Il maltempo del 18 agosto ha divelto il tetto del liceo Carducci di Volterra. Un danno non da poco considerando che la copertura fosse in amianto. Materiale cancerogeno che era stato coibentato, come prevede la normativa nel caso in cui non sia ancora friabile e, a quel punto, fortemente pericoloso per la salute.
Il vento ha fatto volare la copertura che è caduta a terra. Al momento della perturbazione all’interno dell’immobile c’erano una decina di dipendenti che sono rimasti al sicuro aspettando che il violento temporale passasse.
Maltempo, il sopralluogo dei tecnici
Una volta fuori si sono resi conto dei danni. È stato lo stesso sindaco di Volterra, Giacomo Santi, a spiegare i primi interventi: “Sono prontamente intervenuti i tecnici della Provincia, la ditta specializzata e il dipartimento di Igiene e prevenzione per una prima valutazione dei danni”.
Oggi, 19 agosto, ci sarà un ulteriore sopralluogo. È prevista la rimozione del materiale divelto e, con una procedura di somma urgenza, verrà programmato il lavoro di ripristino. Lavori che dovranno essere effettuati in meno di un mese per permettere ai ragazzi di tornare a scuola.
Amianto nelle scuole, l’impegno dell’Ona
Un’occasione fornita dal maltempo per liberare un istituto scolastico della Penisola dall’amianto. Non si tratta, infatti, di un caso isolato. Secondo una stima dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, sono 2292 le scuole ancora contaminate dall’asbesto. Un materiale altamente cancerogeno che continua a mietere vittime.
Fu impiegato in maniera massiccia negli anni ’60 e ’70 per le sue caratteristiche: è infatti ignifugo e fonoassorbente, resistente, flessibile e facilmente estraibile. Purtroppo però causa asbestosi, mesotelioma, tumore al polmone e tante altre patologie asbesto correlate. Le sue fibre vengono inalate e restano inermi anche 40 o 50 anni prima che la malattia si manifesti.
Maltempo, fondamentali le bonifiche
Il picco delle vittime di amianto è, per questo, previsto tra il 2025 e il 2030 come spiega l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona, ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”. I dati relativi ai casi di mesotelioma, fino al 2018, sono registrati nel VII rapporto ReNaM dell’INAIL.
Per questo l’Ona e il suo presidente continuano a battersi per le bonifiche. Nonostante, infatti, l’amianto sia stato vietato per legge ci sono ancora in Italia 40mila tonnellate del materiale sul nostro territorio. Non solo nelle scuole, ma anche negli ospedali, così come nelle abitazioni.
L’Italia è in forte ritardo in questo senso, anche con la mappatura dei siti contenenti materiali in asbesto. Per questo l’Ona ha realizzato anche una App con la quale chiunque può inviare segnalazioni. Ora il maltempo ha reso necessario un intervento di smaltimento. Quando i ragazzi torneranno a scuola potranno farlo in completa sicurezza.