7.4 C
Rome
domenica, Gennaio 26, 2025

Mieloma multiplo: Fermata Mm al via, amianto fattore di rischio

Letto: 587 volte

Ultimi articoli

L’amianto è un fattore di rischio anche per una patologia meno conosciuta, il mieloma multiplo. Marzo è il mese della sensibilizzazione di questa patologia e dalla fermata della metro di Milano Duomo è partita il 13 marzo scorso l’iniziativa Fermata Mm. La campagna si sposterà poi a Roma Termini.

Il percorso complesso dei pazienti con mieloma multiplo

Fino a domenica 26 sarà possibile seguire le affissioni nelle zone binari, nei mezzanini, nei corridoi e nei sottopassi della stazione. L’autore della campagna ha voluto spiegare, attraverso analogie con il viaggio in metropolitana, quanto sia articolato, complesso e faticoso il percorso per chi è affetto da questa malattia del sangue che origina dalla trasformazione tumorale di alcune cellule nel midollo osseo.

Giovanni Allevi supporta l’iniziativa Fermata Mm

Giovanni Allevi, compositore, pianista e direttore d’orchestra, supporterà il progetto. Il musicista ha comunicato l’anno scorso di essere affetto dal mieloma multiplo. Durante una recente intervista ha mostrato la sua sofferenza, ma ha anche spiegato che la strada intrapresa è quella giusta e che le terapie procedono. Il suo esempio è un motivo di forza per tutti i malati di mieloma multiplo, che spesso, come per tante altre patologie, possono sentirsi sconfortati.

“Ogni giorno corriamo a prendere la metro – ha scritto Allevi in un post a sostegno del progetto – ogni giorno la vita ci scorre veloce, ma ci sono momenti in cui vale la pena fermarsi e chiedersi cosa veramente conta.  Oggi più che mai ne sono convinto.   Per questo voglio supportare una iniziativa di sensibilizzazione che rende la metropolitana una metafora della vita. Ogni tanto vale la pena fermarsi e riflettere, e soprattutto prendersi cura di sé”. 

Montefusco: “Enormi passi avanti della ricerca”

“Il mieloma multiplo – ha detto Vittorio Montefusco, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di ematologia, Asst Santi Paolo e Carlo di Milano – è la seconda patologia onco-ematologica per diffusione. Per questo la ricerca scientifica ha fatto enormi passi avanti in termini di aumento della sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita. Siamo sulla strada giusta per poter arrivare a parlare nel prossimo futuro della cronicizzazione”.

“È sempre più importante – ha aggiunto – ottimizzare i risultati di ogni singola fase del percorso del paziente, nell’ottica di una sempre maggiore personalizzazione. Fondamentali al raggiungimento di questi importanti obiettivi sono il rafforzamento del rapporto medico-paziente e la comunicazione. Essenziali per informare e rassicurare il paziente ed evitare la tendenza sempre più diffusa a ricercare soluzioni tramite fonti non altrettanto attendibili come il web o i social”.

Cos’è il mieloma multiplo

Il mieloma multiplo è un tumore del sangue. Si riconosce per la proliferazione e l’accumulo nel midollo osseo di un clone plasmacellulare anomalo. La moltiplicazione abnorme e incontrollata di una plasmacellula dà origine a una popolazione (un clone) di cellule tumorali. Le cellule di mieloma producono grandi quantità di un solo anticorpo, detto componente monoclonale (CM), che si accumula nel sangue e nei tessuti. Si tratta di un’immunoglobulina che scatena le numerose manifestazioni e complicanze della malattia.

Cosa provoca il mieloma multiplo

Cosa provoca il mieloma multiplo non è ancora certo. Esistono però diversi fattori di rischio riconosciuti dalla comunità scientifica. Tra questi le anomalie genetiche: iperdiploidia (quando la cellula osservata che si divide contiene più di 46 cromosomi). E ancora delezione (mutazione cromosomica rappresentata dalla perdita di un segmento di Dna di dimensioni variabili), totale o parziale del cromosoma 13 e traslocazione su un diverso cromosoma di una porzione del cromosoma 14.

Tra gli altri fattori di rischio un’età superiore ai 65 anni; sesso maschile; esposizione ad alcuni agenti virali. Così come l’esposizione a radiazioni ionizzanti, o a sostanze chimiche quali benzene, pesticidi, solventi, e, appunto, asbesto.

Quali sono i sintomi del mieloma multiplo

I sintomi del mieloma multiplo hanno anche un acronimo inglese per ricordarli CRAB. Calcium (calcio), Rrenal failure (insufficienza renale), Anemia e Bone lesions (danni ossei). L’algia ossea è presente nel 70% dei pazienti e colpisce in particolare il bacino, le costole, la colonna vertebrale, il cranio e il femore. Le plasmacellule mielomatose rendono le ossa soggette a fratture e ad osteoporosi.

L’ipercalcemia si manifesta con confusione mentale, nausea, perdita di appetito e costipazione e provoca spesso insufficienza renale. Infine la carenza di globuli rossi tipica dell’anemia dà luogo a debolezza e difficoltà respiratoria. Altri sintomi sono, invece, infezioni, iperviscosità, disturbi neurologici e trombocitopenia.

Come diagnosticare un mieloma multiplo

La patologia viene diagnosticata attraverso l’analisi del sangue. Con l’esame emocromocitometrico, l’elettroforesi delle proteine sieriche, il tasso di sedimentazione eritrocitaria. La biopsia del midollo osseo, un’indagine fondamentale per la diagnosi del mieloma, consiste nel prelievo e nella successiva analisi di un frammento di osso e del midollo in esso contenuto.

Amianto, vittime sottostimate

L’amianto è altamente cancerogeno. Per alcune malattie, come il mesotelioma, il tumore del polmone e l’asbestosi, per esempio, la comunità scientifica riconosce il diretto nesso causale. Questo comporta che è più semplice, per i lavoratori che si sono ammalati per esposizione all’asbesto riescano ad ottenere più facilemnte i benefici contributivi e il risarcimento dei danni. Anche se, come più volte denunciato dall’Osservatorio nazionale amianto, e dal suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, sono spesso necessari anche in questi casi lunghi procedimenti giudiziari.

Ci sono poi tutta un’altra lunga serie di patologie per cui dimostrare che a causarle sia stato proprio l’amianto non è affatto semplice. Perchè possono insorgere anche per altre cause. Per questo è molto difficile quantificare anche il giusto numero di vittim che questo minerale causa ogni anno in Italia. L’Ona ne ha stimate almeno 7mila. Per capire come arriva a questa terribile cifra si può consultare “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“. Per contribuire a liberare l’amianto dal territorio si può invece utilizzare la App per segnalare i siti contaminati.

- Advertisement -spot_img

Numero verde ONA

spot_img

Chiedi assistenza gratuita