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martedì, Settembre 10, 2024

L’amianto nel settore aeronautico durante la Rivoluzione Industriale

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L’asbesto, o amianto, è un materiale ampiamente utilizzato in passato, nonostante, a oggi, sia stata riconosciuta la sua nocività. L’asbesto comprende un insieme di minerali di amianto, che comprende a sua volta una serie di formulazioni chimiche da cui deriva anche una grande resistenza meccanica e al calore. Per questa, e tante altre caratteristiche, l’amianto è stato anche utilizzato nel settore aeronautico.


Amianto aeronautica nella terza Rivoluzione Industriale

L’industrializzazione ha comportato con se una serie di innovazioni e introduzioni. Durante la prima rivoluzione industriale troviamo l’introduzione di macchinari da lavoro e macchine a vapore, la seconda rivoluzione industriale è contraddistinta dall’ampliamento dei trasporti, e, infine, la terza rivoluzione prevede il susseguirsi di nuove invenzioni, compresi gli aeromobili. Dai motori alle tute utilizzate dai lavoratori, la presenza di amianto nell’Aeronautica Militare è stata accertata sia da studi sull’esposizione dei lavoratori sia da documenti tecnici. Tuttavia, nonostante si conoscesse la pericolosità della fibra killer già prima della legge 257 del 1992, sono stati molti coloro che hanno lavorato in questo settore e che, inconsapevolmente, sono stati a contatto con l’amianto. Anzi, nonostante la legge e l’effettiva conferma della nocività di questo materiale, l’amianto nel XXI secolo è ancora presente in molti siti e settori.

L’amianto nel settore aeronautico: impatto

L’amianto nell’aeronautica è stato ampiamente utilizzato, anche perché la sua tossicità è stata a lungo sottovalutata. I motori degli aerei, guarnizioni, guaine isolanti, tappeti, pneumatici in gomma rinforzata, fascette di tenuta delle tubazioni idrauliche, e altre componenti, comprese tele e tessuti, che contenevano amianto polverizzato sono utilizzate sin dall’antichità. Così come le stesse tute indossate dagli operatori erano intrise di amianto. Ma, non è semplice trovare scritture e dichiarazioni che ne confermano l’impiego nel settore aeronautico. Un vero e proprio problema, visto che la solo esposizione a tale materiale può comportare un rischio per i lavoratori del settore. In Italia il Registro Mesoteliomi ha dedicato particolare attenzione al problema dell’esposizione all’asbesto nel settore aeronautico. Tuttavia proprio i suoi punti di forza, sono ciò che lo rende estremamente pericoloso per la salute.

Mesotelioma e neoplasie da amianto nel settore aeronautico

I danni dell’amianto possono presentarsi anche a distanza di molti anni dall’ultima esposizione. Le fibre di amianto, una volta inalate, provocano infiammazione, e possono evolversi in diverse neoplasie come il tumore del polmone e il mesotelioma pleurico. Ma l’esposizione ad amianto determina anche il sopraggiungere di altre tipologie di patologie asbesto correlate. L’impatto dell’amianto sulla salute può essere devastante. Le fibre di questo materiale killer sono inodori e invisibili, pertanto difficili da individuare nell’aria.

Aeronautica militare vittime del dovere: il riconoscimento

L’ONA e l’avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto sono in prima linea per tutelare le vittime del dovere, mettendo a disposizione del personale civile e militare dell’Aeronautica che ha contratto un danno biologico da amianto, la possibilità di ottenere il riconoscimento di vittima del dovere. Nel dettaglio, coloro che nell’esecuzione del servizio in una delle attività di cui all’art. 1, co. 563, L. 266/2005, hanno subito delle infermità o lesioni invalidanti, sono vittime del dovere.

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