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venerdì, Marzo 29, 2024

Neutralità climatica, in testa tre regioni del centro-sud

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Sono Campania, Calabria e Lazio le migliori tre regioni in tema di neutralità climatica. Sono infatti sul podio del ranking regioni per il clima e sono queste tre regioni del centro-sud Italia a far registrare i valori migliori per le emissioni di CO2 in atmosfera e in fatto di consumo energetico. Ad evidenziarlo è il report “La Corsa delle Regioni verso la neutralità climatica 2022” realizzato da Italy for Climate in collaborazione con ISPRA.

Riguardo alle fonti rinnovabili, invece, c’è ancora molto da lavorare per tutte le regioni italiane. C’è chi va meglio delle altre, ma nessuna di fatto ha raggiunto gli obiettivi europei al 2030 né la neutralità climatica.

Obiettivo neutralità climatica: servono interventi radicali

L’obiettivo della neutralità climatica è estremamente sfidante e richiede di mettere in campo interventi efficaci e spesso anche radicali a tutti i livelli” – spiega I4C. “L’Italia non è purtroppo ancora sulla strada giusta e senza un maggiore coinvolgimento delle Regioni e un loro pieno commitment non riusciremo a rispettare, come Paese, l’impegno sottoscritto a Parigi nel 2015.

Ad oggi inoltre non disponiamo di un quadro complessivo sui contributi delle singole Regioni al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici nazionali. L’iniziativa “La corsa delle Regioni verso la neutralità climatica” nasce in questo contesto per stimolare il dibattito nazionale“.

La classifica delle regioni per il clima: il podio

Tre i parametri chiave considerati nella classifica delle regioni per il clima. Sono il volume delle emissioni di CO2, i consumi di energia e l’uso di fonti rinnovabili.

Ad essere misurati, i valori assoluti raggiunti nel 2020, ma anche i miglioramenti e i peggioramenti del biennio 2018-2020. Naturalmente è stato anche considerato che nel 2020, causa della pandemia e del lockdown, i consumi energetici e le emissioni di gas serra sono hanno fatto registrare riduzioni generalizzate in 18 Regioni su 20.

In testa, con più della metà degli indicatori sopra la media nazionale per emissioni di CO2 e consumo energetico, ci sono Campania, Calabria e Lazio. Delle tre, la prima fa meglio della media nazionale per uso di fonti rinnovabili, il Lazio invece presenta valori sotto la media. Solo solo cinque le regioni che hanno almeno il 40% di consumi coperti da rinnovabili: sono Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Basilicata, Calabria, Molise.

Fonti rinnovabili: c’è ancora molto da fare

Il gruppo centrale della classifica è invece composto da dieci regioni. Si tratta di Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto. In coda le altre sette regioni: Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Umbria ed Emilia Romagna fanno registrare le performance peggiori sulle fonti rinnovabili e, più in generale, andamenti negativi per tutti gli indicatori nel biennio analizzato (fa eccezione soltanto la Lombardia).

Mentre Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Molise, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta hanno azzerato il loro consumo di carbone; tutto il contrario avviene invece inPuglia, Sardegna e Lazio, che da sole fanno quasi l’80% del consumo nazionale di carbone.

Le regioni più piccole (con meno di 1,5 milioni di abitanti) invece presentano le emissioni pro capite di CO2 oltre la media. Sono Basilicata, Molise, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta.

Italia auto-dipendente: 666 ogni mille abitanti

L’Italia si conferma ancora una volta un Paese auto-dipendente. La media nazionale è di 666 autovetture ogni mille abitanti. Risulta così uno dei Paesi europei con la maggiore concentrazione di veicoli.

Nella classifica della neutralità climatica, solo sette regioni risultano avere un tasso di motorizzazione inferiore alla media. Anche se il valore di per sé resta alto. La migliore su questo punto è infatti la Liguria, con 554 auto ogni mille abitanti. Le peggiori sono Trentino Aldo Adige e Valle d’Aosta con oltre un’auto per persona. Il rapporto segnala peraltro, su questo parametro, un trend in peggioramento.

La Commissione europea recentemente ha pubblicato le nuove norme sulle automobili, proponendo lo standard Euro 7. L’obiettivo è proprio quello di ridurre ulteriormente le emissioni in atmosfera. Entreranno in vigore il primo luglio 2025.

neutralità climatica

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