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mercoledì, Settembre 11, 2024

Calabria, 100 morti nel naufragio. Bonanni: “Inammissibile”

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Potrebbero essere oltre 100 i morti nel naufragio di domenica all’alba, sul litorale di Steccato di Cutro, in Calabria. Una tragedia immane in cui hanno perso la vita anche 20 bambini. Tra questi 2 gemellini di pochi anni e 1 neonato di pochi mesi. Emblematica la foto con il biberon fermo in spiaggia, ancora pieno di acqua che la mamma aveva preparato per lui. Non è, però, riuscita a salvarlo. Non siamo riusciti a salvarli.

Naufragio in Calabria, 59 cadaveri recuperati

Non si riesce ancora a capire quanti migranti sarebbero partiti 4 giorni fa percorrendo la rotta dalla Turchia. Forse 180, forse, invece, 250. Per ora, secondo i dati dell’Ansa, sono state salvate 80 persone, 21 delle quali ferite si trovano ora in ospedale. I cadaveri recuperati, che abbiamo visto allineati sulla spiaggia, sono 59. Tre di questi sono stati trovati sulla spiaggia di Botricello, nel catanzarese. Otto a “Le Castella” di Isola Capo Rizzuto ed uno a Crotone.

Intervento di Capitaneria di porto, Gdf e vigili del fuoco

Tutta la notte la Capitaneria di Porto di Crotone ha portato avanti le ricerche, nella speranza di recuperare vive il maggior numero di persone possibile. Con loro anche la Guardia di finanza e i Vigili del fuoco.

Naufragio, Bonanni: “Mare trasformato in una tomba”

“Non si può pensare – ha commentato il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, che ancora nel 2023 si verifichino queste tragedie, lutti indescrivibili. La morte di tanti esseri umani, in questa strage, come in tante altre, che hanno trasformato il nostro mare in una tomba di esseri umani, è totalmente inammissibile.

In questo particolare momento mi piange il cuore a pensare alle giovani vite stroncate e alla tragedia che riguarda tutto l’essere umano oltre che naturalmente i genitori di queste giovani vite e di tutti quelli che sono vittime, quelle decedute, quelle ferite e anche i superstiti. Come essere umano e come legale oltre che come responsabile di un’organizzazione come l’Ona, non dimenticando che questi esseri umani ricordano molto le vittime amianto, non posso che auspicare – pregando per loro – che per il futuro si evitino queste tragedie.

“La politica resti in silenzio”

La politica non deve parlare. Non bisogna utilizzare la morte di questi esseri umani per fini politici o per contese politiche. E questo vale per tutti gli schieramenti, senza distinzione. Come persona, oltre che come Ona, credo che, nei prossimi mesi, dovrà essere avviata una riflessione umana, oltre che naturalmente etica su questo tema”.

Papa Francesco mediatore morale

L’Europa non può essere assente. Papa Francesco potrebbe essere designato quale mediatore, quanto meno morale, non solo per arrivare alla pace in Ucraina, ma anche per la gestione del fenomeno migratorio. Questo purtroppo, nei prossimi anni, a causa della crisi economica e del cambiamento climatico, sarà sempre maggiore e in continua evoluzione.

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