Pubblicate il 1° aprile 2025 le nuove linee guida sul mesotelioma, elaborate dal Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
Il documento consultabile nel link, è frutto della collaborazione di esperti a livello nazionale, rappresenta un aggiornamento significativo per la gestione clinica di una patologia rara ma altamente aggressiva.
Cosa è il mesotelioma
Il mesotelioma maligno è un tumore raro associato indicato come una delle principali malattie asbesto correlate. Ha origine dal mesotelio, un sottile strato che riveste organi come i polmoni (pleura), l’addome (peritoneo) e il cuore (pericardio). La sua forma maligna colpisce soprattutto gli uomini e, in Italia, rappresenta meno dell’1% delle neoplasie. La causa principale è l’esposizione all’amianto, un materiale fibroso usato intensamente nel secolo scorso per la sua resistenza al calore. Le fibre di amianto, inalate o ingerite, possono restare silenti nell’organismo per decenni prima di causare danni. È per questo che molti casi si manifestano 30-50 anni dopo l’esposizione.
Anche i familiari di lavoratori esposti possono ammalarsi per via indiretta, trasportando le fibre a casa attraverso abiti contaminati. Oltre alla forma maligna, esistono varianti benigne del mesotelioma, generalmente trattabili con la chirurgia. Altri fattori di rischio, meno comuni, includono radiazioni ionizzanti, sostanze radioattive come il torotrasto e rare predisposizioni genetiche. Ogni nuovo caso viene registrato a livello nazionale per monitorare l’evoluzione della malattia.
Le considerazioni del prof. Marcello Migliore
Nelle linee guida, tra gli studi considerati nella redazione delle raccomandazioni, viene menzionata a pagina 53 una ricerca prospettica sulla chemio-ipertermia intraoperatoria (HITOC). Il panel cita: “il ruolo della chemio-ipertermia intra-operatoria (HITOC) è stato valutato in studi retrospettivi e in un unico studio prospettico che ha incluso 27 pazienti”.
Secondo quanto dichiarato dal prof. Marcello Migliore l’unico studio prospettico citato, non solo a livello nazionale ma anche internazionale, sarebbe stato condotto presso il Policlinico di Catania. Il progetto, che ha coinvolto pazienti ed équipe chirurgiche, avrebbe richiesto anni di lavoro e collaborazione multidisciplinare.
Nella comunicazione inoltrata, Migliore sottolinea che “tale riconoscimento rappresenta la dimostrazione che abbiamo lavorato seriamente, bene e realizzato qualcosa di buono anche in Sicilia per il miglioramento della salute dei pazienti di tutto il pianeta”.
Il professionista conclude affermando che “il riconoscimento nelle linee guida nazionali conferma la validità dello studio e l’importanza del lavoro svolto sul territorio siciliano”.
Mesotelioma: tutele previdenziali e risarcitorie
La diagnosi di mesotelioma dev’essere accompagnata da un’anamnesi che deve accertare la fonte dell’esposizione ad amianto. Infatti, sono proprio i minerali di asbesto i responsabili, pressocché in modo esclusivo, dell’insorgenza di questa neoplasia. Poiché, come è evidente, già con la diagnosi di mesotelioma il grado invalidante è elevato, in caso di eziopatogenesi professionale sussistono le tutele legali.
Le tutele legali in caso di diagnosi di mesotelioma sono quelle della domanda all’INAIL di indennizzo, e al datore di lavoro di risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, grazie all’impegno dell’Avv. Ezio Bonanni, ha costituito un pool di legali di supporto alle vittime di mesotelioma e ai loro familiari. Le consulenze legali gratuite per la tutela delle vittime del mesotelioma possono essere richieste al numero verde 800 034 294, oppure con una richiesta riscritta allo sportello online.