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martedì, Settembre 17, 2024

Lagunare morto per amianto, ministero Difesa risarcirà la figlia

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La Corte di Appello di Milano ha confermato la sentenza di condanna di primo grado nei confronti del ministero della Difesa. Dovrà risarcire la figlia di Mauro Raineri. Il lagunare è morto di mesotelioma 50 anni dopo essere stato esposto ad amianto durante il servizio militare.

La sentenza 916/2022 è arrivata dopo che i ministeri hanno tentato ancora una volta di contestare il nesso causale per il breve servizio di leva e il lunghissimo periodo di lungolatenza.

Lagunare esposto ad amianto, morto 50 anni dopo

Già in primo grado il Tribunale di Milano aveva, però, ribadito che il mesotelioma pleurico ha un periodo di latenza minimo “di circa 15 anni, di 32 anni quella media e la latenza massima può superare, come nel caso di specie, il cinquantennio” (richiamando una Sentenza della Cassazione penale del 2016).

Così come spiegato dal legale della ricorrente, l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, nella sua ultima pubblicazione. Ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022” Bonanni ripercorre la storia di un fenomeno per troppo tempo sottaciuto.

Spiega i reali e devastanti rischi dell’amianto e le patologie asbesto correlate e come si possano presentare anche decenni dopo l’sposizione alle fibre killer. Fornisce, infine, i numeri aggiornati delle vittime amianto, rispetto a quelli del VII Rapporto ReNaM che conteggia soltanto i casi di mesotelioma.

Il servizio di leva al Battaglione Lagunare Marghera

Mauro Raineri, di Genova, aveva prestato servizio di leva tra il marzo del 1963 e il luglio del 1964 a Palermo, Messina e Venezia. Qui era stato esposto all’amianto, in particolare a Venezia, assegnato al Battaglione Lagunare Marghera, dove è stato dimostrato ci fosse, sempre secondo il Tribunale di Milano, “un’ampia e diffusa presenza di componentistica in amianto”, in particolare “nelle strutture, impianti ed installazioni, nelle dotazioni individuali e collettive degli uomini d’arma, nei mezzi meccanizzati, in ragione della estrema versatilità del materiale e della sua particolare capacità di resistenza alla trazione e al calore”.

I problemi di natura respiratoria e il decesso

Dopo aver manifestato problematiche di natura respiratoria all’inizio del luglio del 2017 viene ricoverato in ospedale e muore a 75 anni, il 31 dello stesso mese. Il mesotelioma verrà scoperto soltanto grazie all’autopsia. In ospedale, infatti, la diagnosi era stata quella di una polmonite bilaterale.

L’unica figlia, che già in precedenza aveva perso la madre, si è rivolta così all’Osservatorio Nazionale Amianto e al suo presidente. Proprio perché fosse riconosciuta la natura professionale della malattia che in meno di un mese le aveva portato via il padre. A 38 anni era rimasta orfana e, per questo, nonostante non fosse a carico del genitore, ha comunque diritto al risarcimento anche come erede di vittima del dovere.

Il mesotelioma causato dall’asbesto

L’avvocato Bonanni è riuscito in primo grado, e ora la condanna è stata confermata anche in Appello, a dimostrare che risulta “del tutto probabile ed altamente verosimile che il Raineri sia stato sottoposto … a continuativa e non occasionale esposizione a polveri di amianto. A bassa concentrazione per quanto riguarda le fibre aerodisperse nelle infrastrutture militari. … E a concentrazione intermedia nelle attività di utilizzo di mezzi meccanici e di armi individuali e di reparto”.

Per questo il Tribunale di Milano aveva condannato, nel luglio 2021, il ministero dell’Interno a riconoscere a Raineri lo status di vittima del dovere. E il ministero della Difesa alla liquidazione dell’equo indennizzo in favore della figlia. Circa 350mila euro oltre al risarcimento del danno che verrà conteggiato in separato giudizio.

Continua la battaglia contro l’amianto dell’Ona che, per agevolare una mappatura aggiornata, ha anche creato una App per le segnalazioni.

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