La scuola elementare di Pontevecchio, nel Comune di Magenta, sarà bonificata dall’amianto. Nel marzo del 2023 la struttura era stata chiusa, perché durante i lavori di ristrutturazione era stato trovato l’asbesto. Il minerale, nonostante sia cancerogeno, è stato utilizzato in edilizia per decenni fino alla messa a bando avvenuta nel 1992. Per questo, come denuncia da tempo il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, ancora tantissimi edifici scolastici ne sono contaminati.
Magenta, il costo dell’intervento è di 255mila euro
Dopo 3 mesi dalla chiusura dell’immobile, come racconta ilgiorno.it, il Comune ha spiegato che l’amministrazione pensava di dover eliminare e sostituire 300 mq di piastrelle, e il preventivo era stato di 100mila euro. In realtà il conteggio definitivo è molto più alto. La pavimentazione interessata dall’asbesto è di 1700 mq e il costo di 255mila euro.
Nell’aria non c’è traccia di amianto
Una buona notizia è che nell’aria gli esperti non hanno trovato fibre di amianto. Un’ottima notizia per le famiglie preoccupate perché i propri bambini sono stati esposti loro malgrado ad un minerale tanto pericoloso. L’amministrazione ha aggiunto anche che una volta avute le giuste metrature ha atteso il benestare di Ats e preparato tutta la documentazione necessaria per la gara di appalto.
“Ora – hanno concluso dal Comune – dovremo svuotare le scuole degli arredi e il laboratorio d’informatica e robotica. Quest’ultimo sarà affidato a persone specializzate e chiederemo anche la consulenza della direzione didattica”. I lavori finiranno a dicembre 2023.
Magenta, la scuola riaprirà nel 2024
Per il 2024, quindi, la scuola potrà riaprire in totale sicurezza. Giovedì scorso il Pd di Magenta, aveva organizzato un flash-mob di fronte ai cancelli delle scuole per protestare sulla mancanza d’informazione da parte dell’amministrazione comunale.
L’amianto è stato utilizzato in edilizia per la realizzazione del cemento amianto (eternit), ma anche per le pavimentazioni, per le tubature e per altro. A 31 anni dalla messa al bando sono ancora circa 2400 le scuole contaminate. La mappatura era stata fortemente richiesta dall’Ona già nel 2012. Da allora alcune bonifiche sono state effettuate, ma in altre strutture è stato trovato l’amianto. Per questo il numero è rimasto sostanzialmente lo stesso, come si può leggere ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”.
Ancora oggi, in Italia, circa 356mila gli studenti sono esposti al materiale che provoca patologie come l’asbestosi, malattia polmonare cronica, e il mesotelioma, tumore che colpisce il mesotelio, il tessuto sottile che riveste gli organi interni. A questa cifra si aggiungono altre 50mila persone tra docenti e personale scolastico. Il VII rapporto ReNaM registra 121 casi di mesotelioma tra insegnanti e personale scolastico. Per questo l’Ona insiste per le bonifiche e ha realizzato anche una App per la segnalazione dei siti con amianto.