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lunedì, Dicembre 2, 2024

L’Amianto durante la rivoluzione industriale: un cambiamento epocale

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Con il termine amianto, o asbesto, si indica un minerale la cui storia risale all’antichità. La sua origine, oltre a essere molto complessa, è anche molto singolare. Secondo alcune scritture e credenze popolari, l‘amianto possedeva delle peculiarità magiche. Addiruttura, in Egitto, questo materiale veniva utilizzato per avvolgere i corpi dei defunti prima della cremazione, così da mantenerne le ceneri separate dal resto del materiale bruciato. Così come, nel Medioevo l’asbesto prende anche il nome di lana della salamandra” per la sua resistenza al calore, associata all’omonimo rettile che si credeva riuscisse a sfidare il fuoco proprio perchè aveva il corpo ricoperto di amianto. Tutto questo fino all’arrivo della rivoluzione industriale.

L’Amianto nel mondo: passato e presente

L’amianto è un materiale fibroso, resistente al calore, e in passato, prima di conoscere la sua nocività, è stato anche utlizzato per realizzare indumenti ignifughi e impiegato per una quantità indefinita di prodotti come muri, tetti, tegole, pavimenti, rivestimenti e arredi. Ma, è con l’arrivo della rivoluzione industriale, e conseguentemente l’uso dell’amianto nell’industria, che inizia il vero cambiamento epocale.

Amianto rivoluzione industriale: la storia

Con l’arrivo della rivoluzione industriale la richiesta dell’amianto aumenta. Soprattutto nel nostro paese era già presente in grande quantità. Inoltre, le sue caratteristiche, già sopra elencate, lo rendevano ottimale per rendere le costruzioni, i mezzi di trasporto e i macchinari più resistenti e ininfiammabili. Da quel momento, l’amianto è stato utilizzato su larga scala e, ancora oggi, una gran parte della popolazione ne sta pagando le conseguenze.

L’impatto dell’Amianto durante la rivoluzione industriale

La rivoluzione industriale ha comportato un’importante, quanto definitiva, trasformazione del sistema produttivo, industriale, ma anche ambientale. Questo perchè se da un lato questo sviluppo ha migliorato la qualità di vita di molti lavoratori e popolazioni, dall’altro ha aumentato significativamente l’inquinamento con conseguenze notevoli per la salute umana e ambientale. Tra i materiali ampiamente utilizzati troviamo anche l’amianto, che, con le sue proprietà di resistenza al fuoco, facile lavorazione e isolamento termico, è stato ampiamente impiegato nella costruzione di navi, edifici pubblici, treni e nell’industria tessile. Tuttavia, già nel corso degli anni Sessanta, si inizia a parlare della cancerogenicità e dei danni causati dall’amianto, responsabile di neoplasie come il mesotelioma.

Amianto e Salute

E’ il 27 marzo 1992, quando si approva la legge che vieta l’utilizzo dell’amianto. Ma, nonostante sono passati più di trent’anni, a oggi nel nostro paese, ancora esistono e resistono strutture che ne hanno previsto l’impiego. Ormai, infatti, è risaputo che si tratta di un materiale cancerogeno e che l’amianto nel mondo provoca tutta una serie di patologie asbesto correlate. Il collegamento amianto e salute non dipende solo dal contatto con il materiale ma anche dalla dispersione di questo nell’aria, con il pericolo che le singole particelle possano essere inalate.

Come richiedere assistenza legale

L’Osservatorio Nazionale Amianto, e il presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, è al fianco di coloro che sono stati a contatto con questo materiale. Lo scopo è quello di vedere riconosciuti i propri diritti e richiedere il giusto risarcimento. Questo perchè, purtroppo, la continua presenza di siti contaminati e i ritardi nelle bonifiche hanno fatto sì che di amianto, si continua a morire.

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