesta dell’Avv. Ezio Bonanni di avviare una interlocuzione istituzionale con l’INPS e con l’INAIL.
Un quesito centrale, perché portare tutto in Tribunale?
Questa è la domanda cui dovranno rispondere gli interlocutori istituzionali, auspicando che, così come richiesto, il Tavolo Interistituzionale sia integrato con il Prefetto e il Presidente della Provincia.
L’associazione ringrazia il Prof. Alessandro Volpi (Sindaco di Massa), e il Dott. Angelo Andrea Zubbani (Sindaco di Carrara), e le amministrazioni comunali, tutte, per aver sostenuto la richiesta dell’ONA e per aver dato la loro disponibilità alla creazione dello Sportello Amianto di Massa.
Come più volte sottolineato dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA, attivo in prima persona sul territorio per sostenere le vittime, gli enti pubblici INPS e INAIL, molte, troppe volte, hanno negato in via amministrativa il riconoscimento dei diritti delle vittime e degli esposti all’amianto, costringendo costoro a dover ricorrere alla Magistratura.
“Ci siamo limitati a chiedere, e continuiamo a chiedere, che le leggi dello Stato siano applicate e che le vittime dell’amianto ottengano il loro riconoscimento e quanto loro dovuto senza necessità di azioni giudiziarie e che, una volta emesse le sentenze, ci sia poi la loro applicazione.
I lavoratori si sono dovuti rivolgere alla Magistratura
L’associazione e il Sig. Giannoni Gianfranco insistono affinché il Tavolo Interistituzionale sia integrato con il Presidente della Provincia e con la ASL competente, e che i lavori portino a determinare (a) il numero di lavoratori che si sono dovuti rivolgere alla Magistratura a fronte del diniego del riconoscimento dei benefici amianto utili per il prepensionamento e il numero delle condanne dell’INPS in sede giudiziaria; (b) il numero di lavoratori che hanno dovuto ricorrere giudiziariamente per mancato riconoscimento dell’origine professionale delle patologie asbesto correlate e il numero di condanne da parte della Magistratura a carico dell’INAIL; (c) l’entità del fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate tra i lavoratori del comprensorio; (d) le spese legali e gli altri oneri (spese di CTU, etc.) di INPS e INAIL per queste azioni giudiziarie, con la possibilità di valutare la trasmissione di tali atti alle competenti Autorità”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA.
L’Osservatorio Nazionale Amianto chiederà che tutti i lavoratori del Porto di Carrara, dei cantieri navali e degli altri siti contaminati da amianto, siano collocati in prepensionamento così come stabilisce la legge, senza necessità di ricorrere alla Magistratura caso per caso, visto che ormai la presenza di amianto è stata accertata.
184 casi di mesotelioma nella provincia di Massa Carrara
La provincia di Massa Carrara ha fatto registrare 184 casi di mesotelioma, pari al 9,9% (per 197.000 abitanti rispetto alla popolazione toscana, pari a 3.743.000: quindi circa il 5% della popolazione); la provincia di Livorno ha fatto registrare 441 casi di mesotelioma, pari al 23,8% (per 160.000 abitanti circa, quindi per circa il 4% della popolazione del territorio regionale): ecco perché l’ONA insiste affinché ci sia una più stretta collaborazione tra tutti gli enti e che venga ridotto a zero, ovvero fortemente limitato il contenzioso che deve essere circoscritto ai soli casi dubbi e non può essere invece la generalità dei casi, come sta succedendo.
Esprime moderata soddisfazione anche il Sig. Gianfranco Giannoni del coordinamento ONA di Massa, lavoratore riconosciuto malato di amianto solo con sentenza del Tribunale perché l’INAIL negava addirittura la sussistenza della sua patologia, che però era stata certificata da enti ospedalieri del territorio, e che chiede a gran forza che al Tavolo Interistituzionale partecipino anche il Comandante dei Carabinieri e il Questore, oltre agli enti pubblici INAIL e INPS.