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giovedì, Marzo 28, 2024

Massa, tetti scoperchiati: amianto sui terreni vicini

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Tetti scoperchiati anche a Massa, in Toscana. Dopo la copertura del liceo Carducci, di Volterra, volata con il vento, che ha messo in luce l’amianto che era stato coibentato, lo stesso problema si è ripresentato a Massa. Sempre a causa del maltempo del 18 agosto scorso.

Tetti in asbesto divelti in due zone di Massa

Due cittadine apuane hanno segnalato la presenza di asbesto in 2 diverse zone della città, come si legge sul sito de “La voce apuana”. Il primo edificio danneggiato si trova, infatti, a Lavacchio e l’altro a Mirteto.

L’amianto, secondo quanto descritto da alcuni cittadini sarebbe finito sul tetto della casa adiacente e nel terreno vicino. I residenti conoscono bene il pericolo derivante dai materiali che contengono questo minerale e hanno spiegato anche che lì vivono famiglie con bambini.

I rischi dell’amianto, i dati dell’Ona

L’amianto è stato utilizzato praticamente in tutti gli immobili realizzati prima del 1993, anno in cui è stata resa esecutiva la legge del 1992 n. 257 che ne vietava l’utilizzo. Prima di quella data le aziende ne hanno fatto un uso incondizionato, per le qualità del minerale, ma anche per la sua convenienza. Questo, ha spiegato bene il presidente dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”.

Eppure i rischi si conoscevano bene già dagli anni ’40. All’epoca ben due studi scientifici dimostrarono la cancerogenicità dell’amianto, che causa il mesotelioma, l’asbestosi, il tumore del polmone e altre patologie asbesto correlate. Ogni anno sono circa 7mila i decessi in Italia a causa dell’amianto. I casi di mesotelioma sono raccolti nel VII rapporto ReNaM dell’INAIL. Per le altre vittime, invece, la stima è dell’Ona che raccoglie da anni i dati relativi al fenomeno, per contrastarlo con ogni mezzo.

In questo momento gli obiettivi dell’associazione sono la riforma della legge sull’amianto, ormai desueta – l’avvocato Bonanni ha contribuito alla stesura della proposta del nuovo testo di legge – e la bonifica dei siti contaminati. Per questo obiettivo l’Ona ha realizzato anche una App per le segnalazioni.

Tetti scoperchiati, i primi sopralluoghi

I residenti di Lavacchio e di Mirteto, a Massa, hanno lamentato la mancanza di un intervento delle autorità competenti. È vero anche che, in questi casi, ad agire deve essere una ditta specializzata, per evitare altri rischi. Il sopralluogo è già stato effettuato.

Non si tratta dell’ultimo caso. Anche a Genova, nel Comune di Cogorno, il maltempo ha distrutto uno stabilimento balneare. Tra i rifiuti ammassati dopo il disastro, anche qui spunta l’amianto. Il sindaco di Cogorno ha confermato: “Quasi tutti i tetti danneggiati risalgono agli anni Sessanta”.

La natura sembra tornare a dominare in questi ultimi mesi anche in Italia e cerca di riprendere parte dei territori a Lei sottratti, ricordando a tutti quanto la tutela dell’ambiente sia fondamentale.

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