L’amianto o asbesto è un materiale nocivo, utilizzato durante il periodo dell’industrializzazione in molti settori proprio per le sue caratteristiche. I minerali di amianto sono stati ampiamente usati nel settore edilizio.
Amianto edilizia storia
L’amianto è un minerale diffuso già dall’antichità, anche se con finalità differenti. Secondo alcune credenze popolari, ad esempio, in Egitto, questo materiale veniva utilizzato per avvolgere i corpi dei defunti prima della cremazione. Così come, nel Medioevo l’asbesto si pensava avesse poteri magici. Scritture e riti che si sono susseguiti fino all’arrivo della rivoluzione industriale, quando l’amianto è stato largamente utilizzato in numerosi settori, tra cui il settore edilizio.
Il settore edilizio e l’amianto durante la Rivoluzione Industriale
L’amianto è un materiale fibroso, resistente al calore, e queste caratteristiche hanno fatto si che l’amianto nell’edilizia abbia trovato numerose applicazioni nell’ambito delle costruzioni. La prima utilizzazione dell’amianto da parte dell’industria risale agli ultimi decenni dell’800. La rivoluzione industriale portò a un significato aumento e utilizzo di questo materiale che, con le sue proprietà di resistenza al fuoco, facile lavorazione e isolamento termico, è stato ampiamente impiegato nella costruzione di navi, edifici pubblici, treni e nell’industria tessile.
Eternit e Rivoluzione Industriale
Con il termine Eternit si intende un marchio registrato di fibrocemento e il nome dell’azienda che lavora prodotti contenenti amianto, appartenente all’azienda belga Etex. I prodotti sviluppati dall’Eternit erano utilizzati in edilizia come materiale da copertura, nella forma di lastra piana o ondulata, o come coibentazione di tubature. La sua storia è strettamente collegata con il periodo di massimo utilizzo, cioè quello della rivoluzione industriale che ha comportato un’importante, quanto definitiva, trasformazione del sistema produttivo, industriale, ma anche ambientale. La conferma della tossicità di questo materiale viene confermata negli anni ’60, quando ormai questo materiale era già stato ampiamente utilizzato in vari settori, da quello ferroviario al settore edilizio e i danni causati dall’amianto già difficili da contenere.
Utilizzo dell’amianto nel settore edilizio
Nel settore edilizio l’amianto può essere presente in diverse applicazioni, tra cui:
- pavimenti e mattonelle,
- lastre ondulate o piane sulle tettoie e pareti,
- tubazioni e scarichi (quindi con passaggio di acqua anche potabile),
- canne fumarie, i camini e l’isolamento delle tubature di riscaldamento,
- caldaie, nelle stufe e negli apparecchi elettrici.
Le normative sull’amianto parlano chiaro, con la Legge 257/1992 in Italia si vieta la produzione, commercializzazione e utilizzo di questo materiale. Ma, nonostante questo, nel nostro paese ce sono ancora più di 40 milioni di tonnellate, in oltre mille siti sparsi sul territorio. L’impatto dell’amianto sulla salute e sull’ambiente è ancora un grave problema, così come riporta l’avvocato Ezio Bonanni ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022“.
Come riconoscere l’amianto e come segnalarlo
Sicuramente un buon metodo per individuare una possibile presenza di amianto in un edificio è la data di costruzione. Se questa è precedente al 1992, anno in cui viene vietato, è probabile che questo materiale sia stato impiegato nell’utilizzo di qualche parte. L’Osservatorio Nazionale Amianto, e il presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, sono a disposizione per garantire assistenza legale e vedere riconosciuti i propri diritti e richiedere, se necessario, il giusto risarcimento. Questo perchè, purtroppo, la continua presenza di siti contaminati e i ritardi nelle bonifiche hanno fatto sì che di amianto, si continua a morire.