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sabato, Ottobre 5, 2024

Lotta all’amianto: l’ONA mobilita Liguria e Toscana

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L’ONA organizza incontri tra La Spezia, Massa e Piombino

Due giorni di dibattiti, convegni, tavoli tecnici per affrontare la problematica amianto, un’emergenza non solo sanitaria e giudiziaria ma anche ambientale e sociale.

Una vera e propria maratona quella dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che dopo aver istituito due nuove sedi (Massa e Piombino), consolida la sua presenza territoriale e il suo impegno nella lotta all’amianto in tutte le principali città della Liguria e della Toscana che soffrono un alto numero di casi di patologie asbesto correlate, e un inquinamento dei territori che purtroppo provocherà ulteriori esposizioni e dunque ulteriori patologie. Per questo l’ONA guida la mobilitazione nella lotta all’amianto.

Sabato 8 aprile, a Massa e a La Spezia, domenica 9 a Piombino, si confronteranno esperti, studiosi, medici, avvocati, rappresentanti istituzionali, sul tema amianto e soprattutto ci saranno le testimonianze.

Uomini e donne sulla cui pelle ci sono i segni visibili e palpabili dell’amianto: asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici, e ancora mesoteliomi, tumori polmonari, tumori della laringe, dell’ovaio, della faringe, dello stomaco, del colon-retto e dell’esofago, per fermarsi a quelli già riconosciuti come riconducibili alla fibra killer.

Quali risposte danno le istituzioni?

Cosa fa la politica?

I dati epidemiologici, da quelli della provincia di La Spezia, a quelli della provincia di Massa Carrara e a quelli della provincia di Livorno, testimoniano una epidemia in corso e il rischio di una pandemia.

Qual è il nesso tra esposizione ad amianto e patologie asbesto correlate?

Quali sono i rischi per la popolazione?

Come coniugare sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente e quindi della salute?

Come si può ottenere il riconoscimento dei benefici previdenziali e il risarcimento dei danni?

I dati epidemiologici nella regione Toscana

Secondo il Registro Nazionale dei Mesoteliomi nella regione Toscana, dal 1993 al 2012 i mesoteliomi ufficialmente registrati sono aumentati del 6,1%, per un totale di 1.131 casi segnalati. Nel dettaglio: il 93,4% riguardano pleura, il 5,9% il peritoneo, e lo 0,3% il pericardio e la tunica vaginale del testicolo, e tuttavia, dal 2011, i casi di mesotelioma hanno subito una drammatica impennata, secondo il seguente schema:

 

NUMEROSITÀ %
PROVINCIA DI RESIDENZA FEMMINE MASCHI TOTALE FEMMINE MASCHI TOTALE
AREZZO 21 111 132 5,2 7,7 7,1
FIRENZE 103 252 355 25,7 17,4 19,2
GROSSETO 17 46 63 4,2 3,2 3,4
LIVORNO 83 358 441 20,7 24,7 23,8
LUCCA 33 142 175 8,2 9,8 9,5
MASSA E CARRARA 18 166 184 4,5 11,4 9,9
PISA 45 131 176 11,2 9 9,5
PRATO 36 86 122 9 5,9 6,6
PISTOIA 27 104 131 6,7 7,2 7,1
SIENA 18 54 72 4,5 3,7 3,9
TOTALE 401 1.450 1.851 100 100 100

Gli ultimi dati sui casi di mesotelioma in Toscana ci portano a stimare in poco meno di 2.000 il numero dei casi dal 1988 ad oggi (ne sono stati censiti 1.851 dall’ISPO – centro operativo toscano dei tumori professionali). È solo la punta dell’iceberg, poiché si deve tener conto del fatto che intanto solo una piccola percentuale di mesotelioma sopravvive ai 5 anni, e per ogni decesso per mesotelioma ce ne sono due per tumore polmonare e poi si deve tener conto del fatto che sono patologie asbesto correlate anche quelle fibrotiche (asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici con le complicazioni cardiocircolatorie) e le altre neoplasie (tumore della laringe, dell’ovaio, della faringe, dello stomaco, del colon retto e dell’esofago). Il bilancio, dunque, ben lungi dall’essere classificabile con i numeri della Regione Toscana, deve essere purtroppo aggiornato ad almeno 8.000 decessi negli ultimi 20 anni.

Il V Rapporto ReNaM riporta 1.228 casi di mesotelioma fino al 2011. Poiché secondo i dati ufficiali della Regione risultano invece al 2017 n. 1.851 casi, è di tutta evidenza che ci sono 623 nuovi casi di mesotelioma per gli anni dal 2012 al 2016 e per i primi mesi del 2017, con un trend pari a circa 120 casi l’anno, rispetto alla media precedente, pari a 53 casi, quindi a salire.

Infatti, il numero di mesoteliomi è oscillato dai 69 casi del 2000 agli 82 del 2009 fino ai 93 del 2011, ed è quindi di tutta evidenza come ci sia una vera e propria emergenza.

La provincia di Massa Carrara ha fatto registrare 184 casi di mesotelioma, pari al 9,9% (per 197.000 abitanti rispetto alla popolazione toscana, pari a 3.743.000: quindi circa il 5% della popolazione); la provincia di Livorno ha fatto registrare 441 casi di mesotelioma, pari al 23,8% (per 160.000 abitanti circa, quindi per circa il 4% della popolazione del territorio regionale).

I nuovi dati sono disponibili nel VII Rapporto ReNaM.

Fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate

È quindi la prova che nelle due province esiste un vero e proprio fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate che, come detto, non è circoscritto al mesotelioma, ma ricomprende anche altre patologie, delle quali però solo l’ONA ha fornito dei dati epidemiologici che verranno ulteriormente approfonditi nella sessione fissata per il prossimo 8 aprile 2017 nella città di Massa. È dunque di fondamentale la mobilitazione e la lotta dei cittadini contro questo grave rischio.

«L’Osservatorio Nazionale Amianto prende atto con favore che finalmente l’assessore regionale Saccardi, anche in seguito a numerose diffide dell’associazione inoltrate alle competenti ASL, ha stabilito un programma specifico di sorveglianza sanitaria ai fini della lotta contro il rischio amianto. Purtroppo, questo programma è giunto in ritardo, perché molte vite potevano essere salvate non solo con la prevenzione primaria (e cioè evitando l’esposizione), ma anche semplicemente con un mirato screening di visite e controlli preventivi in grado di permettere la diagnosi precoce e quindi la terapia efficace anche del mesotelioma. Ci dispiace doverlo dire, ma saremo costretti ad iniziare una serie di giudizi civili nei confronti delle ASL e della Regione Toscana per il risarcimento dei danni subiti dai lavoratori per il ritardo con il quale la Regione ha istituito una più capillare attività di sorveglianza sanitaria rispetto a quella precedentemente svolta in modo apprezzabile e direi quasi eroico dall’unità operativa di Medicina del lavoro del Policlinico Le Scotte di Siena, guidata dal Prof. Pietro Sartorelli», dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

«La Toscana è un territorio caldo anche per la presenza di amianto nelle scuole, dalla Leonardo Da Vinci alla Finestra sul Mondo, e decine e decine di altri casi con esposizioni morbigene, che potevano e dovevano essere evitate e per cui reclamiamo giustizia» dichiara la Sig.ra Antonella Franchi del coordinamento nazionale ONA.

«Non posso condividere l’operato della Regione Toscana nella misura in cui la sorveglianza sanitaria fino ad ora è stata effettuata in misura efficace e con pochi mezzi dall’unità operativa di Medicina del lavoro diretta dal Prof. Pietro Sartorelli, con due soli posti letto nel policlinico Le Scotte di Siena, mentre invece la politica sperperava, il tutto in danno della salute poiché la diagnosi precoce è fondamentale per poter avere una chance di sopravvivenza, come è successo a me, che ho incontrato sulla mia strada medici attenti e capaci che ancora mi tengono in vita nonostante l’asbestosi ed i gravi problemi cardiaci» dichiara il Sig. Antonio Dal Cin del coordinamento nazionale ONA.

L’azione dell’Osservatorio Nazionale Amianto

La mobilitazione dell’ONA toccherà anche la Liguria, regione con una scarsa densità abitativa per la quale al 2011 sono stati censiti dall’INAIL 2.314 casi di mesotelioma (il 10,8% su base nazionale), concentrati principalmente nella città di La Spezia, Genova ed altre limitate realtà.

Nel corso della conferenza/dibattito pubblico che si terrà proprio a La Spezia il prossimo sabato 8 aprile 2017 dalle ore 15.30, l’Osservatorio Nazionale Amianto renderà pubblici i dati aggiornati, anche quelli riferiti all’incidenza del mesotelioma e delle altre patologie nel personale della Marina Militare. 

amianto

Il programma

Sabato 8 aprile 2017 ore 09.30 – Massa.

Villa Cuturi (Viale Amerigo Vespucci 22 – 54100 – Marina Di Massa – MS)

Amianto: killer da sconfiggere

Relatori:

Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS

Prof. Alessandro Volpi, Sindaco di Massa

Dott. Angelo Andrea Zubbani, Sindaco di Carrara

Dott.ssa Eleonora Biancolini, Consigliere del Comune di Massa

Sig. Gianfranco Giannoni, Coordinamento ONA Massa

Sig. Luciano Giorgini, Comitato ONA Esposti Amianto in Poste Italiane Spa

 

Sabato 8 aprile 2017 ore 15.30 – La Spezia

Sala Multimediale di Tele Liguria Sud (Piazzale Giovanni XXIII – La Spezia – SP)

 

Amianto nella Marina Militare: arsenali, navi, aerei ed elicotteri

La tutela del personale civile e militare della Marina Italiana

Relatori:

Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS

Dott.ssa Laura Ruocco, Assessore alla sostenibilità ambientale del Comune di La Spezia

Sig.ra Antonella Franchi, Coordinamento Nazionale ONA Onlus

Avv. Natalia Giuliani, Ufficio Legale ONA Onlus

 

Testimonianze delle vittime e dei loro familiari

Sono state invitate a partecipare le Autorità Militari.

 

 

Domenica 9 aprile 2017 ore 10.00 – Piombino

Sala Rossa del Comune di Piombino (Via Ferruccio Francesco 4 – 57025 – Piombino – LI)

 

Amianto: prepensionamento e risarcimento danni

Relatori:

Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS

Sig. Nigro Mario, Sindacalista FIM-CISL Piombino

Sig. Bellucci Luciano, Coordinamento ONA Piombino

Sig.ra Franchi Antonella, Coordinamento Nazionale ONA

Avv. Tommaso Confortini, Ufficio Legale ONA

Avv. Alfonso Papa, Ufficio Legale ONA

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