L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA, risponde al ministro Lorenzin. Chiesta maggiore attenzione sul rischio amianto. Intervistato a Sky Tg 24 cita Selikoff e smentisce il Ministro.
Scendono in campo anche i medici volontari ONA
Intanto la Dott. Paola Calvaresi coordina i medici volontari dell’ONA che stanno assistendo gratuitamente i cittadini che stanno accusando malori.
“Non c’è un limite di soglia la di sotto del quale non vi siano rischi per la salute”, ha dichiarato l‘Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, oggi durante l’intervista a Sky Tg 24. L’ONA risponde al ministro Lorenzin e chiede chiarimenti: dove, quando e come sono stati effettuati i rilievi? Quale tecnica è stata utilizzata per analizzare l’eventuale presenza di fibre? Si è tenuto conto dei venti prevalenti?
“Il Ministro, nel rispondere al question time, sostiene che non ci sarebbero fibre aerodisperse. Intanto sarebbe stato più opportuno che avesse precisato quando, dove e come sono stati effettuati i rilievi e il tipo di tecnica utilizzata, anche e soprattutto rispetto ai venti prevalenti.
Il pericolo amianto dopo l’incendio
Rimaniamo in attesa, dunque, di ricevere dal Ministero dell’Ambiente e dagli enti deputati più specifiche indicazioni in ordine alla quantità di amianto presente nello stabilimento andato a fuoco e tutti i dati relativi agli altri agenti cancerogeni, ivi compresa la diossina” conclude l’Avv. Ezio Bonanni.
Tra l’altro, la presenza di materiali di amianto e conseguentemente di fibre è stata confermata dalla Procura della Repubblica di Velletri: ciò costituisce un dato indefettibile, di cui la ministra non sembra tener conto.
L’ONA, a partire da sabato mattina, ha istituito un’unità di crisi coordinata dal Presidente Avv. Ezio Bonanni, dalla Sig.ra Antonella Franchi (328 /4648451) e dal Sig. Antonio Dal Cin (0773/511463), che ormai ininterrottamente, rispondono al telefono e all’e-mail (osservatorioamianto@gmail.com), 24 ore su 24. Ad oggi, sono oltre 600 i cittadini che si sono rivolti all’unità di crisi.
Il lavoro e l’attivismo dell’Osservatorio
Fin da subito l’unità di crisi, costituita dall’ONA, si è attivata, con medici, tecnici e avvocati, per cercare di arginare le tremende conseguenze dello sprigionarsi degli agenti tossico-nocivi dal gigantesco rogo che dalla Pontinia Vecchia, in territorio di Pomezia, era percepibile anche a distanza di chilometri.
Nel frattempo, l’unità di crisi dell’Osservatorio Nazionale Amianto ha ricevuto ulteriori richieste da parte dei cittadini. È stato nominato medico coordinatore la Dott.ssa Paola Calvaresi (specialista in anestesia e rianimazione, igiene e medicina preventiva – medicina del lavoro, ed è dirigente medico della ASL Roma 5).
La Dott.ssa Paola Calvaresi riceverà tutte le segnalazioni che saranno inoltrate all’ONA all’indirizzo email osservatorioamianto@gmail.com con la specifica “C.A. DOTT.SSA PAOLA CALVARESI”.
In caso di necessità si potranno ottenere visite mediche gratuite fermo restando che l’associazione consiglia ai cittadini di rivolgersi ai loro medici curanti e ai pronto soccorso dei vari presidi ospedalieri.
La tutela parte dalla prevenzione primaria
L’Osservatorio Nazionale Amianto ribadisce che l’unico strumento di tutela in materia di rischio amianto è la prevenzione primaria. Lo ha ribadito l’Avv. Ezio Bonanni nella giornata di oggi, intervistato da Sky Tg 24.
L’attività di assistenza proseguirà nei prossimi giorni e non è escluso che possa essere celebrata una assemblea dell’ONA proprio nella città di Pomezia a partire dalla prossima settimana.
L’intervista integrale attraverso questo link.
L’Avv. Ezio Bonanni, anche nell’intervista del giorno 10.05.2017 fa riferimento alla letteratura scientifica, dalla monografia IARC (“At present, it is not possible to assess whether there is a level of exposure in humans below which an increased risk of cancer would not occur” – al momento non è possibile determinare l’eventuale presenza di un livello di esposizione umana al disotto del quale non sussiste un aumento del rischio di contrarre il cancro), fino a quanto riportato dal Prof. Irving Selikoff in “Asbestos and disease” del 1978 che, in ordine all’esposizione a basse dosi ha precisato: “the trigger dose may be small, in some cases extraordinarily so” (Selikoff, Asbestos and Disease, Accademy Press 1978, Relationships – second criterion, p. 162) per affermare che una dose piccola, “straordinariamente piccola”, di fibre di amianto può costituire la scintilla che poi porta al mesotelioma (trigger dose).