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mercoledì, Maggio 22, 2024

Economia, ambiente, aborto: ne parla Cinzia Pellegrino

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Cinzia Pellegrino, Coordinatore nazionale del Dipartimento tutela Vittime di Fratelli d’Italia e candidata per il Senato nel collegio Lazio 2, ha accettato di rilasciare un’intervista per l’Ona notiziario amianto, in occasione delle imminenti elezioni politiche.

Buongiorno, come è nata la sua passione per la politica e che cosa poi negli anni le ha trasmesso?

“Ero molto attenta ai temi della giustizia e della difesa dei più deboli già alle superiori, dove prima ho ricoperto il ruolo di rappresentante di classe e poi mi sono candidata alla rappresentanza d’Istituto. Nel 2001, con le liste di Azione Universitaria, sono stata eletta rappresentante al CUS dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, risultando la prima donna a ricoprire questo incarico nonché la donna eletta con il maggior numero di preferenze in assoluto. Dopo gli studi ho continuato il mio attivismo politico, prima in Alleanza Nazionale, poi nel PDL e nel 2012 ho deciso di seguire Giorgia Meloni nella fondazione di Fratelli d’Italia. Inizialmente ho presieduto al ruolo di Responsabile Provinciale del Dipartimento tutela Vittime, fin quando nel 2016 sono giunta ad esserne nominata Coordinatore Nazionale”.

Perché è nato il Dipartimento tutela Vittime di FdI e qual è il suo compito sul territorio?

“Questa struttura interna al partito è stata una grande intuizione di Giorgia Meloni, che ha voluto prevedere, prima fra tutti, una specifica delega dove si trattassero argomenti riguardanti la violenza sulle donne per poi accompagnarli ad una progettualità istituzionale. Anche in questo Giorgia ha fatto la differenza: anni di femminismo e di Casa Internazionale sulle donne non hanno aiutato a diminuire il numero delle vittime, che invece sono state spesso strumentalizzate per fini politici, come quello di ottenere spazi comunali senza bando e senza costi dove istruire le donne con l’ideologia marxista e peggio ancora gender.

Per me il Dipartimento non è una spilla da portare sul petto ma uno strumento per compiere la mia missione: portare nel mondo un cambiamento, combattendo ogni giorno per la tutela dei diritti umani. Questo è il motivo per il quale è nato e per il quale continua a sussistere”.

Nel caso fosse eletta quale sarebbe la priorità nel suo impegno politico? Quale problema o situazione le preme che venga affrontata?

“Per Fratelli d’Italia risolvere il carobollette e aiutare il nostro Paese a risollevarsi economicamente. A queste aggiungo che è importante dare una risposta all’aumento di reati che conseguono all’immigrazione selvaggia e alla scarsa volontà da parte di alcuni stranieri di rispettare le leggi italiane e del diritto.

Troppe volte la sinistra lo ha affrontato con superficialità o con vizio ideologico, come ad esempio ha fatto con il “caso Saman”. Le intercettazioni telefoniche riferite al padre dimostrano come quell’omicidio sia stato un crimine premeditato e basato sul fondamentalismo religioso, per la cui prevenzione a nulla sarebbe servita la tanto sbandierata legge Ascari. Per salvare Saman era necessario dare completa attuazione a quegli strumenti che potevano impedirle di incontrare i suoi carnefici.

Estendere il rilascio del permesso di soggiorno alle ragazze che denunciano per sottrarsi ai matrimoni combinati non ha nulla a che fare con le violenze alle quali vengono sottoposte. E’ solo un’ulteriore strumentalizzazione di tragedie a scopo ideologico, come è solita fare la sinistra, solo un altro modo per la dare la cittadinanza a stranieri e forse sperare che presto diventino un proprio bacino elettorale. Nulla aggiunge ad una concreta tutela delle vittime e sarà cura di Fratelli d’Italia riprendere una battaglia seria per contrastare questi fenomeni dovuti all’integralismo religioso quando saremo al Governo.

Crede che il Reddito di cittadinanza debba essere mantenuto o sarebbero più efficaci politiche per il lavoro? Qual è la proposta per arginare la povertà che purtroppo è destinata a crescere visto il contesto mondiale?

“Sappiamo cosa sia la povertà e per questo vogliamo combatterla. Sappiamo cosa sia la povertà e per questo diciamo che il Reddito di cittadinanza è una misura sbagliata e ingiusta. Perché mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo, chi ha bisogno di assistenza e chi ha bisogno di un posto di lavoro. E sì, pensiamo che i 9 miliardi di euro di risorse pubbliche ogni anno destinate a questa misura possano essere spesi molto meglio. Cosa vogliamo fare? Proteggere i più fragili, come i diversamente abili, le famiglie senza reddito con figli a carico. Ma anche gli over 60 in cerca di lavoro. Per loro manterremo l’attuale sistema di tutela e proveremo anche ad aumentarlo”.

Quali sono le proposte per il lavoro e per i giovani che, mai come in questo momento, temono di non poter prevedere un futuro in Italia?

“Chi è in grado di lavorare deve avere la possibilità di essere formato per poter rispondere alle richieste di assunzione delle imprese. Abbiamo ingenti risorse del Fondo sociale europeo per fare proprio questo. 28 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, oltre a circa 8 miliardi di residui della programmazione precedente. Nel nostro modello chi si rivolge a un centro per l’impiego o a una agenzia del lavoro sarà immediatamente indirizzato a un corso di formazione. Con forti prospettive di rapida assunzione.

In casi di particolare disagio con quegli stessi fondi europei è possibile prevedere un sostentamento economico durante il periodo di formazione. Questo verrà accompagnato da reali misure di sostegno alle aziende che assumono. Dal taglio del cuneo fiscale a una tassazione di vantaggio con la formula del più assumi meno tasse paghi”.

Quale sarà il suo impegno in particolare per contrastare l’inquinamento in un contesto internazionale ancora più difficile?

“Fratelli d’Italia, ed io in prima linea, siamo pronti a difendere l’ambiente e la bellezza della nostra terra. Mentre la Sinistra parla di manifesti ideologici, noi affronteremo la questione in maniera seria, coerente, libera e innovativa, senza pregiudizi nei confronti dello sviluppo economico e delle nuove tecnologie. A cominciare dalla difesa del bene naturale per eccellenza: l’acqua. Bisogna superare gli ostacoli burocratici ed i dubbi riguardanti gli impianti di desalinizzazione dell’acqua marina. Fratelli d’Italia parla di sole, terra, aria ed acqua e del rapporto dell’uomo con essi”.

Pellegrino affronta poi un tema a lei caro, essendo legata a doppia cordata con l’Ona- Osservatorio nazionale amianto, la lotta all’asbesto: “A 30 anni dalla legge che mise al bando l’amianto in Italia solo lo 0,06% dei siti mappati ufficialmente è stato bonificato. I morti dovuti all’esposizione alla fibra killer sono in aumento e a questi si stanno aggiungendo i decessi di coloro che l’hanno inalata per contatto indiretto con gli indumenti portati in casa dai familiari operai.

Bonifica e smaltimento amianto sono prioritari

E’, perciò, necessario considerare bonifica e smaltimento dell’amianto prioritari per ogni amministrazione e usare i fondi europei per le attività di sorveglianza primaria.
Diventa importante procedere ad un riordino della normativa vigente creando un testo unico. Che dia omogeneità e che preveda chiare specifiche per l’obbligo in carico ai Comuni di identificare ogni sito contenente amianto con segnaletica indicante pericolo di morte. E per il sanzionamento delle Regioni che non stabiliscono e rispettano un cronoprogramma di mappatura e bonifica. In particolare, bisogna dare priorità alla bonifica delle scuole. Per tutelare il diritto dei nostri figli a crescere in ambienti privi di rischi per la salute.

Occorre, ancora, prevedere l’istituzione di un registro dei tumori da amianto distinto da quello già esistente dei mesoteliomi. Infine bisogna modificare la L. 257/92 per consentire anche ai militari di avere accesso al pensionamento anticipato. Come pure per procedere all’equiparazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo. Perché l’accesso al risarcimento sia un diritto che segua la strada della giustizia e dell’equità”.

Rispondendo ad accuse specifiche, Giorgia Meloni ha detto che non toccherà la legge sull’aborto. Lei cosa pensa al riguardo?

“Fratelli d’Italia non vuole abolire la legge 194, ma darle piena applicazione. Compresa la parte che riguarda il sostegno alla maternità e al diritto alla vita.
Questo significa dare una reale possibilità di scelta alla donna. Quindi tutelare anche il suo diritto a non abortire e tenere il bambino.

Soprattutto, non lasciarla completamente sola in un momento così difficile della sua vita fornendole assistenza. Penso in particolar modo a tutte quelle madri che scelgono di abortire poiché non riuscirebbero a mantenere un figlio”.

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