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martedì, Settembre 10, 2024

Isolamento domiciliare per i positivi, Costa: “Verso lo stop”

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Grande novità rispetto alla gestione dell’emergenza Covid. L’isolamento domiciliare per i positivi potrebbe scomparire a breve. A parlare di questa ipotesi è stato, come ha riportato l’Ansa, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

Costa parla da tempo di una “necessaria convivenza con il Covid” e già il mese scorso aveva ipotizzato lo stop delle mascherine anche per le ultime settimane di scuola. Così non è stato, anche perché la decisione dipende anche dagli esperti, che sempre frenano.

Stop all’isolamento, gli esperti frenano

Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, per esempio, è contrario. I numeri, infatti, fanno pensare che siamo davanti ad un’ondata estiva del Covid, con una variante più infettiva che è l’Omicron 5. Il “libera tutti”, ha spiegato Anelli, potrebbe mettere a rischio i più fragili.

Per chi si è vaccinato, infatti, si tratta di una malattia respiratoria come le altre. Per i fragili, invece, potrebbe avere gravi conseguenze. Inoltre i contagi (e anche i decessi), continuano a salire e si potrebbe riproporre il problema della eccessiva pressione sugli ospedali.

Dello stesso avviso Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, come ha spiegato ad AdnKronos.

Opzione quarta dose per i fragili

Non tutti gli esperti sono dello stesso parere. C’è anche chi è d’accordo con il sottosegretario alla Salute e sullo stop all’isolamento per i contagiati. Per i fragili l’opzione è quella di una quarta dose. La terza dose è ancora ferma al 67% e sarebbe necessario agire anche per aumentare questa percentuale.

Isolamento, gli ultimi dati del Covid in Italia

Ieri i nuovi contagi sono stati 36.573. Le vittime 64, in aumento. Il tasso di positività è salito al 18,7%. Sono 192 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3 in più di ieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono 4.303, ovvero 85 in più di ieri.

Gli attualmente positivi in Italia sono 600.781. Di questi 4.303 sono ricoverati con sintomi e 192 in terapia intensiva. Le persone sottoposte a isolamento domiciliare sono 596.286.

Gli anticorpi “impazziti” che portano in terapia intensiva

Una nuova scoperta ci aiuta a capire di più su come agisce il coronavirus e in particolare sul perché alcune persone si aggravano tanto da finire in terapia intensiva. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Science Immunology da un team internazionale. Hanno partecipato l’Asst Spedali Civili di Brescia, l’Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, l’Irccs Ospedale Bambino Gesù di Roma e l’Università di Roma Tor Vergata.

La causa è di alcuni anticorpi “impazziti” (auto-anticorpi), che sono già nell’organismo prima dell’infezione e della vaccinazione. Questi indeboliscono la risposta immunitaria contro il virus. Un’informazione fondamentale per riuscire a trovare il modo di risolvere anche questo problema e permettere alle persone di guarire prima.

I fragili devono fare ancora più attenzione

L’Osservatorio nazionale amianto e il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, dall’inizio della pandemia ha consigliato a chi è affetto da patologie asbesto correlate, a prestare ancora maggiore attenzione. Questi pazienti soffrendo di malattie legate spesso all’apparato respiratorio, causate dall’amianto, rientrano tra i fragili.

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