Amianto abbandonato: è accaduto a La Spezia così come in altre città
L’amianto è sempre stato un nemico pericolosissimo per la salute umana, negli ultimi 26 anni è stato però ufficialmente messo al bando nel nostro Paese. Da allora è stato innestato un meccanismo alquanto strano e preoccupante.
Sono moltissimi gli italiani che preoccupati dalle conseguenze della presenza di amianto, provvedono in maniera del tutto illecita e scorretta a disfarsi dell’asbesto gettandolo in strada, abbandonando oggetti come: tettorie, lastre o vari manufatti sotto agli occhi di tutti.
Questo comportamento è frutto della poca informazione presente in Italia in merito all’argomento, in molti conoscono sommariamente i reali pericoli che l’amianto pone in agguato per ognuno di noi, parliamo di: mesotelioma, asbestosi, ispessimenti pleurici, cancro ai polmoni e altre forme di cancro particolarmente aggressive e fulminanti.
Ma cosa è successo a La Spezia? Gli uomini della Stazione Carabinieri Forestale della Spezia hanno ritrovato un enorme quantitativo di amianto, depositato in un’area che per giunta risulterebbe di proprietà del Comune. Sarebbe stata proprio una ditta chiamata per effettuare la bonifica di una palazzina situata nei pressi del luogo del ritrovamento, ad abbandonare l’asbesto.
L’amianto è stato ritrovato sigillato e impacchettato ma questo purtroppo non può bastare per fermare le fibrille, che grazie alla loro struttura piccola e sottile vengono inalate con una facilità impressionante.
Per poter effettuare operazioni di bonifica occorre l’autorizzazione dell’Amministrazione Provinciale, in seguito bisogna certificare l’operazione di bonifica documentando nero su bianco tutti i dettagli, come ad esempio il quantitativo di materiale da smaltire e il luogo di provenienza, in modo da poter monitorare al meglio la situazione limitando i rischi alla salute.
Un fenomeno in espansione su tutto il territorio italiano.
Questo non è successo a La Spezia e il fenomeno sembra abbracciare tutto il territorio italiano, dal nord verso il sud e nelle isole, infatti qualche tempo fa ci siamo imbattuti in una situazione forse anche peggiore, lastre di amianto abbandonate su una strada di Acireale (CT) lasciate alla luce del sole e sotto lo sguardo dei passanti.
La Spezia e Acireale non rappresentano due casi isolati, l’Italia brulica di episodi di omertà riguardo la denuncia dei siti contaminati ed è per questo che l’avv Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, dedica la sua vita alla tutela delle vittime amianto e al raggiungimento di due importanti obiettivi: informare l’opinione pubblica della pericolosità dell’amianto e ottenere la bonifica completa del territorio italiano.