La bonifica amianto è l’unica soluzione possibile al dilagare delle malattie amianto correlate. In Italia esistono ancora migliaia di edifici contaminati dall’amianto che includono scuole, ospedali e palestre.
In questo articolo parliamo di bonifica amianto e delle migliori tecniche per ridurre a zero il rischio di ammalarsi di cancro causato dall’esposizione alle fibre di asbesto.
L’ultima monografia IARC indaga la comprovata pericolosità di tutti i tipi di amianto e la loro capacità di provocare il cancro.
L’Osservatorio Nazionale Amianto è a favore della bonifica amianto di tutti i siti contaminati. Si tratta infatti, come raccomandato anche dall’OMS, dell’unico approccio efficace a vincere la lotta all’amianto. Basta in effetti una piccola lesione sulle superfici compatte perché le fibre sottilissime si disperdano nell’ambiente e non esiste una soglia di esposizione al di sotto della quale il rischio si azzera. Anche la bonifica stessa però comporta dei rischi ed è necessario interrogarsi sulle modalità di miglioramento delle tecniche di bonifica e di conferimento in discarica dei materiali di amianto.
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Miglioramento delle tecniche di bonifica amianto
Attualmente, la Polonia si distingue come l’unico paese dell’Unione Europea che ha implementato un programma nazionale per la rimozione completa dell’amianto esistente. Questo programma, il cui costo è stimato intorno ai 10 miliardi di euro fino al 2030, è supportato da un calendario ben definito e da finanziamenti provenienti da diverse fonti, tra cui lo Stato, programmi dell’Unione Europea e fondi privati provenienti da proprietari e associazioni territoriali. La Comunità Europea si è interrogata sul tema dell’amianto e sulle modalità per vincere questa dura battaglia. Ne è scaturista la Risoluzione del Parlamento Europeo del 20 ottobre 2021.
La risoluzione considera fondamentale estendere questa iniziativa appena accennata e riguardante la Polonia a tutti gli altri Stati membri.
Per quanto riguarda il miglioramento delle tecniche di bonifica l’Europa ha individuato dei punti cruciali per il miglioramento e l’estensione delle migliori pratiche a tutti gli Stati ceh elenchiamo nei sottoparagrafi successivi.
Formazione e informazione lavoratori potenzialmente esposti
Uno dei principali problemi riguarda la scarsa conoscenza sull’amianto e la sua pericolosità. Molti lavoratori sono esposti all’amianto durante la manutenzione e la bonifica. Sebbene la legislazione esistente richieda già ai datori di lavoro di fornire una formazione adeguata al personale esposto o potenzialmente esposto all’amianto, con il divieto di utilizzo di vari materiali contenenti amianto, si sta gradualmente perdendo la conoscenza dei pericoli associati ad essi, nonché delle loro caratteristiche e aspetto.
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Anche se molti Stati membri hanno istituito corsi di formazione per i lavoratori nel settore della demolizione, della costruzione e della manutenzione, così come per altre figure professionali coinvolte nella rimozione di materiali contenenti amianto, mancano ancora norme adeguate applicabili in tutta Europa.
Il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) invita la Commissione e gli Stati membri a creare un gruppo di lavoro congiunto per definire requisiti minimi specifici e qualifiche per l’amianto, nonché per sviluppare programmi di formazione specifici per professionisti dell’ingegneria civile e lavoratori.
Smaltimento e inertizzazione di Materiali Contenenti Amianto
La creazione di discariche per i rifiuti di amianto rappresenta solo una soluzione temporanea al problema, in quanto lascia il problema alle generazioni future, dato che le fibre di amianto sono praticamente indestruttibili nel tempo. Necessario quindi promuovere in Europa sistemi di distruzione dei prodotti contenenti amianto, come torce al plasma e pirogassificazione, facendo riferimento alle migliori tecniche disponibili (BAT – Best Available Techniques). Inoltre, è necessario sostenere azioni di ricerca e innovazione per sviluppare tecnologie sostenibili per il trattamento, l’inertizzazione e il riciclaggio sicuro dei rifiuti contenenti amianto.
La soluzione Europea per miglioramento bonifica amianto
Lo smaltimento sicuro dell’amianto è un aspetto fondamentale di qualsiasi piano di rimozione, poiché l’ignorarlo comporta esposizioni impreviste all’amianto. Ad esempio, in Svizzera, il settore del riciclaggio ha registrato il più alto tasso di esposizione. Pertanto, il CESE ha invitato la Commissione a presentare una proposta di direttiva quadro che preveda l’istituzione di piani nazionali per la rimozione dell’amianto da parte degli Stati membri, inclusi calendari chiari e realistici, definizione di priorità e obiettivi intermedi, individuazione e registrazione dell’amianto, finanziamenti e misure di sostegno per i proprietari delle abitazioni e le piccole e medie imprese, misure di protezione dei lavoratori contro il rischio di esposizione all’amianto in conformità alla direttiva 2009/148/CE e smaltimento sicuro dell’amianto al fine di prevenire l’ingresso dell’amianto nei processi di riciclaggio.