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mercoledì, Ottobre 16, 2024

L’APPARTENENZA DI TOTTI

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Credo che l’epilogo della vicenda Totti, ieri, in quel Salone del CONI dedicato all’Onore, abbia dato significato al valore dell’appartenenza, ovvero più del formale giuramento di fedeltà ad una bandiera, testimoniando un attaccamento le cui radici vanno ben al di là di quanto un Club, sia pure storico, possa rappresentare.

Sempre con la stessa maglia!

Totti

È evidente che i motivi di una gestione ragionieristica, destinata al puro profitto ed ai rientri di capitale, non hanno nulla a che vedere con il sentimento e che collidono con il modo “alieno” di pensare ed agire di uno come Francesco.

Tanto per fare un esempio, Fulvio Bernardini, cui è intitolato lo stesso “quartier generale” giallo-rosso di Trigoria, passando da giocatore ad allenatore, a dirigente, partendo dalla Lazio, era transitato per l’Inter, prima del glorioso periodo romanista, per poi regalare la sua scienza calcistica alla Reggina, al Vicenza, alla Fiorentina, di nuovo alla Lazio, al Bologna e alla Sampdoria, oltre che alla Nazionale…

Che dire dunque di uno come il Capitano “Unico”, sempre con la stessa maglia? Se non che si tratta di un personaggio diverso e peraltro raro, sicuramente ingombrante, al punto di essere stato spinto prima ad un prematuro addio al campo e poi parcheggiato in un binario morto, come una gloriosa locomotiva in attesa che la ruggine ne completi la distruzione.

Totti

Occhi che parlano

Ma perché mi coinvolgo nel paradosso “tottiano”? Perché nei suoi occhi tristi, velati dalla delusione, dal dolore di chi si sente deluso, estraniato dalla propria matrice, vedo riflessa l’immagine di altri, cui inesorabilmente è toccata la stessa sorte, come lo stesso Giulio Onesti, padre putativo del CONI e della rinascita dello sport italiano, messo cinicamente da parte nel 1978.

E allora? Allora, purtroppo, bisogna capire quand’è il momento di lasciare, magari con squilli di trombe e rullar di tamburi, comunque, per scelta o per un destino, magari cinico e pure baro.

A cura del Dott. Ruggero Alcanterini direttore “L’Eco Del Litorale” ed editorialista di “Il Giornale sull’amianto”.

I servizi di assistenza ONA

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA Onlus e l’Avv. Ezio Bonanni tutelano i diritti di tutti i lavoratori esposti e vittime dell’amianto e altri cancerogeni. L’associazione dispone di un pool di tecnici per l’assistenza dei cittadini per la bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati (prevenzione primaria). In caso di esposizioni ad asbesto e altri cancerogeni, è possibile richiedere il servizio di assistenza medica gratuita (prevenzione secondaria).

L’ONA conduce la ricerca scientifica in materia di mesotelioma e altre patologie asbesto-correlate. La prevenzione primaria, la diagnosi precoce, e le terapie più tempestive, assicurano maggiori possibilità di guarigione, maggiore sopravvivenza e, quindi, migliori condizioni di salute.

L’ONA dispone anche di un pool di legali per la tutela di tutti i diritti delle vittime, per il prepensionamento e l’adeguamento dei ratei pensionistici con i c.d. benefici contributivi per esposizione ad amianto. Tutti i lavoratori esposti, anche coloro privi di malattia, hanno diritto ai benefici contributivi.assistenza ona

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