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martedì, Settembre 10, 2024

Lombardia, epicentro delle malattie da amianto in Italia

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La Lombardia registra il numero maggiore di decessi per mesotelioma rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. Tanto da raggiungere la percentuale del 21% e, secondo la stima dell’Osservatorio nazionale amianto, che tiene presente gli anni in cui i dati non sono stati forniti, del 25%.

L’Ona ha diffuso i dati nell’ambito del convegno del 30 maggio 2022, a Milano: Rischio amianto: prevenzione del danno e tutela delle vittime.

La regione ha pagato un prezzo altissimo per lo sviluppo dei settori industriali nei quali era ampio l’utilizzo dell’amianto. Nell’industria tessile in primis. Ma anche nell’industria chimica (incluse materie plastiche e gomma), della produzione e manutenzione di mezzi di trasporto quali auto e motoveicoli e nell’industria alimentare (inclusi gli zuccherifici).

Il VII rapporto ReNaM dell’Inail riporta, complessivamente 31.572 casi di mesotelioma fino al 2018. In Lombardia quelli dal 2000 al 2017, sono 6.653.

Uno degli anni emblematici, quello del 2013, per i quali il censimento può ritenersi completo (non così per gli ultimi anni), il numero dei casi nella sola Lombardia fu di 478, rispetto ai 1835 dell’intero territorio nazionale: il trend, quindi, aveva superato il 26%. Così, per il 2017, anno in cui sono stati ad oggi censiti 1486 nuovi casi, quelli della Lombardia sono 415: pari al 29,6%.

Le vittime causate dalle patologie asbesto correlate

A questi decessi, come spiega sempre l’Ona e l’avvocato Ezio Bonanni, vanno aggiunti quelli causati purtroppo dalle patologie asbesto correlate. “I casi di mesotelioma (neoplasia riconducibile solo all’amianto con indice di mortalità al 93%) – ha dichiarato l’avvocato Bonanni – sono solo la punta dell’iceberg dell’epidemia, perché questi minerali provocano tante altre malattie: intanto il tumore del polmone (indice di mortalità dell’88% nei 5 anni), poi infiammazione (asbestosi) e cancro della laringe e delle ovaie, per le quali vi è unanime consenso scientifico.

Poi i tumori della faringe, dell’esofago, dello stomaco, del fegato, colon retto, colangiocarcinoma del fegato, etc., per cui oltre ai circa 500 decessi per mesotelioma si debbono aggiungere circa 1000 per tumore del polmone, e più di 500 per tutte le altre malattie amianto correlate.

La stima dell’Ona è stata possibile incrociando tutti i dati dei registri con le segnalazioni ricevute dall’associazione attraverso la sua piattaforma, per un totale di decessi nella sola Lombardia nel 2021 di più di 2000 persone, per più dell’80% per esposizione professionale”.

Amianto in Lombardia: la mappa dei siti contaminati

L’Ona, anche attraverso la App ha un quadro della mappa del rischio in Lombardia. Sono stati censiti nella regione oltre 213.000 siti contaminati (strutture private e pubbliche), rispetto a circa un milione del territorio nazionale, mentre nel 2018 erano 210mila.

L’impegno della Lombardia per le bonifiche

Con la delibera n. 5775 del 21 dicembre 2021 sono stati approvati i criteri per finanziare la rimozione di manufatti contenenti amianto da edifici di proprietà degli Enti locali in Lombardia.

Con i fondi stanziati (oltre 13 milioni di euro, tutti utilizzati), sono stati aggiudicati ad aprile 68 progetti. Con un successivo decreto del 13 maggio scorso invece, altri 51 progetti. In tutto sono state 119 le istanze pervenute per un totale di 13,5 milioni di euro che saranno tutte approvate.

L’impegno della Lombardia per le bonifiche quindi è importante e la Regione conta di bonificare tutti i siti contaminati entro il 2032. Il lavoro è lungo e ci sono diverse criticità. Resterebbero poi tutti i siti privati. In Lombardia ci sono ancora oltre 10 milioni di metri cubi di amianto da smaltire.

I fondi provincia per provincia destinati agli interventi

Alla provincia di Bergamo sono stati concessi fondi per 916.500 euro per 8 interventi. A Brescia 962.700 euro per 11 interventi; 931.800 euro a Como per 9 interventi. A Cremona 2,2 milioni di euro per 22 interventi; 1,1 milioni di euro a Lecco per 6 interventi. A Lodi 759.300 per 9 interventi; 1,2 milioni di euro a Mantova per 12 interventi; 1,9 milioni di euro a Milano per 12 interventi; a Monza e Brianza 609.000 euro per 7 interventi; 1,5 milioni di euro a Pavia per 15 interventi; 58.000 euro a Sondrio per 1 intervento; 940.800 euro a Varese per 7 interventi.

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