Il prossimo 25 maggio l’Osservatorio Nazionale Amianto in collaborazione con l’Ordine Dei Giornalisti del Lazio e del CONI Fair Play, daranno luogo ad un evento imperdibile che avrà come oggetto di discussione il ruolo che oggi giorno riveste la figura del giornalista.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’ONA che ha trovato immediato sostegno dall’ODG del Lazio e dal CONI Fair Play, proprio perché uno dei principali obiettivi dell’evento sarà quello di illustrare come i giornalisti possano aiutare a combattere l’emergenza ambiente ed in particolar modo la problematica amianto.
Ha dichiarato infatti l’avvocato Bonanni a riguardo:
«Il crimine ambientale si può battere con la lealtà olimpica e con la schiena dritta dei giornalisti onesti, che diffondono la verità sulla strage di amianto che in atto nel nostro Paese e che le Istituzioni tentano di occultare, rimanendo inerti financo di fronte alla necessità di bonificare le scuole. Riteniamo che l’informazione libera sia lo strumento fondamentale per contribuire a combattere e vincere la nostra battaglia contro l’amianto per sognare un mondo senza cancro»
L’importanza di trasmettere i rischi dell’amianto
Quella del giornalista è una delle professioni più emblematiche di sempre, sono destinate ad esercitare questo lavoro però solo le persone che per difendere l’informazione libera sono davvero disposte a tutto, anche ad abbracciare responsabilità come quella di trasmettere al mondo notizie importanti come i rischi correlati all’amianto.
È compito infatti dei giornalisti più scrupolosi fare da spirito guida di una società che nonostante i tempi moderni su certe tematiche sembra ancora brancolare nel buio ed una di queste è proprio l’amianto, argomento ancora troppo poco discusso dall’opinione pubblica al punto da essere causa di milioni di decessi.
L’amianto infatti rappresenta un nemico pubblico di cui però pochi hanno paura proprio perché molte sono le persone che ignorano i rischi correlati a questo minerale che un tempo era addirittura categorizzato come nostro fido alleato, prestandosi grazie alla sua struttura fibrosa ad attività come l’edilizia.
Durante il seminario che avrà luogo a Roma, all’interno della sala Auditorium del CONI, sita in Viale Tiziano 74, oltre a sollecitare i presenti ad un approfondimento della problematica amianto, saranno illustrati tutti i rischi in cui incorrono i reporter limitandosi solo ad esercitare bene il proprio lavoro.
Quante sono le vittime del giornalismo italiano
È paragonabile infatti ad una vera e propria mattanza il numero di giornalisti che hanno perso la vita per difendere il loro diritto più grande ovvero “la libertà di parola e libertà di pensiero”, solo in Italia dal dopo guerra ad oggi ne sono morti 28.
Alcuni di questi 28 eroi del pensiero, li ricordiamo in particolar modo come: Walter Tobagi assassinato da un gruppo terroristico di estrema sinistra, Giuseppe Fava altro giornalista italiano ucciso dalla mafia o Giancarlo Siani al quale la camorra ha tolto la vita perché aveva dimostrato di avere troppo coraggio.
La lista è ancora lunga e sono circa 20 i professionisti che anche oggi mettono la loro penna a disposizione della collettività per contrastare il male e le ingiustizie privandosi della loro libertà perché vivono sotto scorta.
Scegliere di essere un giornalista equivale a correre il rischio di sentirsi scomodo solo perché si ha voglia di dare voce ai problemi del prossimo e alla prepotenza degli ingiusti, per questo molti professionisti di questa categoria devono abituarsi ad essere percossi mediante provocazioni verbali e in alcuni casi violenze fisiche.
Nel corso del seminario i relatori cercheranno di sottolineare che ormai il coraggio di un singolo non basta più per contrastare un mondo così meschino, occorre un maggior coinvolgimento sociale e soprattutto l’intera collettività deve iniziare a valorizzare di più la figura del giornalista.
I relatori dell’evento presenteranno le seguenti relazioni:
- – Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (relazione sulla funzione del giornalista, sull’informazione quale servizio per la collettività in chiave preventiva e dissuasiva e quale strumento di consapevolezza della condizione di rischio e un quadro normativo sui crimini ambientali e sulla tutela giuridica del giornalista – diritto di cronaca);
- – Dott. Ruggero Alcanterini, presidente del Comitato Italiano Fair Play CONI, giornalista da più di 50 anni, direttore del periodico L’eco del litorale, il quale, forte della sua esperienza anche nel comitato olimpico internazionale, illustrerà i valori dello sport quale parametro da applicare nella professione del giornalista, nella vita sociale e nella programmazione degli interventi pubblici per la tutela dell’ambiente e della salute;
- – Dott. Nicola Forte, libero professionista, docente e divulgatore scientifico, oltre che giornalista pubblicista. Questi spiegherà come anche il sistema fiscale non possa prescindere dall’impatto ambientale che ogni singola attività svolge, anche al fine di modulare l’imposizione fiscale che deve tener conto dei danni ambientali che eventualmente si possono essere creati come forma di ristoro e risarcimento alla collettività;
- – Dott.ssa Simona Mazza, giornalista, volontaria dell’ONA, “Amianto tabù: cosa può fare il giornalista d’inchiesta a beneficio della collettività?”.
In attesa dell’evento al quale parteciperanno numerosi professionisti della categoria, vi invitiamo a visitare il sito dell’Osservatorio Nazionale Amianto nel caso in cui vi occorressero ulteriori informazioni e ricordiamo che l’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming direttamente dal canale Youtube dell’ONA.