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martedì, Settembre 10, 2024

Mense scolastiche ispezionate dai Nas, 1 su 3 irregolare

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I carabinieri del Nas Nucleo antisofisticazione e sanità hanno effettuato in tutta Italia verifiche nelle mense scolastiche e nei centri cottura.

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha infatti realizzato una campagna di controlli a livello nazionale finalizzato alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense scolastiche.

La maggioranza delle infrazioni (85%), ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni, elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche“.

Dai controlli, una struttura su tre è risultata irregolare. Nell’ambito dei controlli, disposta anche la sospensione dell’attività o il sequestro di 9 aree cucina operanti all’interno delle mense scolastiche. Rilevante infatti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e muffe.

Mense scolastiche, controllate oltre mille aziende in Italia

Le aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado – dagli asili nido fino agli istituti superiori – che hanno ricevuto l’ispezione sono state 1.058. Sono sia pubbliche che private.
Tra le ditte controllate, 341 hanno evidenziato irregolarità, pari al 31%: 482 le violazioni penali e amministrative accertate, con sanzioni pecuniarie elevate per 240 mila euro; le violazioni contestate erano su diversi fronti:

  • gestione degli alimenti;
  • condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti;
  • mancata rispondenza in qualità e quantità rispetto ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto;
  • regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale.

Deferiti all’autorità giudiziaria 22 gestori dei servizi mensa ritenuti responsabili dei reati di frode ed inadempienze in pubbliche forniture; detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Gli accertamenti dei NAS hanno rilevato, infatti, l’impiego fraudolento di ingredienti di minore qualità rispetto a quella pattuita nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni.

Situazioni particolari hanno riguardato il Parmigiano DOP sostituito con altri formaggi, uova convenzionali anziché da agricoltura biologica e prodotti congelati al posto di quelli freschi. Accertata anche l’assenza di uno degli ingredienti: in un istituto in provincia di Caserta, somministrato agli alunni il piatto “pasta e patate” senza le patate“.

Cibi non tracciabili o scaduti: sequestrati 700kg

Oltre 700 chilogrammi di cibo tra carne, formaggi, olio, frutta e ortaggi, sequestrati dai carabinieri per vari motivi. In alcuni casi mancavano i requisiti di tracciabilità. In altri casi gli alimenti destinati alla preparazione delle pietanze da servire nelle mense scolastiche erano scaduti di validità, oppure custoditi in ambienti inadeguati. Infine, in altri casi ancora, gli alimenti destinati all’impiego nelle pietanze erano di qualità inferiore a quanto previsto dai capitolati d’appalto.

E’ successo a Bergamo, dove nella mensa di una scuola paritaria, c’era pasta fresca scaduta e farine con termine di conservazione oltrepassato da un anno. “Nel corso di tre ulteriori controlli eseguiti presso le mense di altrettanti plessi scolastici della medesima provincia – riportano i carabinieri – riscontrate, a vario titolo, condizioni igieniche carenti, l’utilizzo di cibi scaduti per la preparazione dei pasti e la presenza di generi alimentari arbitrariamente congelati senza seguire le procedure“.

Problemi anche in provincia Treviso, dove sono stati sequestrati 40 kg di prodotti alimentari congelati (carnei, ortofrutticoli e lattiero caseari), in parte scaduti di validità ed in parte privi di tracciabilità poiché conservati in confezioni anonime. Accertate anche carenze igienico-sanitarie e strutturali dei locali. Comminate sanzioni pecuniarie per 3.500 euro a carico del titolare della ditta.

mense scolastiche nas
Un momento delle ispezioni

Catania: campionato cibo destinato alle mense scolastiche

In provincia di Catania, sequestrati 17 kg di preparato alimentare privo di indicazione di
provenienza, utilizzato per la panatura degli alimenti; presenti anche prodotti carnei decongelati senza controllo della temperatura. L’ispezione è stata eseguita nel laboratorio di produzione pasti della ditta aggiudicataria del servizio di refezione scolastica per le scuole primarie e dell’infanzia.

Presso il refettorio di un altro istituto comprensivo scolastico di Catania, sequestrate invece alcune confezioni termosaldate di pasti. C’erano dentro corpi estranei, verosimilmente di natura pilifera umana: prelevati alcuni campioni di cibo, per le opportune determinazioni. Deferito in stato di libertà il titolare dell’impresa alimentare responsabile della fornitura dei pasti alla scuola.

Napoli: punto ristoro e laboratorio dolciario da incubo

In un liceo classico di Napoli disposta la sospensione dell’attività di somministrazione e vendita di alimenti e bevande del punto ristoro di un liceo classico. Pessime infatti le condizioni igieniche riscontrate sulle attrezzature e negli ambienti di stoccaggio e somministrazione dei preparati di gastronomia. Sequestrati 50 kg di prodotti dolciari e
generi alimentari destinati agli studenti e al corpo docente, privi di tracciabilità.

L’attività ispettiva è stata estesa al laboratorio artigianale di produzione che riforniva i prodotti dolciari, ubicato a Napoli, riscontrato con gravissime carenze igienico sanitarie strutturali, per cui è stata disposta la sospensione dell’attività. Sono stati sottoposti a sequestro ulteriori 400 kg tra materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Contestate violazioni amministrative per complessivi 7.500 euro” – riferiscono i carabinieri.

Carenze strutturali: problemi di infiltrazioni e muffa

Presso il centro di cottura di una scuola primaria della provincia di Pavia, rilevate gravi carenze strutturali consistenti nella presenza infiltrazioni d’acqua, muffa, pannelli del soffitto divelti, nonché la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo. Irrogate sanzioni amministrative per un totale di euro 3.000 e disposti interventi di ripristino dei locali.

In provincia di Matera, presso un istituto comprensivo, scoperto un servizio igienico della palestra adibito estemporaneamente a deposito di stoviglie ed utensili da cucina da utilizzare nella locale mensa scolastica.

A Bari disposta l’immediata sospensione dell’attività in considerazione delle gravi carenze igienico sanitarie e strutturali rilevate nel centro cottura fornitore di pasti per un plesso scolastico.

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