Dopo i controlli nel tunnel della Maddalena sembra che tutto sia a posto. Non c’è presenza di amianto, né di altre sostanze nocive per la salute, né criticità per la sicurezza.
La comunicazione arriva direttamente dalla Regione Piemonte e in particolare, dall’assessore all’Ambiente Matteo Marnati che ha spiegato a che punto è l’avanzamento della Torino-Lione, durante il question time in Consiglio regionale.
Tunnel Maddalena, attivi tutti i disposititvi di controllo
“Tutti i dispositivi di controllo necessari sono stati attivati – ha detto Marnati – e su richiesta di Arpa sono stati effettuati ulteriori sondaggi in corrispondenza delle nicchie per escludere la presenza di fibre d’amianto. Sondaggi che ne hanno confermato l’assenza, così come è avvenuto durante lo scavo del cunicolo”.
L’Arpa ha effettuato verifiche ambientali inerenti l’asbesto dunque, ma anche emissioni acustiche, acque sotterranee e superficiali, fauna, vegetazione e suolo.
Tunnel della Maddalena, non esistono criticità per la salute
“Inoltre, con l’utilizzo innovativo di un robot che ha lavorato a Chiomonte tra aprile e ottobre 2022 nell’ultimo tratto di 3 chilometri, è stato certificato che non esistono criticità per la salute ed è stata verificata la salubrità dell’ambiente interno della galleria. L’avanzamento delle nicchie è pienamente in linea con le previsioni di avvio dello scavo del tunnel di base, alla fine del 2023, con 14 nicchie terminate sulle 22 previste dal progetto esecutivo. Il costo di realizzazione delle nicchie si è mantenuto in linea con le previsioni del costo certificato”.
La Torino – Lione sito di interesse strategico nazionale
Nei giorni scorsi, in effetti, alcune testate giornalistiche avevano paventato la possibilità di problemi all’interno del tunnel. Come pure ritardi dei lavori del maggior cantiere italiano della Torino-Lione che è un sito d’interesse strategico nazionale. Gli operai hanno completato la galleria geognostica del tunnel della Maddalena a febbraio 2017. È necessaria a conoscere la struttura della montagna in cui passerà la nuova linea, ed è la via d’accesso italiana al cantiere del tunnel di base.
La ferrovia Torino – Lione, conosciuta anche come Tav, è un’infrastruttura, ideata a partire dagli anni ’90 e in fase di progettazione e realizzazione dagli inizi degli anni 2000. Dal 2005 è parte del programma di reti transeuropee TEN-T, che consiste in una linea ferroviaria internazionale di 235 km, dedicata al trasporto di merci e persone fra Torino (Italia) e Lione (Francia). Affiancherà, con caratteristiche più avanzate, la linea esistente che transita attraverso il traforo ferroviario del Frejus.
Nonostante Tav significa treno ad alta velocità, nel tempo la linea ferroviaria ha perso questa caratteristica. Oggi, infatti, l’Unione europea riconosce come tale soltanto le infrastrutture che consentono una velocità pari o superiore di 250 km/h. Invece sulla tratta viaggeranno treni che raggiungeranno al massimo i 220 km/h.
“La Regione Piemonte – ha concluso Marnati – segue con attenzione l’avanzamento del cantiere e tiene incontri regolari con Telt per approfondire le varie tematiche connesse ai lavori, tra cui l’ambiente e la sicurezza.
Il coordinatore della sicurezza del cantiere svolge sopralluoghi settimanali con il responsabile sicurezza dell’impresa. Lo Spresal territoriale fa sopralluoghi periodici nel sito senza aver mai riscontrato criticità. L’impresa poi svolge monitoraggi ambientali diffusi nel cantiere su tutte le componenti, che sono messi a disposizione di Arpa per le valutazioni di competenza”.
(foto dal sito arpa.piemonte.it)