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giovedì, Novembre 30, 2023

Lotta alla mafia dei rifiuti. Nuove idee per le istituzioni

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Quella dei rifiuti è proprio una mafia. Infatti sono le mafie a governare il trattamento dei rifiuti e quelli speciali a sversarli illecitamente. Ne sanno qualcosa i cittadini della Terra dei Fuochi.

Tuttavia, questa emergenza c’è anche nel Lazio. Sulla base delle più recenti polemiche, perfino il Governo sembra essere caduto sui rifiuti, così il Movimento 5 Stelle per quanto riguarda il Governo Draghi.

Lotta alla mafia dei rifiuti: il metodo Falcone e Borsellino

Le più recenti modifiche e legislative volute dal Governo Draghi sembrano aver favorito le mafie. Tanto è vero che il nuovo Ministro della Giustizia, senatore Nordio deve correre ora ai ripari. Non solo la questione della procedibilità a querela, che favorisce le mafie. Si pensi a diversi mafiosi scarcerati perché la vittima era intimidita e non ha voluto far querela. Oppure semplicemente perché non era presente come il caso del furto in un albergo di proprietà di un magnate russo non presente.

Mafia dei rifiuti: il disastro ambientale delle mafie

L’azione delle mafie, oltre a inquinare l’economia, favorendo imprenditori scorretti, provoca veri e propri disastri ambientali. Come, per esempio, il disastro ambientale della Terra dei Fuochi. Tuttavia, non sono da meno altri siti contaminati come quelli in provincia di Latina.

Le ecomafie non distruggono solo l’ambiente ma colpiscono gravemente anche la salute dei cittadini. Infatti lo smaltimento illegittimo di rifiuti anche speciali, come l’amianto, può causare l’insorgenza di gravi patologie, come il mesotelioma pleurico.

Osservatorio dei rifiuti: mappa del rischio

Per rifiuti non intendiamo soltanto amianto, cemento amianto e quindi eternit, ma anche tutti gli altri. Compresi i residui dei metalli pesanti e gli scarti della lavorazione.

Occorre quindi un nuovo sistema integrato di riciclo e discariche, oltre naturalmente alla nuova legislazione.

Per contrastare i danni all’ambiente e salute, l’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni, hanno promosso diverse iniziative, come l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale dei Rifiuti.

Lotta alle mafie e leggi sugli ecoreati

Certamente la legge 68 del 2015 ha contrastato le mafie. Tuttavia, come da più parti segnalato, la legge Cartabbia rischio di favorire chi inquina, compresa la mafia dei rifiuti. Non mi riferisco soltanto la procedibilità a querela per alcuni reati. Quando piuttosto lo strumento della della improcedibilità. In questo modo il reato si estingue completamente.

Questo non può essere condiviso e si spera che il ministro Nordio, nel nuovo Governo Meloni, voglia procedere a questi correttivi.

Amianto e mafia dei rifiuti

Certamente anche l’amianto costituisce il business mafioso dei rifiuti ed è per questo che occorre intervenire. Infatti ci appelliamo al ministro Nordio perché costituiscano gli strumenti.

Chiediamo in particolare:

  • un rafforzamento della presenza dei Carabinieri forestali;
  • incentivi e crediti di imposta per le aziende green;
  • nuovi strumenti produttivi che prevedono di rimuovere o sostituire i materiali dannosi con quelli compatibili con l’ambiente;
  • riciclo dei rifiuti.

L’ONA ha denunciato gli incendi al patrimonio boschivo

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha da tempo denunciato la sussistenza di un’unica regia per questi strani incendi che stanno deturpando il nostro patrimonio boschivo, forse un segnale della criminalità o forse voler distogliere l’attenzione dai traffici illeciti di rifiuti, business della mafia.

A lanciare l’allarme l’Osservatorio Nazionale Amianto attraverso il suo presidente, Avv. Ezio Bonanni, e Antonio Dal Cin, Coordinatore nazionale ONA

Infatti, l’ex militare, ormai in pensione per raggiunta invalidità totale al 100% per asbestosi pleurica riconosciuta come causa di servizio dalla competente gerarchia medica della Guardia di Finanza, ha abbracciato in pieno l’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Pur pesantemente provato dalla malattia, sente di avere il coraggio, la forza e la determinazione per appoggiare l’appello che l’Avv. Ezio Bonanni ha già rivolto, attraverso le testate nazionali e l’intervista su RaiTre, al Capo dello Stato affinché si rompa quel collegamento tra criminalità organizzata e business dei rifiuti.

L’ONA e la lotta alla mafia dei rifiuti

Questo nodo gordiano può essere risolto solo se vengono individuate le menti che hanno ordinato la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e cioè quelle menti raffinatissime mai ancora toccate dal livello delle indagini: intanto creare una diversa cultura di mobilitazione dei cittadini, di lavoro e di qualificazione professionale dei giovani, e poi l’uso dei militari delle Forze Armate per presidiare il territorio e, se necessario, la dichiarazione dello stato di guerra nei confronti delle mafie e l’applicazione del codice di guerra nei loro confronti e, se necessario, l’utilizzo dello strumento delle Forze Armate.

Occorre debellare il fenomeno mafioso che sta alla base anche della mancata risoluzione del problema amianto perché le mafie gestiscono i rifiuti e hanno interesse nei rifiuti.Occorre togliere questo cappio al collo dei cittadini, uccisi dalla contaminazione di terra, acqua e aria, e quindi anche dei cibi che mangiamo” dichiarano l’Avv. Ezio Bonanni e il Sig. Antonio Dal Cin.

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