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martedì, Settembre 10, 2024

“Mare Monstrum”, inquinamento: gli illeciti aumentano

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Gli illeciti amministrativi relativi all’inquinamento del mare sono aumentati del 24% rispetto al 2021. Il dato emerge dall’anteprima del dossier “Mare Monstrum” di Legambiente. L’associazione ambientalista registra le irregolarità nella gestione dei rifiuti, gli scarichi non autorizzati e la mala depurazione, elaborando anche i dati delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto.

“Mare Monstrum”, 13.229 infrazioni nel 2022 in Italia

Nel 2022 agenti e militari hanno contestato 13.229 le infrazioni, pari a 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa. Sono aumentati gli illeciti amministrativi, pari a 8.499 (+24,2% rispetto al 2021) e le sanzioni, 8.935 (+47,7%). In diminuzione, invece, il numero di reati (4.730, -32,9%) e delle persone denunciate o arrestate (4.844, -43,6%) e dei sequestri (1.623, -51,7%). Il valore economico è di oltre 385 milioni di euro.

La Campania detenie il primato negativo

La Campania detiene il primato negativo con 1.245 reati e da sola rappresenta il 26,3% del totale nazionale. Seguono Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia.

“Mare Monstrum”, le proposte di Legambiente per preservarlo

Il Cigno verde ha presentato 5 proposte per procedere verso la piena ed effettiva depurazione delle acque reflue. Per prima, rilanciare a livello nazionale e locale la costruzione e l’adeguamento e messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione. Poi valorizzare le acque reflue depurate con il completo riutilizzo in settori strategici come l’agricoltura. E ancora rafforzare e rendere più efficienti i controlli delle Agenzie regionali di protezione ambientale e delle forze dell’ordine contro gli scarichi illegali. Regolamentare lo scarico in mare dei rifiuti liquidi (ad esempio acque nere e grigie, acque di sentina). Infine promuovere politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti e riciclo e per la migliore tutela del mare e della costa.

Riparte Goletta Verde, Legambiente non si ferma

Legambiente non si ferma e il 30 giugno è ripartita Goletta Verde da Genova. Il giorno prima, 29 giugno, sul Lago di Santa Croce in Veneto, ha preso il largo Goletta dei Laghi. Le due storiche campagne di Legambiente puntano a “non abbassare la guardia sulla qualità delle acque marine e lacustri e sugli abusi che deturpano coste e rive”.

A bordo delle Golette, spiega Legambiente, “anche le proposte e le esperienze virtuose contro la crisi climatica e per la tutela del mare e dei laghi. Dall’eolico off-shore alla valorizzazione della biodiversità, fino alle filiere virtuose dell’economia circolare e della chimica verde”.

“La salute dei nostri mari e laghi non può più attendere – ha detto Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Lo dicono i dati di “Mare Monstrum” e dei monitoraggi annuali delle nostre Golette, ma anche le quattro procedure d’infrazione dell’Ue attive nei confronti dell’Italia in tema di collettamento, fognatura e depurazione che sono costate già 142milioni di euro”.  

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